Mariano Baino. Ars Infecta: The Art Of Dark Waters
Dal 31 Ottobre 2017 al 02 Novembre 2017
Roma
Luogo: MACRO Testaccio
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani 4
Orari: 31 ottobre 18.30-23.30; 01-02 novembre 9.30-23.30
Enti promotori:
- Regione Lazio
- Roma Capitale
- Factory
- IMPULSI Onlus in collaborazione con C.A.R.M.A. - Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate
- CUT-UP Edizioni
- FANTASTIC FORGE
- KINOGLAZORAMA
- PENNY VIDEO
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: macro@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.org
Dal 31 Ottobre al 2 Novembre, 2017, in esclusiva al prestigiosissimo MACRO, Museo D'Arte Contemporanea di Roma, Spazio Factory, saranno in mostra una serie di opere originali di Mariano Baino, rinomato regista partenopeo trasferitosi giovanissimo all’estero e attualmente residente a New York (grazie all’ambitissima e rara Exceptional Ability Green Card ricevuta dal governo Usa per i suoi "eccezionali metodi artistici").
ARS INFECTA, vedrà Baino allestire un'ala del Museo, parte del padiglione nominato la Pelanda dei Suini (un tempo parte del mattatoio di Roma), con una mostra composta da due percorsi distinti ma interconnessi: una parte della sala ospiterà bozzetti preparatori e storyboards, disegnati dal regista stesso durante la preparazione e la lavorazione del suo film DARK WATERS (“un autentico oggetto di venerazione per gli appassionati dell'horror” nelle parole del quotidiano La Repubblica), l'altra parte della sala, invece, ospiterà un'istallazione multimediale ideata da Baino per ospitare nuovi disegni e dipinti, che il regista ha creato esclusivamente per l'occasione.
Le nuove opere si collegano e arricchiscono l'universo di DARK WATERS, aggiungendo nuovi miti e nuove creature alla mitologia che permea la storia del film.
La mostra continua il percorso artistico intrapreso con le mostre Cyphers and Flames, Imago Ignis e Luctus Ignis; questa volta però, i disegni saranno presentati in modo da calare i visitatori in un universo occultato in penombra, che richiama l'universo oniristico di DARK WATERS, definito un “capolavoro del cinema d’autore di genere” dalla prestigiosa rivista Americana FilmMaker Magazine.
“Vorrei che questa mostra si tramutasse in una vera e propria esperienza per i vistitatori,” dice Baino. “Voglio che sia in parte esibizione di opere artistiche e in parte una visita a un universo infestato, fatto di segreti arcani che gli esseri umani non dovrebbero mai scoprire.”
La personale al MACRO, segna anche il debutto ufficiale di un esperimento artistico che Baino ha battezzato “Arte Infetta”. Un concetto che Mariano ha inventato, e di cui va molto fiero: “L'idea è nata, in via embrionale, durante l'allestimento della mia mostra IMAGO IGNIS alla magnifica Sala Del Lazzaretto di Napoli; ispirato dal passato del Lazzaretto, che un tempo ospitava i malati di peste, ho ideato il germe di quella che poi è diventata la pietra portante della mostra che farò a Roma: un fenomeno che ho battezzato “Ars Infecta” ovvero “Arte infetta”. Nella realtà alternativa che intendo creare con le mie opere, ci sono delle opere d'arte che non avrebbero mai dovuto esistere o che avrebbero dovuto essere distrutte in un fuoco purificatore, ma che sono invece state salvate dalle fiamme. Ho immaginato che tutte queste opere d'arte fossero state disegnate da pazienti di manicomi e istituzioni intorno al mondo, affetti da malattie contagiose e incurabili che nessun dottore riusciva ad identificare. Queste opere sono ancora impregnate con i germi e gli “umori” dei malati maledetti che le avevano create e non possono essere esibite senza prendere precauzioni per proteggere il pubblico. I visitatori della mostra non possono toccarle e possono soltanto vederle da lontano attraverso delle “barriere” di mia invenzione, che permettono al pubblico di sbirciare le opere ma senza avvicinarsi, per evitare di essere contagiati dai morbi sconosciuti che ancora impregnano le pagine semidistrutte.
“Mi piace l'idea di usare quest'occasione per espandere l'universo di DARK WATERS. Le opere che metterò in mostra riveleranno altri aspetti della storia del film. Sarà allo stesso tempo un sequel, un prequel, e uno spinoff: storie che si intrecciano con la storia che ho raccontato nel film, e storie che fanno parte dello stesso universo, e attingono dalla stessa mitologia, ma non hanno direttamente a che fare con la storia che ho raccontato in DARK WATERS.”
Mariano Baino si dichiara contentissimo e onorato per questa opportunità di esibire i suoi lavori al Museo D'Arte Contemporanea di Roma: “Al momento sono in Italia per la preparazione del mio nuovo lungometraggio, ASTRID'S SAINTS, scritto a quattro mani con Coralina Cataldi-Tassoni, che sarà anche protagonista del film che gireremo a Napoli,” aggiunge Baino, “e sono felicissimo di poter presenziare e presentare la mia mostra in persona a Roma, città che ha sempre accolto i miei lavori con grande affetto e rispetto. Ringrazio di cuore Giulia Pellini e Veronica D'Auria, organizzatrici dello spettacolare INTERIORA HORROR FEST, nonché Michele De Angelis, Simone Starace e Shockproof, per aver reso tutto questo possibile.”
Acclamato dal quotidiano Inglese THE DAILY STAR come "Un individuo con un’ immaginazione pura e selvaggia che farebbe invidia a Bram Stoker", Mariano Baino è un pluripremiato regista e artista multimediale, vincitore del “Premio Vincent Price” al FantaFestival di Roma e del “Prix Du Public” al FantAsia Film Festival di Montreal, dove è stato definito “uno dei più grandi tedofori del cinema espressionista”. Il suo lungometraggio, DARK WATERS, è stato definito un “capolavoro del cinema d’autore di genere” dalla prestigiosa rivista Americana FilmMaker Magazine, e “un autentico oggetto di venerazione per gli appassionati dell'horror” dal quotidiano La Repubblica.
Partenopeo di nascita, Mariano si è trasferito giovanissimo all'estero, prima a Londra e poi a New York, dove attualmente lavora e risiede, grazie alla Extraordinary Ability Green Card concessagli dal governo Usa per i suoi "eccezionali metodi artistici" (procedura molto rara). I disegni di Mariano Baino sono stati esibiti in mostre personali di grande successo, tra le quali CYPHERS AND FLAMES (Soapbox Gallery, New York) IMAGO IGNIS (Sala del Lazzaretto, Napoli) e LUCTUS IGNIS (Multisala Savoy, Roma). Il suo ultimissimo cortometraggio, LADY M 5.1, un adattamento sperimentale, in chiave fantascientifica, del soliloquio di Lady Macbeth (tratto dalla tragedia di William Shakespeare, Macbeth - Atto Quinto, Scena 1), con Coralina Cataldi-Tassoni nel ruolo principale, è stato onorato con una prima mondiale al prestigiosissimo Mana Contemporary Museum di New York, accompagnato da una monumentale istallazione multimediale, creata da Baino e Cataldi-Tassoni specialmente per l'occasione.
Evento inaugurale e incontro con Mariano Baino, 31 Ottobre, ore 18:30
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