Ernesto Morales. Possible Places
Dal 12 Settembre 2021 al 10 Ottobre 2021
Ivrea | Torino
Luogo: Officine ICO
Indirizzo: Via Jervis
Curatori: Alessandra Redaelli
Enti promotori:
- Con il patrocinio della Regione Piemonte
Costo del biglietto: ingresso gratuito con registrazione obbligatoria sul sito
Sito ufficiale: http://www.agenziasviluppocanavese.com
Il Salone dei 2000 delle Officine ICO - allinterno del polo industriale Olivetti, oggi patrimonio mondiale UNESCO "Ivrea città Industriale del XX Secolo ospita dal 12 settembre al 10 ottobre 2021 Ernesto Morales. Possible Places, una personale del celebre artista argentino di nascita e italiano di adozione. La mostra ripercorre lindagine del pittore negli ultimi quindici anni, proponendo una serie di lavori nei quali il soggetto dellarchitettura si fa pretesto per una ricerca sullo spirito dei luoghi e sul ruolo simbolico della città: luoghi sognanti e sognati, paesaggi onirici e reali, ricostruiti attraverso una memoria personale e collettiva. I temi cari allartista - come la nuvola, centro di una delle sue ricerche più importanti legate alla trasformazione e allimpermanenza - si dispiegano in un racconto denso e coerente che ingaggia, opere dopo opera, un dialogo serrato con lo spazio in cui è ospitato, unarea fondamentale nella storia della fabbrica olivettiana.
La pittura è suggestiva, intrisa di simbologie, profondamente ancorata ai capisaldi della tradizione e tuttavia prepotentemente contemporanea. Passato e presente si sovrappongono anche negli scorci dei Places, ad esempio nelle vedute di Roma, dove lartista ribalta le epoche e il tempo sovrapponendo le architetture antiche dellIsola Tiberina e la modernità della Stazione Termini in ununica visione capace di cristallizzare lanima del luogo in un istante eterno. Nei suoi Bridges Morales, da un lato, racconta la sua autobiografia di artista viaggiatore che ha vissuto in tanti luoghi, dal Sudamerica allEuropa, dallaltro invita lo spettatore a percorrere i suoi ponti portandolo verso un altrove sia fisico che simbolico, dove le prospettive infinite si tuffano oltre lorizzonte. E poi ci sono gli Equinozi, dove il momento della perfetta equivalenza tra il giorno e la notte diventa racconto e dove la luminescenza delloro si dispiega in atmosfere esoteriche, in simbologie alchemiche, in spazi onirici, mentre la pittura va facendosi sempre più libera e selvaggia. Interessante anche lutilizzo dei materiali, tutti naturali: lartista crea con le proprie mani i colori che utilizza, ricavandoli da minerali e piante che raccoglie nel corso dei suoi viaggi, convinto che se la pittura vuole parlare della natura debba farlo usando come materia prima la natura stessa.
La mostra è a ingresso gratuito ed è organizzata a cura dellAgenzia per lo Sviluppo del Canavese con il patrocinio della Regione Piemonte e grazie al contributo di: ICONA srl, OSAI Automation System spa, Mongar srl, Studio legale Tomassini&Ferraris, Ergotech srl, CM Service srl, Reale Mutua Agenzia Ivrea. Si ringraziano anche Confindustria Canavese, CGIL, CISL, UIL. L'evento è stato realizzato grazie alla direzione artistica della Galleria Ferrero e all'allestimento di Fast Events srl.
La pittura è suggestiva, intrisa di simbologie, profondamente ancorata ai capisaldi della tradizione e tuttavia prepotentemente contemporanea. Passato e presente si sovrappongono anche negli scorci dei Places, ad esempio nelle vedute di Roma, dove lartista ribalta le epoche e il tempo sovrapponendo le architetture antiche dellIsola Tiberina e la modernità della Stazione Termini in ununica visione capace di cristallizzare lanima del luogo in un istante eterno. Nei suoi Bridges Morales, da un lato, racconta la sua autobiografia di artista viaggiatore che ha vissuto in tanti luoghi, dal Sudamerica allEuropa, dallaltro invita lo spettatore a percorrere i suoi ponti portandolo verso un altrove sia fisico che simbolico, dove le prospettive infinite si tuffano oltre lorizzonte. E poi ci sono gli Equinozi, dove il momento della perfetta equivalenza tra il giorno e la notte diventa racconto e dove la luminescenza delloro si dispiega in atmosfere esoteriche, in simbologie alchemiche, in spazi onirici, mentre la pittura va facendosi sempre più libera e selvaggia. Interessante anche lutilizzo dei materiali, tutti naturali: lartista crea con le proprie mani i colori che utilizza, ricavandoli da minerali e piante che raccoglie nel corso dei suoi viaggi, convinto che se la pittura vuole parlare della natura debba farlo usando come materia prima la natura stessa.
La mostra è a ingresso gratuito ed è organizzata a cura dellAgenzia per lo Sviluppo del Canavese con il patrocinio della Regione Piemonte e grazie al contributo di: ICONA srl, OSAI Automation System spa, Mongar srl, Studio legale Tomassini&Ferraris, Ergotech srl, CM Service srl, Reale Mutua Agenzia Ivrea. Si ringraziano anche Confindustria Canavese, CGIL, CISL, UIL. L'evento è stato realizzato grazie alla direzione artistica della Galleria Ferrero e all'allestimento di Fast Events srl.
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