Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità

Marcello Mascherini, Estate, 1936, Civico Museo Revoltella, Trieste
Dal 15 May 2025 al 15 June 2025
Milano
Luogo: Palazzo Morando
Indirizzo: Via Sant'Andrea 6
Orari: Mar - Dom 10 - 17.30 | Lunedì chiuso
Curatori: Lorenzo Michelli
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
E-Mail info: alessia.tartaglione@regione.fvg.it
Sito ufficiale: http://eventi.regione.fvg.it/Eventi/dettaglioEvento.asp?evento=25201
I Maestri dell’arte di frontiera a Milano, per un mese esatto: dal 15 maggio e fino al 15 giugno, a Palazzo Morando, nel cuore della città e nel quadrilatero della moda, è visitabile la mostra Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità, che schiude opere di grandi Maestri del Novecento, da Afro a Tullio Crali, da Luigi Spazzapan a Marcello Mascherini, da Giuseppe Zigaina ad Anton Mušič, a Leonor Fini celebrata proprio questi mesi con una personale a Palazzo Reale.
Ad inaugurare la mostra è intervenuto l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, che ha dichiarato: in un anno così ricco per la cultura di confine del Friuli Venezia Giulia, con Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura, il Comune di Milano ha fortemente voluto proseguire la consonanza artistica e culturale attraverso la mostra che celebra il genius loci di un territorio artisticamente ricchissimo».
Promossa dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, per la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory a cura di Lorenzo Michelli, la mostra si apre all’esterno di Palazzo Morando dove è esposta l’opera di Marcello Mascherini L’estate del ’36. L’allestimento prosegue all’interno del Palazzo con l’opera dell’artista Luigi Spazzapan che ci riporta al Déco, espressività artistica intorno alla quale ruota la grande mostra attualmente aperta a Milano a Palazzo Reale, Art Déco, il trionfo della modernità. Esattamente cent’anni fa, Spazzapan ricevette la Medaglia d’argento per il bozzetto da cui è tratto il grande arazzo Pittura murale. Sono esposti anche un arazzo di Luigi Spacal e uno di Bogdan Grom, Carnevale.
L’avanguardia futurista è rappresentata dall’opera di grandi dimensioni di Tullio Crali Prima che si apra il paracadute del 1939. Importanti protagonisti dell’arte italiana come Afro, Basaldella, Armando Pizzinato, Giuseppe Zigaina. Quindi le opere di Anton Zoran Mušič e di Leonor Fini con il suo Ritratto di donna che ci riporta alla mostra Io sono Leonor Fini, ora aperta a Palazzo Reale a Milano, e ancora un’opera di Miela Reina, artista amata da Gillo Dorfles per la sua “solitaria e inimitabile avventura della fantasia”. La mostra allestita a Palazzo Morando pone in relazione le opere di questi grandi Mestri del ‘900 alla ricerca artistica contemporanea con una selezione di opere di Marina Ferretti, Giulia Iacolutti, Francesca Piovesan, Anna Pontel, Banafsheh Rahmani legate al progetto Together.
Fanno da contrappunto alla visita un autoritratto di Carlo Michelstaedter proveniente dalla Biblioteca Statale Isontina e una selezione delle sue parole, curata da Massimiliano Finazzer Flory, che innesca ulteriori echi e rimandi tra le diverse arti. «Non siamo noi a vedere un’opera d’arte, ma è l’opera a rovesciare la prospettiva e indicare quale viaggio fare» – ha osservato il direttore artistico del progetto Un viaggio da fare, Massimiliano Finazzer Flory, ricordando che «78 anni fa un triestino eccellente, Giorgio Strehler, dava vita con il milanese Paolo Grassi al primo teatro stabile italiano, il Piccolo Teatro di Milano. Un legame forte che si rinsalda oggi fra Milano e il Friuli Venezia Giulia». «Fulcro della mostra Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità è il processo di ricerca artistica – ha spiegato il curatore del percorso espositivo Lorenzo Michelli - con attenzione alla sua evoluzione creativa dal Novecento alla contemporaneità, attraverso una selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche e private: vere e proprie “finestre sul mondo”, strettamente legate, nel loro concepimento, a un paesaggio culturale eccezionalmente ricco di relazioni, un territorio di frontiera:».
E insieme alla mostra, Palazzo Morando ospiterà un cartellone di eventi collaterali aperti al pubblico. Fra gli “ambasciatori” dell’arte di confine a Palazzo Morando spicca uno dei cineasti più noti e amati del nostro tempo, il regista Gabriele Salvatores, che sarà protagonista dell’evento in programma giovedì 29 maggio alle 11, l’incontro - conferenza stampa dedicato al progetto “Corti senza confine”, organizzato in occasione di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Verranno per la prima volta presentati i cortometraggi selezionati e vincitori del contest, riuniti in un traller. Con Gabriele Salvatores converserà il direttore artistico del progetto Un viaggio da fare, Massimiliano Finazzer Flory. Sempre sul piano cinematografico, evento di finissage della mostra sarà, il 15 giugno, l’incontro di presentazione del film dedicato al filosofo e poeta Carlo Michestaedter, Nel tuo occhio, scritto e diretto da Massimiliano Finazzer Flory.
Ad inaugurare la mostra è intervenuto l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, che ha dichiarato: in un anno così ricco per la cultura di confine del Friuli Venezia Giulia, con Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura, il Comune di Milano ha fortemente voluto proseguire la consonanza artistica e culturale attraverso la mostra che celebra il genius loci di un territorio artisticamente ricchissimo».
Promossa dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, per la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory a cura di Lorenzo Michelli, la mostra si apre all’esterno di Palazzo Morando dove è esposta l’opera di Marcello Mascherini L’estate del ’36. L’allestimento prosegue all’interno del Palazzo con l’opera dell’artista Luigi Spazzapan che ci riporta al Déco, espressività artistica intorno alla quale ruota la grande mostra attualmente aperta a Milano a Palazzo Reale, Art Déco, il trionfo della modernità. Esattamente cent’anni fa, Spazzapan ricevette la Medaglia d’argento per il bozzetto da cui è tratto il grande arazzo Pittura murale. Sono esposti anche un arazzo di Luigi Spacal e uno di Bogdan Grom, Carnevale.
L’avanguardia futurista è rappresentata dall’opera di grandi dimensioni di Tullio Crali Prima che si apra il paracadute del 1939. Importanti protagonisti dell’arte italiana come Afro, Basaldella, Armando Pizzinato, Giuseppe Zigaina. Quindi le opere di Anton Zoran Mušič e di Leonor Fini con il suo Ritratto di donna che ci riporta alla mostra Io sono Leonor Fini, ora aperta a Palazzo Reale a Milano, e ancora un’opera di Miela Reina, artista amata da Gillo Dorfles per la sua “solitaria e inimitabile avventura della fantasia”. La mostra allestita a Palazzo Morando pone in relazione le opere di questi grandi Mestri del ‘900 alla ricerca artistica contemporanea con una selezione di opere di Marina Ferretti, Giulia Iacolutti, Francesca Piovesan, Anna Pontel, Banafsheh Rahmani legate al progetto Together.
Fanno da contrappunto alla visita un autoritratto di Carlo Michelstaedter proveniente dalla Biblioteca Statale Isontina e una selezione delle sue parole, curata da Massimiliano Finazzer Flory, che innesca ulteriori echi e rimandi tra le diverse arti. «Non siamo noi a vedere un’opera d’arte, ma è l’opera a rovesciare la prospettiva e indicare quale viaggio fare» – ha osservato il direttore artistico del progetto Un viaggio da fare, Massimiliano Finazzer Flory, ricordando che «78 anni fa un triestino eccellente, Giorgio Strehler, dava vita con il milanese Paolo Grassi al primo teatro stabile italiano, il Piccolo Teatro di Milano. Un legame forte che si rinsalda oggi fra Milano e il Friuli Venezia Giulia». «Fulcro della mostra Un viaggio da fare. Paesaggi dell’arte in Friuli Venezia Giulia fra storia e contemporaneità è il processo di ricerca artistica – ha spiegato il curatore del percorso espositivo Lorenzo Michelli - con attenzione alla sua evoluzione creativa dal Novecento alla contemporaneità, attraverso una selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche e private: vere e proprie “finestre sul mondo”, strettamente legate, nel loro concepimento, a un paesaggio culturale eccezionalmente ricco di relazioni, un territorio di frontiera:».
E insieme alla mostra, Palazzo Morando ospiterà un cartellone di eventi collaterali aperti al pubblico. Fra gli “ambasciatori” dell’arte di confine a Palazzo Morando spicca uno dei cineasti più noti e amati del nostro tempo, il regista Gabriele Salvatores, che sarà protagonista dell’evento in programma giovedì 29 maggio alle 11, l’incontro - conferenza stampa dedicato al progetto “Corti senza confine”, organizzato in occasione di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025. Verranno per la prima volta presentati i cortometraggi selezionati e vincitori del contest, riuniti in un traller. Con Gabriele Salvatores converserà il direttore artistico del progetto Un viaggio da fare, Massimiliano Finazzer Flory. Sempre sul piano cinematografico, evento di finissage della mostra sarà, il 15 giugno, l’incontro di presentazione del film dedicato al filosofo e poeta Carlo Michestaedter, Nel tuo occhio, scritto e diretto da Massimiliano Finazzer Flory.
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