Omar Galliani. Peruginesca
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Omar Galliani, Mantra, 2003, matita su tavola e pigmento, cm. 100x100
Dal 02 Agosto 2014 al 17 Agosto 2014
Corciano | Perugia
Luogo: Chiesa di San Francesco
Indirizzo: via del Serraglio
Curatori: Massimo Duranti
Telefono per informazioni: +39 075 5188253-254-260
E-Mail info: ufficiostampa@corcianofestival.it
Sito ufficiale: http://www.comune.corciano.pg.it
È un anno speciale per il Corciano Festival che celebra, nello stesso momento, il suo 50° anniversario e i 500 anni da quando Pietro Vannucci, detto il Perugino, consegnò ai suoi abitanti la celebre Pala dell’Assunta.
Questo anniversario sarà così sottolineato da un evento d’eccezione: una mostra che vedrà come protagonista uno degli artisti italiani più significativi e originali della figurazione, Omar Galliani, al quale è stata commissionata una immagine della Vergine, mezzo millennio dopo perugino.
In realtà, l’artista di Montecchio Emilia di iconografie mariane ha annunciato che ne realizzerà più d’una e di sorprendenti dimensioni, ma non vuole rivelare ancora i particolari del suo impegno per Corciano già avviato da qualche mese.
Galliani, ora docente di Pittura a Brera, vive un momento felicissimo della sua sorprendente carriera. Da poco si è conclusa la grande ed applauditissima mostra alla GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Torino, questi giorni si apre poi Omar Galliani incontra Giorgio Morandi, il suo omaggio -primo artista ad esporre nella casa-studio di Grizzana a Giorgio Moranti- nel cinquantesimo anniversario della scomparsa.
A Corciano, borgo del quale Galliani è rimasto affascinato, quasi incantato, al primo impatto, oltre alle opere realizzate per l’occasione, l’artista esporrà alcune grandi tavole tratte dal suo repertorio dedicate alla spiritualità e alla dimensione siderale, insieme ad alcune simbologie e rimandi giocati fra cosmo e corpo umano, molto apprezzate dalla critica, insieme a una serie di suoi celebri ritratti a matita, grafite, carbone e pittura.
La sua inconfondibile tecnica, un linguaggio che nell’attualità non ha riscontri a livello internazionale, forte di una poetica solidamente autonoma nella sua misteriosità, appaiono le più adatte a celebrare cinquanta anni di attenzione per l’arte contemporanea a Corciano, e soprattutto a ricordare un impegno civico in questo ambito culturale che scavalca cinque secoli.
Omar Galliani è nato nel 1954 a Montecchio Emilia. È esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti, sostenuto da Maurizio Calvesi - che si richiamano a una cultura umanistica tipicamente italiana, riformulano e contaminano iconografie e soggetti classici e che ammantano d'antico miti tipici della contemporaneità - e del movimento Magico primario del critico Flavio Caroli.
Dagli anni Ottanta in poi Galliani è stato invitato a varie edizioni della Biennale di Venezia, alla Biennale di San Paolo del Brasile, alla Biennale di Pechino, nella quale ha vinto il primo premio nel 2003. A seguito di numerose esposizioni prima nazionali e poi internazionali arriva il riconoscimento nei musei d'arte contemporanea di Shanghai, Pechino, Hong Kong, Tokyo, Kyoto, Buenos Aires, San Paolo, Città del Messico, Miami e Los Angeles.
Il tour cinese nel 2006 della mostra “Omar Galliani. Disegno italiano” suggella la sua fama a livello mondiale e termina con l'esposizione “Tra Oriente e Occidente” alla Fondazione Querini Stampalia alla Biennale di Venezia. Ultimo traguardo l'acquisizione del Trittico “Notturno” e di due disegni da parte del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
Questo anniversario sarà così sottolineato da un evento d’eccezione: una mostra che vedrà come protagonista uno degli artisti italiani più significativi e originali della figurazione, Omar Galliani, al quale è stata commissionata una immagine della Vergine, mezzo millennio dopo perugino.
In realtà, l’artista di Montecchio Emilia di iconografie mariane ha annunciato che ne realizzerà più d’una e di sorprendenti dimensioni, ma non vuole rivelare ancora i particolari del suo impegno per Corciano già avviato da qualche mese.
Galliani, ora docente di Pittura a Brera, vive un momento felicissimo della sua sorprendente carriera. Da poco si è conclusa la grande ed applauditissima mostra alla GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Torino, questi giorni si apre poi Omar Galliani incontra Giorgio Morandi, il suo omaggio -primo artista ad esporre nella casa-studio di Grizzana a Giorgio Moranti- nel cinquantesimo anniversario della scomparsa.
A Corciano, borgo del quale Galliani è rimasto affascinato, quasi incantato, al primo impatto, oltre alle opere realizzate per l’occasione, l’artista esporrà alcune grandi tavole tratte dal suo repertorio dedicate alla spiritualità e alla dimensione siderale, insieme ad alcune simbologie e rimandi giocati fra cosmo e corpo umano, molto apprezzate dalla critica, insieme a una serie di suoi celebri ritratti a matita, grafite, carbone e pittura.
La sua inconfondibile tecnica, un linguaggio che nell’attualità non ha riscontri a livello internazionale, forte di una poetica solidamente autonoma nella sua misteriosità, appaiono le più adatte a celebrare cinquanta anni di attenzione per l’arte contemporanea a Corciano, e soprattutto a ricordare un impegno civico in questo ambito culturale che scavalca cinque secoli.
Omar Galliani è nato nel 1954 a Montecchio Emilia. È esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti, sostenuto da Maurizio Calvesi - che si richiamano a una cultura umanistica tipicamente italiana, riformulano e contaminano iconografie e soggetti classici e che ammantano d'antico miti tipici della contemporaneità - e del movimento Magico primario del critico Flavio Caroli.
Dagli anni Ottanta in poi Galliani è stato invitato a varie edizioni della Biennale di Venezia, alla Biennale di San Paolo del Brasile, alla Biennale di Pechino, nella quale ha vinto il primo premio nel 2003. A seguito di numerose esposizioni prima nazionali e poi internazionali arriva il riconoscimento nei musei d'arte contemporanea di Shanghai, Pechino, Hong Kong, Tokyo, Kyoto, Buenos Aires, San Paolo, Città del Messico, Miami e Los Angeles.
Il tour cinese nel 2006 della mostra “Omar Galliani. Disegno italiano” suggella la sua fama a livello mondiale e termina con l'esposizione “Tra Oriente e Occidente” alla Fondazione Querini Stampalia alla Biennale di Venezia. Ultimo traguardo l'acquisizione del Trittico “Notturno” e di due disegni da parte del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
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