Tra Arte e Scienza. Mostra antologica di Francesco Tempesta di Nevers
Dal 16 Febbraio 2013 al 10 Marzo 2013
Torino
Luogo: Museo Regionale di Scienze Naturali
Indirizzo: via Giolitti 36
Orari: 10-19; chiuso martedì
Curatori: Angelo Mistrangelo
Enti promotori:
- Assessorato alla cultura
- Direzione Cultura turismo e Sport
Costo del biglietto: € 5 intero, € 2.50 ridotto
Telefono per informazioni: +39 011 4326354
E-Mail info: comunicazione.mrsn@regione.piemonte.it
Sito ufficiale: http://www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali
Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino presenta, dal 15 febbraio al 10 marzo, la mostra antologica di Francesco Tempesta di Nevers. La rassegna allestita nella Galleria delle Esposizioni del Palazzo barocco del Castellamonte presenta oltre sessanta lavori tra disegni, dipinti e installazioni.
“Il percorso artistico di Francesco Tempesta di Nevers, scrive nella presentazione della mostra il curatore Angelo Mistrangelo, appartiene alla cultura visiva del secondo Novecento e del nuovo Millennio, a una dimensione pittorica dove il fluido e immediato andante della linea fissa simboliche figure femminili, volti intensamente espressivi, corpi immersi in paesaggi della memoria e del mito con riferimenti ai lirici greci. Vi è nei disegni, nei dipinti, nelle installazioni l’essenza di una ricerca che unisce la creatività a una incisiva gestualità, l’intuizione all’energia del colore, le forme allo spazio”.
Nei suoi lavori nulla è concepito come semplice rappresentazione, ma ogni elemento compositivo rispecchia la sua interiore visione della realtà, dell’ambiente e delle figure mitologiche.
In particolare, Francesco Tempesta rivela una sottile ironia che gli permette di raggiungere, talvolta, una insinuante trasgressione, le cadenze di una interpretazione che va oltre il vero per consegnare e consegnarci il clima di un universo di sensazioni, emozioni, di incontri con un tempo segnato dalla denuncia sociale, dalla maternità, dall’uomo con tutte le contraddizioni, le speranze e le angosce esistenziali.
Pittura, quindi, tra aspetti concettuali e psicologici, risvolti scientifici earchitettonici, raffigurazioni complesse e altre evocative, che esprimono l’essenza di un dialogo continuo con la realtà contingente, la spiritualità e la propria segreta identità.
La mostra al Museo Regionale di Scienze Naturali, rappresenta un punto di riferimento della lunga esperienza di Francesco tempesta, documentata dalle immagini del fotografo Massimo Bruno e dal filmato «Franco Tempesta» di Samuele Marabotto, Remote 2011.
“Il percorso artistico di Francesco Tempesta di Nevers, scrive nella presentazione della mostra il curatore Angelo Mistrangelo, appartiene alla cultura visiva del secondo Novecento e del nuovo Millennio, a una dimensione pittorica dove il fluido e immediato andante della linea fissa simboliche figure femminili, volti intensamente espressivi, corpi immersi in paesaggi della memoria e del mito con riferimenti ai lirici greci. Vi è nei disegni, nei dipinti, nelle installazioni l’essenza di una ricerca che unisce la creatività a una incisiva gestualità, l’intuizione all’energia del colore, le forme allo spazio”.
Nei suoi lavori nulla è concepito come semplice rappresentazione, ma ogni elemento compositivo rispecchia la sua interiore visione della realtà, dell’ambiente e delle figure mitologiche.
In particolare, Francesco Tempesta rivela una sottile ironia che gli permette di raggiungere, talvolta, una insinuante trasgressione, le cadenze di una interpretazione che va oltre il vero per consegnare e consegnarci il clima di un universo di sensazioni, emozioni, di incontri con un tempo segnato dalla denuncia sociale, dalla maternità, dall’uomo con tutte le contraddizioni, le speranze e le angosce esistenziali.
Pittura, quindi, tra aspetti concettuali e psicologici, risvolti scientifici earchitettonici, raffigurazioni complesse e altre evocative, che esprimono l’essenza di un dialogo continuo con la realtà contingente, la spiritualità e la propria segreta identità.
La mostra al Museo Regionale di Scienze Naturali, rappresenta un punto di riferimento della lunga esperienza di Francesco tempesta, documentata dalle immagini del fotografo Massimo Bruno e dal filmato «Franco Tempesta» di Samuele Marabotto, Remote 2011.
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