Dal 17 giugno all’11 settembre 2016
A Napoli arriva l’Arlecchino di Picasso
![](http://www.arte.it/foto/600x450/d8/50187-arlequin-au-miroir.jpg)
Pablo Picasso by SIAE 2016 |
Pablo Picasso, Arlecchino con specchio (Arlequin au miroir), 1923. Olio su tela, 100 x 81 cm. Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
Ludovica Sanfelice
16/06/2016
Napoli - Le Gallerie d’Italia - Palazzo Zavellos Stigliano, che costituiscono la sede museale napoletana di Intesa Sanpaolo, aggiungono un nuovo illustre capitolo al programma di scambi temporanei intitolato “L’ospite illustre”, che qualche mese fa aveva presentato al pubblico partenopeo il Ritratto d'uomo di Antonello da Messina.
Adesso è la volta dell’Arlecchino con specchio (Arlequin au mirorir) di Pablo Picasso, dipinto inscritto inizialmente nella serie degli Arlecchini seduti che il genio spagnolo produsse nel 1923, che in realtà fa più genericamente parte del gruppo di figure circensi e altre maschere malinconiche che Picasso ritrasse con affetto molte volte. A ben guardare infatti dell’Arlecchino si trova traccia solo nel cappello giacché il volto triste e privo di maschera appare più simile a un Pierrot.
L’opera arriva dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid che in cambio ha ottenuto in prestito dalle collezioni Intesa Sanpaolo Il Martirio di sant’Orsola, tela a cui Caravaggio si dedicò negli ultimi mesi della sua vita.
L’Arlecchino rimarrà esposto a Napoli dal 17 giugno all’11 settembre mentre la sant’Orsola andrà a far parte del nucleo di opere che dal 21 giugno al 18 settembre comporranno nella capitale spagnola la mostra “Caravaggio y los pintores del Norte”.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Napoli
Adesso è la volta dell’Arlecchino con specchio (Arlequin au mirorir) di Pablo Picasso, dipinto inscritto inizialmente nella serie degli Arlecchini seduti che il genio spagnolo produsse nel 1923, che in realtà fa più genericamente parte del gruppo di figure circensi e altre maschere malinconiche che Picasso ritrasse con affetto molte volte. A ben guardare infatti dell’Arlecchino si trova traccia solo nel cappello giacché il volto triste e privo di maschera appare più simile a un Pierrot.
L’opera arriva dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid che in cambio ha ottenuto in prestito dalle collezioni Intesa Sanpaolo Il Martirio di sant’Orsola, tela a cui Caravaggio si dedicò negli ultimi mesi della sua vita.
L’Arlecchino rimarrà esposto a Napoli dal 17 giugno all’11 settembre mentre la sant’Orsola andrà a far parte del nucleo di opere che dal 21 giugno al 18 settembre comporranno nella capitale spagnola la mostra “Caravaggio y los pintores del Norte”.
Per approfondimenti:
Guida d'arte di Napoli
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