Milano, capitale dell’arte moderna italiana
Dopo 113 anni si spalanca la Porta Gregotti, nuovo orizzonte sulla Grande Brera
![](http://www.arte.it/foto/600x450/4f/54569-Brera_Porta_Gregotti.jpg)
Taglio del nastro per l'inaugurazione della Porta Gregotti destinata a diventare il nuovo ingresso alla Pinacoteca di Brera.
La Redazione
13/10/2016
Milano - Dopo 113 anni la Porta Gregotti apre i battenti e spalanca la visione sulla Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidese. Si inaugura così quello che sarà il nuovo ingresso della Pinacoteca che entrerà in funzione una volta completati i lavori di realizzazione del centro di accoglienza con biglietteria, punto di informazioni, guardaroba e spazio per la vigilanza.
Ma è soprattutto un atto simbolico quello celebrato oggi dal padrone di casa, il direttore della Pinacoteca James Bradburne, con tanto di taglio di nastro da parte del Sindaco di Milano Giuseppe Sala alla presenza del Ministro Dario Franceschini. E’ una porta che si apre sulla Grande Brera, un progetto fortemente voluto da James Bradburne. “La Grande Brera è una visione di Brera nel cuore della sua città” ha spiegato il direttore della Pinacoteca. “Con la riqualificazione del Palazzo con caffè, shop, attività per le famiglie e un nuovo accesso all’Orto Botanico e all’Osservatorio, e con l’apertura nel 2018 di Palazzo Citterio. Questo farà di Milano, insieme al Museo del 900 e la GAM, la capitale dell’arte moderna italiana”.
Il primo cittadino è determinato a voler spingere oltre l’identità di Milano come città d’affari perchè diventi anche meta di cultura. “Per visitare la Grande Brera varrà la pena fare un viaggio fino a Milano” afferma Giuseppe Sala. “Dobbiamo cercare di promuovere meglio le tante bellezze della città e di utilizzare meglio il patrimonio che abbiamo. Aspetto con ansia di entrare a Palazzo Citterio”.
Per il Ministro Franceschini “quello che si celebra oggi non è solo un fatto materiale, ma anche simbolico, facendo chiaro riferimento al disegno intorno a Brera. “La Pinacoteca di Brera è uno di quei musei, come ad esempio Capodimonte a Napoli, che ha la più grande potenzialità di crescita nel nostro Paese”.
Posta al centro dello Scalone d’Onore al primo piano, la Porta Gregotti appare da semre come il naturale ingresso alla Pinacoteca di Brera. La porta dà accesso diretto alla Sala Maria Teresa. In epoca austriaca vi fu l’intento di valorizzare la Biblioteca come istituzione principale del complesso. Il disegno del progetto realizzato nel 1870 portava la firma dell’architetto Giuseppe Piermarini e faceva parte di un più ampio piano di risistemazione degli istituti all’interno dell’edificio. Negli anni ’80 del secolo scorso, Vittorio Gregotti ipotizzò insieme al soprintendente di allora Carlo Bertelli l’utilizzo della porta centrale come ingresso principale. Gregotti ha disegnato l’infisso in metallo brunito.
Ma è soprattutto un atto simbolico quello celebrato oggi dal padrone di casa, il direttore della Pinacoteca James Bradburne, con tanto di taglio di nastro da parte del Sindaco di Milano Giuseppe Sala alla presenza del Ministro Dario Franceschini. E’ una porta che si apre sulla Grande Brera, un progetto fortemente voluto da James Bradburne. “La Grande Brera è una visione di Brera nel cuore della sua città” ha spiegato il direttore della Pinacoteca. “Con la riqualificazione del Palazzo con caffè, shop, attività per le famiglie e un nuovo accesso all’Orto Botanico e all’Osservatorio, e con l’apertura nel 2018 di Palazzo Citterio. Questo farà di Milano, insieme al Museo del 900 e la GAM, la capitale dell’arte moderna italiana”.
Il primo cittadino è determinato a voler spingere oltre l’identità di Milano come città d’affari perchè diventi anche meta di cultura. “Per visitare la Grande Brera varrà la pena fare un viaggio fino a Milano” afferma Giuseppe Sala. “Dobbiamo cercare di promuovere meglio le tante bellezze della città e di utilizzare meglio il patrimonio che abbiamo. Aspetto con ansia di entrare a Palazzo Citterio”.
Per il Ministro Franceschini “quello che si celebra oggi non è solo un fatto materiale, ma anche simbolico, facendo chiaro riferimento al disegno intorno a Brera. “La Pinacoteca di Brera è uno di quei musei, come ad esempio Capodimonte a Napoli, che ha la più grande potenzialità di crescita nel nostro Paese”.
Posta al centro dello Scalone d’Onore al primo piano, la Porta Gregotti appare da semre come il naturale ingresso alla Pinacoteca di Brera. La porta dà accesso diretto alla Sala Maria Teresa. In epoca austriaca vi fu l’intento di valorizzare la Biblioteca come istituzione principale del complesso. Il disegno del progetto realizzato nel 1870 portava la firma dell’architetto Giuseppe Piermarini e faceva parte di un più ampio piano di risistemazione degli istituti all’interno dell’edificio. Negli anni ’80 del secolo scorso, Vittorio Gregotti ipotizzò insieme al soprintendente di allora Carlo Bertelli l’utilizzo della porta centrale come ingresso principale. Gregotti ha disegnato l’infisso in metallo brunito.
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