Ennio Zedda, illustratore
Dal 10 Aprile 2014 al 11 Maggio 2014
Cagliari
Luogo: Teatro Civico di Castello
Indirizzo: via De Candia
Orari: da martedì a domenica 10-13 / 17-20
Curatori: Associazione culturale Arteficio
Costo del biglietto: € 3, con visita guidata € 5
Telefono per informazioni: +39 070 6777660 / 338 3623596
E-Mail info: arteficio.cultura@gmail.com
Sito ufficiale: http://https://www.facebook.com/pages/Teatro-Civico-di-Castello/134941766537877
Mercoledì 9 aprile alle ore 11 al Teatro Civico di Castello sarà presentata alla stampa la mostra e il catalogo “Ennio Zedda, illustratore”.
La mostra organizzata e curata dall’associazione culturale Arteficio vuole omaggiare l’illustratore per l’infanzia Ennio Zedda, affermato a livello nazionale.
La mostra e il catalogo saranno presentati da Bepi Vigna.
Il catalogo è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna
La mostra è un omaggio all’illustratore per l’infanzia Ennio Zedda (Macomer 1910 – Roma 1993), che è stato uno degli illustratori più significativi del panorama nazionale per ben quarant’anni, dagli anni Trenta e agli anni Settanta. Il suo stile ha fatto scuola ed è stato imitato da numerosi illustratori anche notissimi nello scenario nazionale. Si vuole restituire alla memoria dei sardi un protagonista assoluto delle arti visive del XX secolo, a tutt’oggi sconosciuto se non ai pochi addetti di settore.
La qualità dei suoi disegni, spesso incredibilmente spinti sul piano dell’astrazione, hanno conferito grande dignità a pubblicazioni come “Il Giornalino”, periodico a larghissima diffusione del quale Zedda è stato sicuramente l’autore più significativo per l’alta qualità espressiva e la felice vena ironica mai disgiunta da quella poetica.
In età giovanile lavora a Cagliari, dove sigla con il “pungente” pseudonimo di Zezè, avvisaglia del suo carattere gioviale e arguto, profondamente retto, che sempre lo animerà e accompagnerà.
Nel 1928, la collaborazione all’inserto culturale del lunedì appena varato dal quotidiano L’Unione Sarda.
Nel 1930 si trasferisce a Roma, ed con il collage che riesce a sfondare e avere il suo primo incarico professionale da illustratore per la modernità delle sue illustrazioni. Successivamente collabora con il periodico Il Balilla, dove usciranno dalla sua penna personaggi come La Piccola Italiana, Mariella e i fratellini e Arturino. Nel Dopoguerra il suo impegno maggiore sarà costituito dal paginone centrale de Il Giornalino, del quale illustra decine di copertine; in questo contesto matura la figura del pastore sardo Pippo Pentola, già presente nelle Favole del villaggio del 1948. Negli anni ‘60 la giovane Radiotelevisione italiana realizza un filmato-intervista di circa un’ora su Ennio Zedda e il suo Arturino; la trasmissione, inserita in un ciclo, è condotta dall’esordiente Umberto Eco.
In tarda età Zedda si concentra sull’attività letteraria, affiancando al disegno questa sua altra passione.
In esposizione le raccolte delle tavole originali, illustrazioni, manifesti, fotografie.
In contemporanea nella saletta sarà allestita una mostra “ Aliene Metamorfosi”. Sono presenti le opere di sei artisti emergenti che operano prevalentemente a Nuoro.
La mostra organizzata e curata dall’associazione culturale Arteficio vuole omaggiare l’illustratore per l’infanzia Ennio Zedda, affermato a livello nazionale.
La mostra e il catalogo saranno presentati da Bepi Vigna.
Il catalogo è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna
La mostra è un omaggio all’illustratore per l’infanzia Ennio Zedda (Macomer 1910 – Roma 1993), che è stato uno degli illustratori più significativi del panorama nazionale per ben quarant’anni, dagli anni Trenta e agli anni Settanta. Il suo stile ha fatto scuola ed è stato imitato da numerosi illustratori anche notissimi nello scenario nazionale. Si vuole restituire alla memoria dei sardi un protagonista assoluto delle arti visive del XX secolo, a tutt’oggi sconosciuto se non ai pochi addetti di settore.
La qualità dei suoi disegni, spesso incredibilmente spinti sul piano dell’astrazione, hanno conferito grande dignità a pubblicazioni come “Il Giornalino”, periodico a larghissima diffusione del quale Zedda è stato sicuramente l’autore più significativo per l’alta qualità espressiva e la felice vena ironica mai disgiunta da quella poetica.
In età giovanile lavora a Cagliari, dove sigla con il “pungente” pseudonimo di Zezè, avvisaglia del suo carattere gioviale e arguto, profondamente retto, che sempre lo animerà e accompagnerà.
Nel 1928, la collaborazione all’inserto culturale del lunedì appena varato dal quotidiano L’Unione Sarda.
Nel 1930 si trasferisce a Roma, ed con il collage che riesce a sfondare e avere il suo primo incarico professionale da illustratore per la modernità delle sue illustrazioni. Successivamente collabora con il periodico Il Balilla, dove usciranno dalla sua penna personaggi come La Piccola Italiana, Mariella e i fratellini e Arturino. Nel Dopoguerra il suo impegno maggiore sarà costituito dal paginone centrale de Il Giornalino, del quale illustra decine di copertine; in questo contesto matura la figura del pastore sardo Pippo Pentola, già presente nelle Favole del villaggio del 1948. Negli anni ‘60 la giovane Radiotelevisione italiana realizza un filmato-intervista di circa un’ora su Ennio Zedda e il suo Arturino; la trasmissione, inserita in un ciclo, è condotta dall’esordiente Umberto Eco.
In tarda età Zedda si concentra sull’attività letteraria, affiancando al disegno questa sua altra passione.
In esposizione le raccolte delle tavole originali, illustrazioni, manifesti, fotografie.
In contemporanea nella saletta sarà allestita una mostra “ Aliene Metamorfosi”. Sono presenti le opere di sei artisti emergenti che operano prevalentemente a Nuoro.
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