Fabiana Bassetti. Infiniti istanti
										 
										
										
																		
																																												Fabiana Bassetti, Le arterie della vita 
											
										
										
									Dal 12 September 2024 al 27 September 2024
Milano
Luogo: MADE4ART
Indirizzo: Via Ciovasso 17
Orari: lunedì dalle 15 alle 18, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18
Curatori: Gigliola Foschi
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39.02.23663618
E-Mail info: info@made4art.it
Sito ufficiale: http://www.made4art.it
								
								MADE4ART di Milano è lieto di presentare presso la propria sede in Via Ciovasso 17 a Brera, il quartiere dell’arte nel centro di Milano, “Infiniti istanti”, mostra personale dell’artista fotografa svizzera Fabiana Bassetti a cura di Gigliola Foschi. 
In esposizione due serie di opere che rappresentano gli esiti della recente ricerca artistica di Bassetti tesa a indagare in maniera intima e poetica il contesto naturale come spunto per una riflessione sul mondo circostante e sull’interiorità dell’essere umano. Se nel progetto “Le arterie della vita” a essere protagonista è un cielo vastissimo e neutro osservato attraverso il silenzio del bosco, dove gli alberi protendono i propri rami per diffondere nutrimento e vita, nei lavori che fanno parte de “Il silenzio dell’acqua” l’autrice coglie bagliori e ombre, sfumature e riflessi su una superficie in movimento che sembra alludere alla transitorietà e al cambiamento come elementi imprescindibili dell’esistenza. Immagini che, scrive la curatrice Gigliola Foschi nel suo testo critico all’interno del catalogo della Collana MADE4ART dedicato alla personale di Fabiana Bassetti, «sono figure dell’impermanenza rese permanenti. Sono un “Infinito istante” – per citare il titolo stesso di questa sua mostra – sono segreti accolti come segreti, come pagine musicali, che solo un occhio aperto alla meraviglia riesce a cogliere con un tocco di grazia».
«La fotografia non è qui un progetto tecnico o astratto, bensì un processo con limiti precisi, dati dal materiale e dalla nostra stessa struttura corporea e fisiologica, oltre che dai contesti culturali che viviamo. In tali limiti, tuttavia, la questione della “rappresentazione del mondo” non è un gioco autoreferenziale, bensì l’illustrazione dei modi per ricavare da esso conoscenze che sviluppino, su vari piani, la nostra capacità di manipolarlo, ovvero di trarne qualità, di comprenderne il tessuto vivente, in cui si svolge la nostra stessa vita». Elio Franzini Rettore dell’Università degli Studi di Milano nel testo critico “Fabiana Bassetti e l’interpretazione della natura” presente in catalogo
Opening giovedì 12 settembre ore 18 - 20
							
							In esposizione due serie di opere che rappresentano gli esiti della recente ricerca artistica di Bassetti tesa a indagare in maniera intima e poetica il contesto naturale come spunto per una riflessione sul mondo circostante e sull’interiorità dell’essere umano. Se nel progetto “Le arterie della vita” a essere protagonista è un cielo vastissimo e neutro osservato attraverso il silenzio del bosco, dove gli alberi protendono i propri rami per diffondere nutrimento e vita, nei lavori che fanno parte de “Il silenzio dell’acqua” l’autrice coglie bagliori e ombre, sfumature e riflessi su una superficie in movimento che sembra alludere alla transitorietà e al cambiamento come elementi imprescindibili dell’esistenza. Immagini che, scrive la curatrice Gigliola Foschi nel suo testo critico all’interno del catalogo della Collana MADE4ART dedicato alla personale di Fabiana Bassetti, «sono figure dell’impermanenza rese permanenti. Sono un “Infinito istante” – per citare il titolo stesso di questa sua mostra – sono segreti accolti come segreti, come pagine musicali, che solo un occhio aperto alla meraviglia riesce a cogliere con un tocco di grazia».
«La fotografia non è qui un progetto tecnico o astratto, bensì un processo con limiti precisi, dati dal materiale e dalla nostra stessa struttura corporea e fisiologica, oltre che dai contesti culturali che viviamo. In tali limiti, tuttavia, la questione della “rappresentazione del mondo” non è un gioco autoreferenziale, bensì l’illustrazione dei modi per ricavare da esso conoscenze che sviluppino, su vari piani, la nostra capacità di manipolarlo, ovvero di trarne qualità, di comprenderne il tessuto vivente, in cui si svolge la nostra stessa vita». Elio Franzini Rettore dell’Università degli Studi di Milano nel testo critico “Fabiana Bassetti e l’interpretazione della natura” presente in catalogo
Opening giovedì 12 settembre ore 18 - 20
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