E spunta anche un De Chirico rivendicato da un noto falsario
Il falso Léger tradito dal carbonio radioattivo
Fernand Léger, Contraste de formes, 1913, Solomon R. Guggenheim Museum, New York
E.B.
07/02/2014
Venezia - Mentre il Museo Correr si prepara a inaugurare la mostra "Fernand Légere 1910-1930. La visione della città contemporanea", a Venezia si fa luce sul mistero che da tempo interessa uno dei capolavori dell'artista francese.
Un olio su tela appartenente alla Peggy Guggenheim Collection, che si ipotizzava facesse parte della serie "Contraste de formes", è senza dubbio un falso.
La sua autenticità fu messa in dubbio già dagli anni '70, tanto che il dipinto non fu più esposto e rimase per quarant'anni chiuso nel magazzino di Palazzo Venier dei Leoni.
Le tecniche utilizzate per la valutazione sono state fino ad ora inadeguate e non hanno prodotto risultati certi. Questa volta invece il museo si è rivolto al Laboratorio di Tecniche Nucleari Applicate ai Beni Culturali di Firenze, dove i ricercatori hanno dapprima estratto il carbonio da un frammento della tela, per poi inserirlo in un acceleratore di particelle e misurarne il C-14.
Da questa valutazione è emerso che il quadro contiene un'elevata quantità di radiocarbonio, in valori che possono solamente essere riconducibili agli effetti delle esplosioni atomiche verificatesi tra il '59 e l'80. Peccato che Léger non fosse più in vita in quegli anni, poiché scomparso nel 1955.
Nel frattempo si fa più complessa anche la questione de "Le muse inquietanti" di De Chirico, che dopo essere stato battuto da Sotheby's nell'ottobre 2013, è ora rifiutato dal compratore, sempre per problemi di autenticità. Il noto falsario Renato Peretti, dopo un attento esame, avrebbe rivendicato la paternità dell'opera. Questa, come molte altre da lui realizzate, è però inserita nel catalogo ragionato, che ora meriterebbe un bel check-up.
Consulta anche:
Giorgio de Chirico falsario di se stesso
Un olio su tela appartenente alla Peggy Guggenheim Collection, che si ipotizzava facesse parte della serie "Contraste de formes", è senza dubbio un falso.
La sua autenticità fu messa in dubbio già dagli anni '70, tanto che il dipinto non fu più esposto e rimase per quarant'anni chiuso nel magazzino di Palazzo Venier dei Leoni.
Le tecniche utilizzate per la valutazione sono state fino ad ora inadeguate e non hanno prodotto risultati certi. Questa volta invece il museo si è rivolto al Laboratorio di Tecniche Nucleari Applicate ai Beni Culturali di Firenze, dove i ricercatori hanno dapprima estratto il carbonio da un frammento della tela, per poi inserirlo in un acceleratore di particelle e misurarne il C-14.
Da questa valutazione è emerso che il quadro contiene un'elevata quantità di radiocarbonio, in valori che possono solamente essere riconducibili agli effetti delle esplosioni atomiche verificatesi tra il '59 e l'80. Peccato che Léger non fosse più in vita in quegli anni, poiché scomparso nel 1955.
Nel frattempo si fa più complessa anche la questione de "Le muse inquietanti" di De Chirico, che dopo essere stato battuto da Sotheby's nell'ottobre 2013, è ora rifiutato dal compratore, sempre per problemi di autenticità. Il noto falsario Renato Peretti, dopo un attento esame, avrebbe rivendicato la paternità dell'opera. Questa, come molte altre da lui realizzate, è però inserita nel catalogo ragionato, che ora meriterebbe un bel check-up.
Consulta anche:
Giorgio de Chirico falsario di se stesso
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 3 luglio al Museo Nazionale Romano e a Palazzo delle Esposizioni
Tra cultura europea e fascino preispanico. A Roma il doppio dialogo di Javier Marín
-
Firenze | Simone Verde annuncia le prossime novità dei musei fiorentini
Dalla riapertura del Corridoio vasariano a un grande progetto di moda. Ultime novità dagli Uffizi del futuro
-
Trento | Dal 12 luglio a Rovereto
Surrealismi italiani, una storia da scoprire al Mart
-
Mondo | Dal 6 settembre al 5 gennaio nel rinnovato Museo Jacquemart-André
In arrivo a Parigi 40 capolavori della Galleria Borghese
-
I programmi dal 24 al 30 giugno
La settimana dell’arte in tv, da Vasari a Parmigianino
-
Roma | Dal 14 settembre al 23 febbraio al Museo storico della Fanteria
Miró, genio in movimento, presto in mostra a Roma