Let it Snow

Mauro Pinotti, Futuro semplice, 8x8x8 cm., ferro con base in porfido, 2018

 

Dal 22 Dicembre 2018 al 06 Gennaio 2019

Venezia

Luogo: VisioniAltre

Indirizzo: Campo del Ghetto Nuovo 2918

Orari: da mercoledì a domenica ore 11-19

Curatori: Erika Lacava

Telefono per informazioni: +39 041 524 6039

E-Mail info: infovisionialtre@gmail.com

Sito ufficiale: http://www.visionialtre.com



“Ho creduto a Babbo Natale fino all’età di sei anni. Poi mia madre mi portò al centro commerciale per vederlo e lui mi chiese un autografo”. 
Shirley Temple
 
 
 
 
 
 
Cosa pensano gli artisti del Natale? Che ricordi hanno di quando erano bambini? Il Natale è tutto luci e leccornie, o è un giorno come un altro? 
 
“È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese”. Charles Bukowski
 
Sulla base di questa e altre suggestioni, 13 artisti emergenti sono stati invitati a proporre, accanto alle loro opere, una frase propria o altrui che rappresenti il senso del Natale. Per presentare la propria figura di artisti in una veste familiare e quotidiana nell’evento annuale che proprio non si può ignorare. 
 
La mostra, a cura di Erika Lacava, inaugura sabato 22 Dicembre alle ore 17.00 presso VisioniAltre, Venezia, e resterà aperta fino a domenica 6 Gennaio 2019.
 
Opere di pittura, scultura, fotografia e piccole installazioni, ognuna realizzata con mezzi espressivi differenti e nello stile fortemente riconoscibile di ogni artista.
 
Dalle lune di ceramica affiancate alle “costellazioni portatili” di Michela Baldi, ai finissimi vasetti in porcellana di Margrieta Jeltema riempiti dei fiori dalla particolare lavorazione tessile della stilista Valeria ChernovaPalmi Latino propone lavori vicini alla fiber art, piccoli pezzi di tessuto incorporati nella cera come preziosissime reliquie di momenti e persone comuni.
 
A rappresentare il mezzo fotografico saranno esposte le “trasparenze Liberty” di Claudio Lepri, fotografie mosse desaturate dal vago sapore retrò, cromaticamente in sintonia con il polittico dai dettagli urbanistici di Paola Rizzi.
 
Di tutt’altro genere la fotografia di Giulio Malfer, con la sua maschera metaforica di coniglio senza volto divisa in un dittico che ne taglia a metà l’immagine. Come senza volto sono i ritratti di donna di Enrica Passoni, incorniciati in cornici vintage con motivi e sfondi variamente sovrapposti.
 
Tra le proposte non manca certamente la pittura, con i veloci ritratti dal vago sapore espressionista di Carlo Vercelli e le piccole opere su carta di Nicoletta Gatti, raffinate astrazioni dai toni caldi e avvolgenti.
 
E anche un tocco di pop art con i piccoli personaggi in terracotta policroma di Emilio Minotti, affiancati a opere pittoriche tra il naïf e il pop, e il dittico urbano con personaggi dalle espressioni teatrali di Mauro Molinari, efficace sintesi di tecniche pittoriche e digitali. 
 
Ai paesaggi urbani si ispira infine anche Mauro Pinotti, con i suoi piccoli agglomerati in ferro e cemento, isolate metropoli tanto futuristiche quanto attuali.
 
Tutte le opere hanno dimensioni contenute, adatte a diventare un gradevole cadeau dell’ultimo minuto per gli appassionati d’arte.
 
“Quand’ero bambino, erano la luce dell’albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo”. Antoine De Saint-Exupèry

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