MisterCaos. Questa mostra potrebbe essere rimandata

MisterCaos. Questa mostra potrebbe essere rimandata

 

Dal 06 Febbraio 2021 al 28 Febbraio 2021

Venezia

Luogo: VISIONIALTRE Gallery

Indirizzo: Campo del Ghetto Novo 2918

Orari: martedì - sabato 11:00 - 18:00

Curatori: Adolfina de Stefani e Mariano Bellarosa

Telefono per informazioni: +39 3498682155

E-Mail info: infovisionialtre@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.visionialtre.com


Il titolo della nuova personale di MisterCaos sfida con ironia l’incertezza di questo periodo in cui cultura, arte e poesia faticano a trovare momenti per incontrare il proprio pubblico. Dopo essere stata rinviata gia tre volte, la mostra si terra (forse) dal 6 al 28 febbraio 2021 presso la galleria Visioni Altre in Campo del Ghetto Novo 2918 a Venezia.

Poeta di strada e artista attivo da diversi anni in Italia e all’estero, MisterCaos ha come cifra stilistica quella di uscire dagli schemi. Anche in questa occasione, rompe e ricompone i confini dei linguaggi artistici codificati, decostruisce le pratiche di “scrittura”, “poesia di strada”, “site specific” e al contempo le abita tutte giocando fino all’estremo delle loro possibilita espressive.

L’insieme e un’originalissima provocazione al pensiero, un invito al dialogo tra opera e pubblico, ma anche tra opera, mezzo espressivo e contesto, oltre che una riflessione sul senso del gesto artistico stesso, dall’atto creativo fino alle modalita di fruizione.

Nella stratificazione del gesto poetico, vi e innanzitutto un deliberato, sistematico superamento del limite imposto (sia esso una barriera fisica, architettonica, sociale o comunicativa) e poi la costruzione di un nuovo confine rovesciato, che non chiude al senso ma apre nuove vie di significazione, al margine tra leggibilita e segretezza, immediatezza della comprensione e inafferrabilita del contenuto.

Il risultato e una materia poetica che si radica nei luoghi e al contempo si dissemina (o addirittura si smaterializza) per diventare universalmente accessibile e parlare a un pubblico globale.

Nella mostra il gesto di debordare e un prendere spazio per restituirlo alla sfera del significato, sia dal punto di vista fisico, sia in senso metaforico. Un occupare che e al contempo un occuparsi dei luoghi, dei gesti e delle relazioni.

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