Le modelle di Vanessa Beecroft

La Biennale
 

06/06/2001

Negli ultimi anni, molti artisti hanno iniziato a lavorare su progetti ed idee al margine tra la dimensione reale e quella virtuale, sperimentando i nuovi mezzi comunicativi ed espressivi forniti dalle nuove tecnologie. Vanessa Beecroft, giovane italo-inglese appartiene a questa nuova ondata artistica, attraverso mostre ed eventi che testimoniano un approccio multi-disciplinare all' arte, si è posta all’attenzione internazionale. "L'arte - dichiara - è uno screen per qualunque tipo di idea: ha una possibilità rivoluzionaria e la leggerezza di un make up su un'idea consistente. La tecnologia al momento è sperimentale e futuristica: l'aspetto dell'arte paragonato è antifilosofico." Vanessa Beecroft guarda il mondo della moda con gli occhi e l’animo dell’artista. E’ diventata celebre con le sue modelle. Vive, non vere, generalmente presentate in gruppi, vestite o seminude immerse in biancheria intima. Ripetute, uguali, algide e mute di fronte allo spettatore. Quadri viventi e performances dotati di una vita breve legati ad uno spazio di una sera o a un’inaugurazione destinati a lasciare una traccia nel video o nello scatto della polaroid. Dietro all’apparente richiamo voyeuristico imposto dalla bellezza dei corpi, quello che si instaura con lo spettatore non è un rapporto di passività, ma di comunicazione attiva. La scena è collocata in un luogo virtuale, la presenza fisica è avvertita come una memoria. Le performances della Beecroft hanno conquistato una posizione di rilievo nella scena contemporanea, basti pensare "Show" performance allestita nel 1998, presso il Guggenheim Museum di New York. Nel corso degli anni si è venuta a delineare una marcata evoluzione nel lavoro dell’artista. Da un inizio quasi aggressivo nelle prove iniziali, il gruppo di modelle risulta più eterogeneo, i corpi vengono esibiti in maniera violenta e coperti da accessori kitsch. Al contrario, nelle ultime performances, si riscontra un tono più neutro: la nudità si fa armonica e seducente e le coreografie sono studiate con estrema precisione . I movimenti successivi della Beecroft presentano performances nelle quali cambiano i protagonisti che diventano uomini in divisa, i militari della U.S. Navy e sostituiscono il gruppo di modelle. Nata a Genova nel 1969, Vanessa Beecroft vive e lavora New York. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1994. Ha tenuto numerose esposizioni in gallerie private e musei in tutto il mondo. Tra questi figurano lo Stedelijk Van Abbemuseum di Eindhoven, The Renaissance Society di Chicago, la Kunsthalle di Basilea,la Fondazione Cartier di Parigi, al Milwaukee Art Museum in Usa 1997, alla Biennale di Venezia.

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