Storie Contemporanee. Federico De Grossi. Trame segniche
Dal 15 Marzo 2015 al 28 Marzo 2015
Roma
Luogo: Storie Contemporanee - Arti visuali Scritture Società
Indirizzo: via Alessandro Poerio 16/b
Curatori: Anna Cochetti
Telefono per informazioni: +39 06 7096544
E-Mail info: storiecontemporanee@live.it
Sito ufficiale: http://https://storiecontemporanee.wordpress.com
Domenica 15 Marzo 2015, alle ore 11.00, il Progetto STORIECONTEMPORANEE, a cura di Anna Cochetti, nello spazio Studio Ricerca e Documentazione di Via Poerio 16/B ospita la prima mostra personale di Federico De Grossi, che, sotto il titolo “trame segniche”, presenta i risultati di una riflessione intorno e dentro il linguaggio fotografico che il giovanissimo autore è venuto sviluppando nel corso della sua esperienza. I lavori di Federico De Grossi si collocano nel breve ciclo con cui STORIE CONTEMPORANEE ha dato inizio ad un percorso di indagine intorno all’ “occhio fotografico” di giovani fotografi, che, sotto il titolo unificante di “Nuovi Sguardi”, si snoderà nelle prossime stagioni.
Nel disporsi allo scatto fotografico Federico De Grossi muove dalla consapevolezza – teorica prima ancora che linguistica - che la fotografia è ricerca, in cui, più che un atto creativo, l’autore pone in essere una strategia sperimentale di tipo scientifico, un procedimento analitico volto a cogliere e fissare il punto di separazione di un luogo e di un istante – una porzione spazio/temporale d’universo - dal contesto: in questa “separazione dal contesto” consiste l’atto del fotografare.
Nascono così le immagini di porzioni spazio/temporali d’universo, nelle quali – siano superfici naturali o artificiali, alberi uccelli acque architetture o persone – l’atto del fotografo coglie e sublima le analogie, la continuità e la permanenza del loro essere essenzialmente “trame segniche”, nella visione dell’autore “rappresentazioni bidimensionali di un istante quadridimensionale”.
Il rapporto che si pone con l’osservatore è d’altro canto fondamentale per l’autore, dal momento che obiettivo di qualsiasi foto è colpire l’occhio.
Nel disporsi allo scatto fotografico Federico De Grossi muove dalla consapevolezza – teorica prima ancora che linguistica - che la fotografia è ricerca, in cui, più che un atto creativo, l’autore pone in essere una strategia sperimentale di tipo scientifico, un procedimento analitico volto a cogliere e fissare il punto di separazione di un luogo e di un istante – una porzione spazio/temporale d’universo - dal contesto: in questa “separazione dal contesto” consiste l’atto del fotografare.
Nascono così le immagini di porzioni spazio/temporali d’universo, nelle quali – siano superfici naturali o artificiali, alberi uccelli acque architetture o persone – l’atto del fotografo coglie e sublima le analogie, la continuità e la permanenza del loro essere essenzialmente “trame segniche”, nella visione dell’autore “rappresentazioni bidimensionali di un istante quadridimensionale”.
Il rapporto che si pone con l’osservatore è d’altro canto fondamentale per l’autore, dal momento che obiettivo di qualsiasi foto è colpire l’occhio.
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