Tra le opere presenti, Glaucocamaleo di Luca Trevisani

CineMaXXI: l'arte al Festival Internazionale del Film di Roma

Riverbero, MyBossWas
 

Ludovica Sanfelice

07/11/2013

Roma - Si rinnova con CineMaXXI la collaborazione tra il Festival Internazionale del Film di Roma, in programma all’Auditorium Parco della Musica dall’8 al 17 novembre, e il museo di arte contemporanea progettato dall'archistar Zaha Hadid. “La ridefinizione continua del cinema all'interno del continente visivo contemporaneo”, eletta sezione del concorso della kermesse, prevede l’assegnazione di tre premi: uno destinato al miglior film, uno rivolto al cinema breve e uno speciale riconoscimento della giuria che saranno assegnati da una commissione presieduta dal regista Larry Clark.
Teatro della rassegna sarà proprio il MaXXI che ospiterà opere capaci di esprimere la contaminazione tra i due linguaggi senza imporre distinzioni di genere e durata. Tra i lavori selezionati figurano l’italiano “L’Amministratore” di Vincenzo Marra, a cui sarà affidata l’apertura delle giornate di CineMaXXI e a cui il Museo dedicherà una retrospettiva parallela con la proiezione di altre quattro pellicole da lui realizzate; “Fear of Falling” ultima e attesa fatica di Jonathan Demme, protagonista anche di una MasterClass in Sala Petrassi; “Little Feet” del regista indie Alexandre Rockwell; “Racconti d’amore” di Elisabetta Sgarbi, presente anche nella sezione Fuori Concorso con il mediometraggio “Quando i tedeschi non sapevano nuotare”.

Tra le proposte più interessanti, segnaliamo “Glaucocamaleo” di Luca Trevisani, enfant prodige della scultura italiana che si presenta all’appuntamento capitolino con un documentario fantascientifico Fuori Concorso in cui esplora una futura glaciazione ispirata dallo scienziato del libro “Ghiaccio 9” di Kurt Vonnegut che innesca la cristallizzazione dell’acqua, lo spostamento del suo punto di fusione a 114°F, insieme alla proprietà di propagarsi per contatto in tutto il pianeta generando un blocco dei cicli naturali. Qui Trevisani trova il punto di appoggio per il suo viaggio nel rapporto tra l’uomo e la natura girato in condizioni radicali e in luoghi inospitali, e infine affidato alla voce narrante di Kary Mullis, scienziato controverso e premio Nobel per la chimica nel 1993, che ha più volte sostenuto che l’assunzione di LSD ha agevolato le sue scoperte.

In gara anche alcuni collettivi tra cui spicca il gruppo torinese MyBossWas composto da registi, musicisti, fotografi, web designer e programmatori che presenta “Riverbero”, cortometraggio di 11 minuti girato all’interno della camera riverberante dell’Istituto Nazionale di ricerca metrologica in cui si misura l’assorbimento acustico.