Il mestiere dell’arte
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17/06/2004
Progettisti grafici, illustratori, fotografi, esperti di immagini e media digitali, interior, light, packaging, transportation designer o animation designer per il cinema, la televisione, la produzione multimediale sono i nuovi “operatori culturali”: “registi” di eventi comunicativi o progettisti di oggetti, situazioni, esperienze. Sono i professionisti della comunicazione per immagini perché attraverso il linguaggio visivo, oggi, si fa tendenza, moda, pubblicità, ma anche cultura, intrattenimento, politica. L’immagine, oggi, è il principale veicolo di valori e significati, analisi e sintesi di una realtà o di un messaggio.
Siamo ormai in una nuova fase creativa e produttiva in cui prevalere la contaminazione tra linguaggi visivi diversi, con conseguenze produttive e artistiche affascinanti. Fioriscono allora “nuove arti”, nuovi ambiti in cui i giovani talenti creativi vogliono manifestarsi.
In ogni settore, cultura, creatività, progettualità, competenze artigianali, unite a spiccate capacità di innovazione tecnologica sono le caratteristiche di una realtà in continuo fermento, che richiede risorse progettuali ampie e articolate, professionisti sensibili e qualificati in grado di interpretare le esigenze di una società multiculturale e multietnica e tradurle in messaggi, oggetti, emozioni e intrattenimento.
Integrando una molteplicità di capacità e competenze, il design è diventato in Italia un complesso Sistema che ha affermato la sua leadership mondiale e non è dunque un caso che proprio in Italia, nel 1966 è nato l’Istituto Europeo di Design il primo network internazionale di formazione che offre una risposta concreta alle esigenze di professionalità di chi opera nell’ambito del Design, della Moda , delle Arti Visive e della Comunicazione) . Sistemi complessi, ma ormai profondamente radicati in ogni settore merceologico in termini di contenuti, linguaggi, codici espressivi e formali, aspetti tecnici e funzionali con una stretta correlazione tra la cultura del progetto e la cultura produttiva sedimentata sul territorio. Per questo studenti e progettisti italiani e stranieri trovano in IED un humus culturale, caratteristiche produttive e una potenzialità di sviluppo della loro creatività che altrove non possono incontrare.
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