Dal 10 aprile a ottobre
Il Cavallo di Leonardo "a spasso" per Milano. L'omaggio di 13 designer da San Siro al centro città
Marcel Wanders per Leonardo Horse Project
Samantha De Martin
05/04/2019
Milano - Livree pop, dorate, agghindate con neon fluorescente, zoccoli d’oro, gualdrappe di alta moda, simboli magici. Tredici cavalli realizzati da artisti e designer di fama internazionale si stringono, a partire dal prossimo 10 aprile, attorno alla statua bronzea del Cavallo di Leonardo, realizzata, all’ingresso del parco dell’Ippodromo, dalla scultrice statunitense Nina Akamu.
Vi rimarranno per tutta la durata della Milano Design Week, per poi essere dislocati in zone simbolo di Milano, dove si potranno guardare fino a ottobre, così da far conoscere a cittadini e turisti la monumentale statua.
Inserito tra gli eventi del palinsesto Leonardo500 - le celebrazioni che ricorrono a 500 anni dalla morte del genio - Horse Project, ideato da Snaitech e patrocinato dal Comune di Milano, vuole essere un omaggio della società attiva nel settore del gioco, al “primo designer della storia” e vedrà protagonisti i designer Markus Benesch, Matteo Cibic, Serena Confalonieri, Simone Crestani, Roberto Fragata, Vito Nesta, Mario Trimarchi, Daniele Papuli, Elena Salmistraro, Marcel Wanders, Marcello Burlon, , Andrea Mancuso|analogia Project, Antonio Marras.
Nel corso del Grand Opening del 10 aprile, al quale si potrà accedere gratuitamente e che vedrà avvicendarsi diverse performance, il Cavallo di Leonardo sarà protagonista di uno show di video-mapping che ne ripercorre la storia e il progetto. L’installazione all’Ippodromo sarà accompagnata da una mostra multimediale realizzata in collaborazione con il Museo della Battaglia e di Anghiari con la curatela di Gabriele Mazzi, direttore dello spazio museale toscano.
Gli studi anatomici sull’animale, gli schizzi, i disegni e i cartoni preparatori della pittura murale mai realizzata da Leonardo della battaglia di Anghiari ispireranno un racconto che tocca alcuni aspetti della personalità dell’artista e della sua formazione. Il Grand opening sarà anche l’occasione per scaricare l’app di realtà aumentata Leonardo Horse Project, grazie alla quale il visitatore potrà conoscere, attraverso un’esperienza immersiva, la storia del Cavallo e approfondire gli studi equestri fatti dal genio toscano che in realtà non riuscì mai a realizzare la statua equestre più grande del mondo commissionatagli da Ludovico il Moro.
I primi progetti risalgono al 1482. Alle dimensioni imponenti si aggiungeva l’idea iniziale di Leonardo che voleva l'animale in posizione rampante, nell’atto di abbattersi sul nemico. Nel 1491 il maestro aveva presentato una seconda versione, realizzata con un modellino in creta, tuttavia le dimensioni continuavano a rimanere enormi e il progetto di difficile realizzazione. Furono necessari due anni prima di veder compiuto un modello in creta. Ma intanto la Francia invase il Ducato d’Este e il bronzo che avrebbe dovuto ricoprire il modellino venne invece utilizzato per realizzare i cannoni a difesa di Milano.
Quando nel 1499 i francesi occuparono il capoluogo lombardo costringendo alla fuga anche Leonardo, il modello in cera sarebbe stato utilizzato, secondo la tradizione, come bersaglio dai balestrieri francesi, che lo distrussero completamente.
Il sogno di Leonardo sarebbe stato portato a compimento solo nel 1999, grazie alla scultrice statunitense Nina Akamu, quando, diviso in sette parti, il monumentale Cavallo giunse nel capoluogo lombardo per rimanerci per sempre.
Leggi anche:
• Leonardo Horse Project
• Verso il 2019 nel segno di Leonardo
Vi rimarranno per tutta la durata della Milano Design Week, per poi essere dislocati in zone simbolo di Milano, dove si potranno guardare fino a ottobre, così da far conoscere a cittadini e turisti la monumentale statua.
Inserito tra gli eventi del palinsesto Leonardo500 - le celebrazioni che ricorrono a 500 anni dalla morte del genio - Horse Project, ideato da Snaitech e patrocinato dal Comune di Milano, vuole essere un omaggio della società attiva nel settore del gioco, al “primo designer della storia” e vedrà protagonisti i designer Markus Benesch, Matteo Cibic, Serena Confalonieri, Simone Crestani, Roberto Fragata, Vito Nesta, Mario Trimarchi, Daniele Papuli, Elena Salmistraro, Marcel Wanders, Marcello Burlon, , Andrea Mancuso|analogia Project, Antonio Marras.
Nel corso del Grand Opening del 10 aprile, al quale si potrà accedere gratuitamente e che vedrà avvicendarsi diverse performance, il Cavallo di Leonardo sarà protagonista di uno show di video-mapping che ne ripercorre la storia e il progetto. L’installazione all’Ippodromo sarà accompagnata da una mostra multimediale realizzata in collaborazione con il Museo della Battaglia e di Anghiari con la curatela di Gabriele Mazzi, direttore dello spazio museale toscano.
Gli studi anatomici sull’animale, gli schizzi, i disegni e i cartoni preparatori della pittura murale mai realizzata da Leonardo della battaglia di Anghiari ispireranno un racconto che tocca alcuni aspetti della personalità dell’artista e della sua formazione. Il Grand opening sarà anche l’occasione per scaricare l’app di realtà aumentata Leonardo Horse Project, grazie alla quale il visitatore potrà conoscere, attraverso un’esperienza immersiva, la storia del Cavallo e approfondire gli studi equestri fatti dal genio toscano che in realtà non riuscì mai a realizzare la statua equestre più grande del mondo commissionatagli da Ludovico il Moro.
I primi progetti risalgono al 1482. Alle dimensioni imponenti si aggiungeva l’idea iniziale di Leonardo che voleva l'animale in posizione rampante, nell’atto di abbattersi sul nemico. Nel 1491 il maestro aveva presentato una seconda versione, realizzata con un modellino in creta, tuttavia le dimensioni continuavano a rimanere enormi e il progetto di difficile realizzazione. Furono necessari due anni prima di veder compiuto un modello in creta. Ma intanto la Francia invase il Ducato d’Este e il bronzo che avrebbe dovuto ricoprire il modellino venne invece utilizzato per realizzare i cannoni a difesa di Milano.
Quando nel 1499 i francesi occuparono il capoluogo lombardo costringendo alla fuga anche Leonardo, il modello in cera sarebbe stato utilizzato, secondo la tradizione, come bersaglio dai balestrieri francesi, che lo distrussero completamente.
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