RomaRimaConSodoma

Dal 05 Aprile 2013 al 18 Aprile 2013
Roma
Luogo: Galleria 291 Est
Indirizzo: viale dello Scalo San Lorenzo 45
Orari: da martedì a venerdì 11-19.30; sabato 16-22
Curatori: Vania Caruso, Roberto D'Onorio
Enti promotori:
- Ass. Cult. Galleria 291
Telefono per informazioni: +39 06 44360056
E-Mail info: info@galleria291est.com
Sito ufficiale: http://www.galleria291est.com
RomaRimaConSodoma si presenta quale generatore di un possibile cammino, in cui l’uomo, nuovamente, si trova ad un bivio: l’alternativa radicale tra l’essere ancora e il non essere mai più figlio dei fatti e delle convinzioni non più sostenibili. E’ dunque ancora una volta la maschera dell’ideologia mostra la sua falsa coscienza, prima nelle campagne elettorali poi vestendo l’abito talare, per cui anche la dimensione religiosa è soggetta a un processo di verifica. Il disagio in mostra è quello di un’epoca caratterizzata da forti contrasti ideologici, politici e religiosi, divenendo arena di eventi (provocati o spontanei), che divorano i valori culturali preesistenti. Partendo dall’etimo conosciuto, nel quale identifica il suo lavoro, Julian Pedraza attinge i valori culturali della religione, quotidianamente sottoposta all’esame degli avvenimenti storici. L’artista in seguito alla censura da parte delle autorità Columbiane si pone ufficialmente quale - Iconoclasta - della dottrina cattolica. Nei lavori scelti per RomaRimaConSodoma vive la trasposizione, da quello che è l’ordine normale o consueto, dell’idea dimissionaria di Benedetto XVI non come rinuncia alla fede ma all’immagine della fede. La scelta immorale di amare l’uomo diviene il Fenomeno per cui l’uomo non ha memoria. Agendo all’interno di una coscienza liberata dall’ iconografia del culto, la – credenza - delle immagini di Julian Pedraza mostrano il corpo malato della civiltà contemporanea, tornato a noi con aria soddisfatta dai «funerali» dell’arte, della filosofia, della religione, in bilico tra la celebrazione delle proprie esequie e le doglie di un parto nuovo. In equilibrio su di una linea di confine, affidiamo al processo culturale il compito di elaborare l’alternativa intenzione o volontà. Roberto D’Onorio Julian Pedraza Serrano (Bucaramanga, 1982), dopo un’istruzione di circa quattordici anni in scuole religiose gestite da Gesuiti, consegue nel 2006 la laurea in Belle Arti presso l’Universidad El Bosque di Bogotà. Nel 2008 subisce la censura da parte delle autorità colombiane, che impediscono l’esposizione delle sue tele ritenute lesive della morale cattolica e del comune decoro, attirando l’interesse del giornale nazionale El Tiempo e della televisione locale. Dopo questo episodio l’artista si trasferisce a Roma dove vive e lavora. La carriera artistica di Julian Pedraza Serrano si compone di collettive, tra le quali si annoverano nel 2010 “25 Rough Works”presso la Gallery '25 di Londra, oltre a quelle romane: “Solo gli animali riscaldano il bambino” (2009) presso Galleria Monserrato; “Il Sogno Imperfetto” (2012-2013) presso la Galleria One Piece Art. Le personali ad oggi sono: “Ambigüedad Histriònica” (2006) presso il Museo d’Arte Moderna di Bogotà ; “Debut Devoto” (2009) presso il Museo Club de Comercio di Bucaramanga,Colombia; “Brand New World” (2011) presso la Julian Simon Gallery di Londra.
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