A Milano dal 13 marzo al 14 luglio
A Palazzo Reale prende vita la favola della natura, tra arte, mito e scienza
Veneranda Biblioteca Ambrosiana / Mondadori Portfolio |
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, Canestra di frutta, 1595 circa, Olio su tela, Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Pinacoteca
Samantha De Martin
27/02/2019
Milano - Animali di ogni specie, a grandezza naturale, alcuni fantastici, altri esotici, si rincorrono in un panorama fluido, accompagnati da un Orfeo incantatore e da un piccolo Bacco.
Questa composizione variopinta che costituisce un unicum nella produzione figurativa italiana, per dimensioni e quantità di specie animali e vegetali raffigurate, è il frutto della ricostruzione del Ciclo di Orfeo, uno dei più singolari complessi figurativi del Seicento in Italia, allestito nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.
È il pezzo forte del percorso Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza in mostra dal 13 marzo al 14 luglio, e che verrà fatto risorgere grazie a uno speciale allestimento, frutto di studi recenti e del recupero di antiche testimonianze visive e documentarie.
Parte delle Raccolte Civiche del Comune di Milano, il ciclo, con le sue 23 tele, alcune di notevoli dimensioni, era stato commissionato da Alessandro Visconti intorno al 1670 e ospitato in Palazzo Sormani dal 1877. Qui era giunto fortemente manomesso, dopo essere stato smontato da Palazzo Visconti (poi diventato Lunati, e infine Verri) per il quale era stato realizzato.
Nella Sala delle Cariatidi, in occasione della mostra dedicata alla natura, celebrata in tutta la sua complessa varietà e bellezza lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, lo si poterà ammirare a 360 gradi secondo l’antico assetto e la verosimile sequenza originaria.
Nella ricostruzione scenografica della sala di Palazzo Verri, un ruolo importante giocherà l'illuminazione, mentre la pittura illusionistica, a cura di Rinaldo Rinaldi, ricostruirà le finestre, gli scuri e il soffitto della sala, offrendo al visitatore un’atmosfera molto fedele all’originale.
L’appuntamento di Palazzo Reale, a cura degli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con le scenografie di Margherita Palli, ricade nelle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Superando l’arte, la natura si farà spazio in mostra anche attraverso l’osservazione diretta di oltre 160 esemplari di mammiferi, rettili, uccelli, pesci e invertebrati in arrivo dal Museo di Storia Naturale, dall’Acquario di Milano e dal MUSE di Trento.
Camminando tra gli esemplari esposti, che andranno a comporre una sorta di “stanza delle meraviglie”, ricostruita nella Sala delle Cariatidi, il visitatore potrà incontrare gli stessi animali, in formato tridimensionale, che animano le tele del Ciclo di Orfeo.
A introdure il percorso sarà un prologo che presenterà agli ospiti un famoso codice tardogotico lombardo, l’Historia plantarum della Biblioteca Casanatense di Roma, con centinaia di illustrazioni dal mondo delle piante e degli animali. Una pagina del codice, con l’immagine di un gatto, dialogherà con un disegno di Leonardo da Vinci della Biblioteca Ambrosiana.
In un'altra sala, due primizie della natura morta occidentale, realizzate sullo scorcio del Cinquecento - la Canestra di frutta del Caravaggio e il Piatto metallico con pesche di Giovanni Ambrogio Figino - si mostrano al visitatore in tutta la loro distanza espressiva.
Sarà una “foresta” di lettere illuminate, dove il pubblico potrà ascoltare suoni ed echi della natura, a introdurre alla mostra. Questa esperienza a 360 gradi, immersiva e coinvolgente, grazie ai contenuti multimediali e alle suggestive videoproiezioni, è il frutto di un progetto espositivo “a più mani”, realizzato tra le diverse istituzioni culturali della città, dalla Biblioteca Sormani a Palazzo Reale, dal Museo di Storia Naturale alla Galleria d’Arte Moderna e al Castello Sforzesco, alle cui raccolte appartengono le tele del Ciclo di Orfeo.
Leggi anche:
• Milano celebra Antonello da Messina: il "solennissimo depentore" in mostra a Palazzo Reale
Questa composizione variopinta che costituisce un unicum nella produzione figurativa italiana, per dimensioni e quantità di specie animali e vegetali raffigurate, è il frutto della ricostruzione del Ciclo di Orfeo, uno dei più singolari complessi figurativi del Seicento in Italia, allestito nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.
È il pezzo forte del percorso Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza in mostra dal 13 marzo al 14 luglio, e che verrà fatto risorgere grazie a uno speciale allestimento, frutto di studi recenti e del recupero di antiche testimonianze visive e documentarie.
Parte delle Raccolte Civiche del Comune di Milano, il ciclo, con le sue 23 tele, alcune di notevoli dimensioni, era stato commissionato da Alessandro Visconti intorno al 1670 e ospitato in Palazzo Sormani dal 1877. Qui era giunto fortemente manomesso, dopo essere stato smontato da Palazzo Visconti (poi diventato Lunati, e infine Verri) per il quale era stato realizzato.
Nella Sala delle Cariatidi, in occasione della mostra dedicata alla natura, celebrata in tutta la sua complessa varietà e bellezza lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, lo si poterà ammirare a 360 gradi secondo l’antico assetto e la verosimile sequenza originaria.
Nella ricostruzione scenografica della sala di Palazzo Verri, un ruolo importante giocherà l'illuminazione, mentre la pittura illusionistica, a cura di Rinaldo Rinaldi, ricostruirà le finestre, gli scuri e il soffitto della sala, offrendo al visitatore un’atmosfera molto fedele all’originale.
L’appuntamento di Palazzo Reale, a cura degli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, con le scenografie di Margherita Palli, ricade nelle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Superando l’arte, la natura si farà spazio in mostra anche attraverso l’osservazione diretta di oltre 160 esemplari di mammiferi, rettili, uccelli, pesci e invertebrati in arrivo dal Museo di Storia Naturale, dall’Acquario di Milano e dal MUSE di Trento.
Camminando tra gli esemplari esposti, che andranno a comporre una sorta di “stanza delle meraviglie”, ricostruita nella Sala delle Cariatidi, il visitatore potrà incontrare gli stessi animali, in formato tridimensionale, che animano le tele del Ciclo di Orfeo.
A introdure il percorso sarà un prologo che presenterà agli ospiti un famoso codice tardogotico lombardo, l’Historia plantarum della Biblioteca Casanatense di Roma, con centinaia di illustrazioni dal mondo delle piante e degli animali. Una pagina del codice, con l’immagine di un gatto, dialogherà con un disegno di Leonardo da Vinci della Biblioteca Ambrosiana.
In un'altra sala, due primizie della natura morta occidentale, realizzate sullo scorcio del Cinquecento - la Canestra di frutta del Caravaggio e il Piatto metallico con pesche di Giovanni Ambrogio Figino - si mostrano al visitatore in tutta la loro distanza espressiva.
Sarà una “foresta” di lettere illuminate, dove il pubblico potrà ascoltare suoni ed echi della natura, a introdurre alla mostra. Questa esperienza a 360 gradi, immersiva e coinvolgente, grazie ai contenuti multimediali e alle suggestive videoproiezioni, è il frutto di un progetto espositivo “a più mani”, realizzato tra le diverse istituzioni culturali della città, dalla Biblioteca Sormani a Palazzo Reale, dal Museo di Storia Naturale alla Galleria d’Arte Moderna e al Castello Sforzesco, alle cui raccolte appartengono le tele del Ciclo di Orfeo.
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