Dal 9 al 12 giugno al Palaexpo di Verona
Barbie tumefatta, arte contro la violenza sulle donne
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Lady Be, Barbie Tumefatta, 2016. Oggetti e resina su tavola, cm. 97x114
Ludovica Sanfelice
08/06/2016
Verona - Sfregiata dalle tumefazioni. Così si trasforma la sorridente Barbie in un'opera tetra. A "malmenarla" è stata l'artista Lady Be che dalla Triennale dell'Arte Contemporanea di Verona, in programma dal 9 al 12 giugno, lancerà il proprio grido contro la violenza dulle donne.
L'opera che ricostruisce il volto della celebre bambola Mattel punta il dito contro tutti quegli uomini che considerano le donne giocattoli di loro proprietà, da buttar via quando vengono a noia.
Sul volto pieno di lividi e ferite si stratificano le immagini di tante altre donne con cicatrici, labbra gonfie e bendaggi alternati a pugni e mani crudeli dei loro aguzzini in un manifesto che si schiera nella lotta che molte associazioni portano avanti ogni giorno al fianco di chi vince la paura e denuncia i maltrattamenti.
L'opera Beaten Barbie più che dipingere fotografa la drammatica situazione che secondo i più recenti dati Istat conta 6 milioni e 788mila di donne vittime di abusi fisici o sessuali nel corso della propria vita.
La kermesse veronese a cura di Paolo Levi e Sandro Serradifalco, sarà inaugurata da Vittorio Sgarbi e conterà sulla presenza di 500 artisti provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo. Ai visitatori di questa prima edizione ad ingresso gratuito verrà presentata un'importante panoramica delle forze creative più attuali con l'invito ad esprimere un giudizio sugli artisti espositori suddivisi nelle categorie pittura, scultura, fotografia e design.
L'opera che ricostruisce il volto della celebre bambola Mattel punta il dito contro tutti quegli uomini che considerano le donne giocattoli di loro proprietà, da buttar via quando vengono a noia.
Sul volto pieno di lividi e ferite si stratificano le immagini di tante altre donne con cicatrici, labbra gonfie e bendaggi alternati a pugni e mani crudeli dei loro aguzzini in un manifesto che si schiera nella lotta che molte associazioni portano avanti ogni giorno al fianco di chi vince la paura e denuncia i maltrattamenti.
L'opera Beaten Barbie più che dipingere fotografa la drammatica situazione che secondo i più recenti dati Istat conta 6 milioni e 788mila di donne vittime di abusi fisici o sessuali nel corso della propria vita.
La kermesse veronese a cura di Paolo Levi e Sandro Serradifalco, sarà inaugurata da Vittorio Sgarbi e conterà sulla presenza di 500 artisti provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi del mondo. Ai visitatori di questa prima edizione ad ingresso gratuito verrà presentata un'importante panoramica delle forze creative più attuali con l'invito ad esprimere un giudizio sugli artisti espositori suddivisi nelle categorie pittura, scultura, fotografia e design.
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