Il filo della memoria
Dal 07 Dicembre 2013 al 22 Dicembre 2013
Genova
Luogo: Palazzo Ducale - Sala Dogana
Indirizzo: piazza Matteotti 13
Orari: da martedì a domenica 15-20
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 010 5573975
E-Mail info: saladogana@comune.genova.it
Sito ufficiale: http://www.genovacreativa.it
Nell’ambito di “Giovani idee in transito” in Sala Dogana a Palazzo Ducale - Genova, venerdì 6 dicembre 2013, alle ore 18, inaugura Il filo della memoria, doppia personale di Natalia Serrano e Giulia Ferreri, in mostra fino al 22 dicembre 2013.
Con questa mostra le artiste parlano della donna, della sua essenza, delle sue origini e della sua creatività.
Ripercorrendo le strade esplorate prima di loro da molte artiste considerate liberate, indipendenti, intellettuali, Giulia e Natalia riprendono qualcosa di così tradizionale come la tessitura, attingendo ad una memoria femminile collettiva, interrogandosi sulla propria condizione, passata, presente e futura nella società.
L’atto di filare o cucire si identifica con l’atto creativo e diviene un atto di ricerca e conoscenza di sé, delle proprie origini e della propria cultura. Attraverso la stoffa, la lana, i fili, le donne ricordano e raccontano, descrivono mondi interiori molto profondi e intimi.
Giulia e Natalia, attraverso le loro opere, parlano di una donna libera dai vincoli imposti da una società sessista e iniqua, una donna che riconquista la propria identità femminile, conservando l’individualità e la specificità della propria ricerca artistica.
Con questa mostra le artiste parlano della donna, della sua essenza, delle sue origini e della sua creatività.
Ripercorrendo le strade esplorate prima di loro da molte artiste considerate liberate, indipendenti, intellettuali, Giulia e Natalia riprendono qualcosa di così tradizionale come la tessitura, attingendo ad una memoria femminile collettiva, interrogandosi sulla propria condizione, passata, presente e futura nella società.
L’atto di filare o cucire si identifica con l’atto creativo e diviene un atto di ricerca e conoscenza di sé, delle proprie origini e della propria cultura. Attraverso la stoffa, la lana, i fili, le donne ricordano e raccontano, descrivono mondi interiori molto profondi e intimi.
Giulia e Natalia, attraverso le loro opere, parlano di una donna libera dai vincoli imposti da una società sessista e iniqua, una donna che riconquista la propria identità femminile, conservando l’individualità e la specificità della propria ricerca artistica.
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