Venezia. La città che cambia

Progetto di un'infrastuttura moderna a Venezia
 

10/09/2004

La IX edizione della Biennale di Architettura di Venezia, al via il 12 settembre fino al 17 novembre, ha come tema ispiratore quello delle “Metamorfosi”, scelto dal direttore Kurt Forster. Edifici mutanti in pesci, collage costruttivisti, curve d’acciaio come membrane viventi, iper-progetti in evoluzione, strutture inglobate nello spazio, superfici piegate e incurvate e, come background atmosferico, le innumerevoli sensazioni cromatiche della laguna, con un po’ d’anticipo in veste autunnale. L’arte grida al cambiamento progressivo, emblema di una tensione ri-creativa che sfida il presente incerto della contemporaneità a colpi di futuro, previsto, progettato, evocato. Il futuro mutante di Venezia, di cui questa Biennale sembra quasi una metafora attiva, comincia con una serie di iniziative, alcune in nuce, altre in fieri, altre già in atto, che nello svecchiare l’immagine della città resuscitando zone morte e trascurate, le restituiscono uno skyline più moderno, funzionale e tecnologico. Nel novembre 2007 sarà pronto il People Mover, ovvero la funicolare terrestre che collegherà in tre minuti e mezzo il Tronchetto e Piazzale Roma, interamente in quota (857 metri) con una fermata intermedia alla stazione marittima. La città dei canali, di ponti non ne ha mai troppi, così fra qualche mese Canal Grande avrà il suo Ponte di Calatrava, un’opera che non avrebbe sfigurato alla Biennale di Architettura. Costruito in vetro, acciaio e pietra d’Istria - “una passerella di luce”, come la definisce l’architetto Santiago Calatrava, autore del progetto – il ponte si ergerà con il nobile intento di riordinare la parte storica della città collegando il nodo della terraferma, quello ferroviario e quello marittimo. E che dire del nuovo stadio a forma rettangolare liberamente ispirato a Piazza San Marco? E’ il progetto per una grande struttura che vuole offrirsi non solo a Venezia ma a tutto il Nordest, come luogo ospitante il calcio nazionale e internazionale, e anche il rugby, sport in voga nel Veneto. Le parole dell’architetto Lawrence Nield, artefice del progetto, “lo stadio come la Fenice”, hanno l’enfasi di una missione, e di una nuova sfida che evidentemente vede la ricostruzione del famoso teatro veneziano non come un punto di arrivo, ma come un inizio benaugurante. Modernità e creatività, le parole d’ordine: un rettangolo d’acciao, cemento e vetro, ispirato al rettangolo della Piazza San Marco, con tanto di torre laterale a richiamare il grande campanile. Questo il nuovo stadio per la città, che sarà raggiungibile con la metropolitana. Per gli habituè della Biennale una proposta firmata Hotel Palazzo Sant’Angelo (041/2411452), un “boutique hotel” quattro stelle Deluxe sul Canal Grande, tra il Ponte di Rialto e Palazzo Grassi: doppia uso singolo o doppia a 330 € a notte con prima colazione con vista su Canal Grande.