Il quadro sarebbe stato dipinto tre secoli dopo
E se La dama dell’ermellino non fosse opera di El Greco
La dama dell'Ermellino, El Greco
L.Sanfelice
02/02/2014
La dama dell’ermellino, uno dei dipinti più celebri di El Greco (1541-1614) non sarebbe opera di El Greco. Lo sostiene Antonio Garcia, giornalista che al quadro ha dedicato due anni di ricerca e oggi smentisce l’attribuzione. La dama ritratta non sarebbe infatti l’amante del pittore Jeronima de las Cuevas, come molti storici dell’arte credono, ma una donna ebrea che visse tre secoli dopo la morte di El Greco e che posò per un artista anonimo. D’altra parte la prima spia dell’equivoco sarebbe evidente nello stile lontanissimo da quello che caratterizza il corpus di opere di El Greco.
Il dipinto, custodito al Glasgow Museum and Galleries, in passato è stato esposto al Metropolitan Museum di New York e alla National Gallery di Londra, dove uno dei curatori aveva già avanzato dubbi sulla paternità dell’opera e aveva invocato l’impiego di moderne tecnologie per approfondire l’indagine. Le autorità del Glasgow Museum avevano però rifiutato di sottoporla a qualsivoglia genere di analisi.
Dal 14 marzo al 14 giugno, la “dama” sarà esposta a Toledo, insieme ad altre cento opere di El Greco, in una mostra organizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 400 anni della morte del pittore, avvenuta proprio nella città castigliana. Il curatore dell’esposizione, ritenendo valide le conclusioni della ricerca operata da Garcia, accompagnerà al quadro una spiegazione approfondita.
Il dipinto, custodito al Glasgow Museum and Galleries, in passato è stato esposto al Metropolitan Museum di New York e alla National Gallery di Londra, dove uno dei curatori aveva già avanzato dubbi sulla paternità dell’opera e aveva invocato l’impiego di moderne tecnologie per approfondire l’indagine. Le autorità del Glasgow Museum avevano però rifiutato di sottoporla a qualsivoglia genere di analisi.
Dal 14 marzo al 14 giugno, la “dama” sarà esposta a Toledo, insieme ad altre cento opere di El Greco, in una mostra organizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 400 anni della morte del pittore, avvenuta proprio nella città castigliana. Il curatore dell’esposizione, ritenendo valide le conclusioni della ricerca operata da Garcia, accompagnerà al quadro una spiegazione approfondita.
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