IVAN OUHEL / MIMMO ROSELLI
IVAN OUHEL / MIMMO ROSELLI | Courtesy Art Gallery Karlovy Vary
Dal 7 May 2023 al 25 June 2023
Karlovy Vary |
Luogo: Art Gallery Karlovy Vary
Indirizzo: Goethe Stezka 6
Orari: Mar - Dom 10 - 17 | Lun chiuso
Curatori: Ivan Neumann
Costo del biglietto: 60 CZK / 30 CZK
Telefono per informazioni: +420 354 224 106 | 734 682 520
E-Mail info: jaskova@galeriekvary.cz
Sito ufficiale: http://www.galeriekvary.cz
Ouhel – Roselli
Quest'anno ricorre il trentennale della mostra del 1993 nella Nová síň (Sala Nuova) di Praga di due amici, il pittore Ivan Ouhel e l'artista italiano Mimmo Roselli, che vive a Firenze. Si sono incontrati nel 1988, grazie alla partecipazione di Ivan Ouhel alla Biennale di Venezia. La loro amicizia è quindi culminata in diverse mostre comuni e nella partecipazione a mostre in Europa con artisti internazionali.
Ivan Ouhel
L'opera pittorica di Ivan Ouhel è oggi indelebilmente legata alle trasformazioni della scena delle arti visive ceche a partire dalla metà degli anni Settanta. Ivan Ouhel ha gradualmente rifiutato l'idea del pittore di fronte allo spazio paesaggistico come modello di studio fino ad allora naturalmente associato alla pittura di paesaggio. Egli è entrato nel centro stesso della potenza creativa della natura, che si manifesta come dinamica. Il tempo diventa gradualmente uno degli elementi costitutivi del dipinto, che si costruisce con uno straordinario senso della forza portante del colore, che non è del tutto comune nell'ambiente ceco. Oltre a trarre ispirazione dal familiare paesaggio ceco, i dipinti di Ivan Ouhel includono anche motivi tratti dai suoi viaggi, dalla sua amata Italia, in particolare da Firenze, dal lontano Canada e dall'eccitante ambiente esotico dell'Indonesia. La pittura rilassata e fluida di Ouhel, dalle qualità coloristiche distintive, sembra essere una grande metafora degli eventi della natura in cui l'uomo è inserito.
Mimmo Roselli
È evidente che la fonte primaria e l'ispirazione di Mimmo Roselli sia anche lo spazio paesaggistico, la natura stessa. Ci sono diversi dipinti della fine degli anni Ottanta in cui possiamo ancora parlare dell'eco del paesaggio reale. Tuttavia non si tratta mai di un ritratto di paesaggio, ma piuttosto di una riflessione poetica sull'esperienza di un luogo o di una situazione. Mimmo Roselli si affida a mezzi artistici scarnificati e ridotti all'estremo. Egli è ancora impegnato nell'immagine tradizionale, che non è creata però solo dalla pittura, bensì da processi molto specifici. Una parte essenziale del lavoro di Mimmo Roselli sono anche le installazioni, una sorta di disegni spaziali geometrici.
Per crearle utilizza mezzi assolutamente semplici. Queste linee, come corde, intersecano lo spazio e allo stesso tempo lo ridefiniscono e lo trasformano completamente. Mostrano in modo diverso e inaspettato i luoghi della presenza umana, ristabiliscono le dimensioni del nostro spazio abitativo abituale. Allo stesso tempo, sembrano costituire dei passaggi verso un'altra realtà, verso dimensioni diversamente definite.
(Ivan Neumann)
Quest'anno ricorre il trentennale della mostra del 1993 nella Nová síň (Sala Nuova) di Praga di due amici, il pittore Ivan Ouhel e l'artista italiano Mimmo Roselli, che vive a Firenze. Si sono incontrati nel 1988, grazie alla partecipazione di Ivan Ouhel alla Biennale di Venezia. La loro amicizia è quindi culminata in diverse mostre comuni e nella partecipazione a mostre in Europa con artisti internazionali.
Ivan Ouhel
L'opera pittorica di Ivan Ouhel è oggi indelebilmente legata alle trasformazioni della scena delle arti visive ceche a partire dalla metà degli anni Settanta. Ivan Ouhel ha gradualmente rifiutato l'idea del pittore di fronte allo spazio paesaggistico come modello di studio fino ad allora naturalmente associato alla pittura di paesaggio. Egli è entrato nel centro stesso della potenza creativa della natura, che si manifesta come dinamica. Il tempo diventa gradualmente uno degli elementi costitutivi del dipinto, che si costruisce con uno straordinario senso della forza portante del colore, che non è del tutto comune nell'ambiente ceco. Oltre a trarre ispirazione dal familiare paesaggio ceco, i dipinti di Ivan Ouhel includono anche motivi tratti dai suoi viaggi, dalla sua amata Italia, in particolare da Firenze, dal lontano Canada e dall'eccitante ambiente esotico dell'Indonesia. La pittura rilassata e fluida di Ouhel, dalle qualità coloristiche distintive, sembra essere una grande metafora degli eventi della natura in cui l'uomo è inserito.
Mimmo Roselli
È evidente che la fonte primaria e l'ispirazione di Mimmo Roselli sia anche lo spazio paesaggistico, la natura stessa. Ci sono diversi dipinti della fine degli anni Ottanta in cui possiamo ancora parlare dell'eco del paesaggio reale. Tuttavia non si tratta mai di un ritratto di paesaggio, ma piuttosto di una riflessione poetica sull'esperienza di un luogo o di una situazione. Mimmo Roselli si affida a mezzi artistici scarnificati e ridotti all'estremo. Egli è ancora impegnato nell'immagine tradizionale, che non è creata però solo dalla pittura, bensì da processi molto specifici. Una parte essenziale del lavoro di Mimmo Roselli sono anche le installazioni, una sorta di disegni spaziali geometrici.
Per crearle utilizza mezzi assolutamente semplici. Queste linee, come corde, intersecano lo spazio e allo stesso tempo lo ridefiniscono e lo trasformano completamente. Mostrano in modo diverso e inaspettato i luoghi della presenza umana, ristabiliscono le dimensioni del nostro spazio abitativo abituale. Allo stesso tempo, sembrano costituire dei passaggi verso un'altra realtà, verso dimensioni diversamente definite.
(Ivan Neumann)
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