Il soggetto, realizzato in due versioni, è qui ispirato al San Paolo Caduto da Cavallo di Caravaggio.
La Resurrezione del Pomarancio ritorna al suo posto dopo un secolo
Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, Ressurrezione, 1602, Chiesa di San Giacomo in Augusta, Roma
E. Bramati
08/06/2014
Roma - Per San Giacomo in Augusta, la chiesa barocca che sorge in via del Corso, è tempo di fare un po' d'ordine.
Dopo più di un secolo, la celebre tela della "Resurrezione", eseguita nel 1601 dal pittore toscano Cristoforo Roncalli, meglio noto come il Pomarancio, è ritornata nella sua cappella d'origine.
Il dipinto, originariamente concepito come pala d'altare, era stato trasferito in una nicchia, assumendo con il passare del tempo una forma concava.
Poiché la chiesa, negli anni, era stata dedicata al culto del Crocifisso e delle Anime del Purgatorio, la sua ricollocazione presentava alcune questioni di coerenza.
Limitandosi a trasferire la Croce novecentesca dell'altare in una cappella laterale, e mantenendo le decorazioni parietali dei penitenti, il problema è stato però risolto, restituendo dignità a questa importante opera.
"La Resurrezione" è un soggetto che il Pomarancio eseguì più volte. Essa possiede infatti una versione "gemella", in cui il Cristo appare nella medesima posa. Differenti, invece, sono i soldati della parte inferiore.
In questo caso, il soggetto riversato a terra e con il braccio destro innalzato è ispirato al San Paolo caduto da cavallo dipinto dal Caravaggio per la cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo. Nella seconda versione, invece, la figura possiede una posa più contorta, di gusto tipicamente manierista.
Dopo più di un secolo, la celebre tela della "Resurrezione", eseguita nel 1601 dal pittore toscano Cristoforo Roncalli, meglio noto come il Pomarancio, è ritornata nella sua cappella d'origine.
Il dipinto, originariamente concepito come pala d'altare, era stato trasferito in una nicchia, assumendo con il passare del tempo una forma concava.
Poiché la chiesa, negli anni, era stata dedicata al culto del Crocifisso e delle Anime del Purgatorio, la sua ricollocazione presentava alcune questioni di coerenza.
Limitandosi a trasferire la Croce novecentesca dell'altare in una cappella laterale, e mantenendo le decorazioni parietali dei penitenti, il problema è stato però risolto, restituendo dignità a questa importante opera.
"La Resurrezione" è un soggetto che il Pomarancio eseguì più volte. Essa possiede infatti una versione "gemella", in cui il Cristo appare nella medesima posa. Differenti, invece, sono i soldati della parte inferiore.
In questo caso, il soggetto riversato a terra e con il braccio destro innalzato è ispirato al San Paolo caduto da cavallo dipinto dal Caravaggio per la cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo. Nella seconda versione, invece, la figura possiede una posa più contorta, di gusto tipicamente manierista.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
I programmi da non perdere dal 2 all’8 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dalla Roma di Raffaello ad Artissima 2024
-
Milano | Dal 28 novembre ai Chiostri di Sant’Eustorgio
Il Retablo dei Magi, gioiello fiammingo, svela i suoi colori originali
-
Roma | A Palazzo Barberini dal 23 novembre al 23 febbraio
Per la prima volta in mostra il Ritratto di Maffeo Barberini di Caravaggio
-
Dal 9 al 15 dicembre sul piccolo schermo
La settimana dell'arte in tv, da Paolo Uccello alla Grande Brera
-
Mondo | Fino al 28 febbraio al Museo Nazionale d’Arte di Timisoara
Caravaggio e i capolavori della Collezione Roberto Longhi in mostra in Romania
-
Roma | Gli eventi e i progetti da non perdere
L’arte per il Giubileo 2025, un anno nel segno della speranza