Convegni. Bill Vorn in “Robotic Art Creatures and Other Believable Living Machines”

 

13/09/2007

L’arte “tecnologica” non può essere raggruppata in una vasta categoria indistinta. Intuizioni, circostanze sociali ed opportunità tecnologiche possono dare vita ad una serie di pratiche artistiche riguardanti specifiche tecniche, strumenti e concetti tecnologici. Esprimere un punto di vista critico sull’arte tecnologica può essere difficoltoso: opere sperimentali possono diventare obsolescenti nel giro di pochi anni, ed un’analisi accurata dello stato dell’arte richiede una continua attenzione agli sviluppi in campo scientifico, tecnologico ed artistico. In generale, le incursioni degli artisti in un’area della tecnologia inesplorata possono durare per pochi anni per poi scomparire senza lasciare tracce significative, o dare vita a un corpus importante di lavori e analisi teoriche. D’altra parte, una pratica artistica può trarre forza e significato esclusivamente dall’utilizzo di una tecnologia nella sua prima fase di accessibilità, in quanto rivendicazione culturale, così come le arti tecnologiche “tradizionali”, come il video, possono indebolire la loro carica sperimentale, abbandonando alcune peculiarità della tecnologia (il “logos”, ovvero discorso, riflessione, pensiero) per esplorare i territori della tecnica. Bill Vorn “Robotic Art Creatures and Other Believable Living Machines” Con introduzione del PERCRO Art and Robotics Group MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna 14 settembre 2007, ore 17:00

 
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