I misteri di Leonardo
Un'altra donna dietro la Gioconda
Leonardo da Vinci, La Gioconda, 1503-1506. Olio su tavola di legno, cm. 77×53
Ludovica Sanfelice
09/12/2015
C'è un’altra donna nascosta dietro la Gioconda. A sostenere l’ennesima tesi sui misteri del capolavoro di Leonardo e a mettere in crisi l’identità della Monna Lisa è lo scienziato francese, Pascal Cotte, protagonista del documentario della Bbc "The Secrets of the Monna Lisa", che esaminando il dipinto con l’ausilio di una tecnologia chiamata Layer Amplification Method, valida e non invasiva, ha potuto esplorare gli strati nascosti sotto la superficie della tavola, scattare anche immagini multispettrali in alta risoluzione, e ricostruire l'esatta cronologia della creazione del quadro.
Sotto l’enigmatica donna universalmente ammirata, sostiene l’esperto, si intravedono i ritratti di altre figure. Un primo ritratto nascosto, più grande, e poi un secondo più ricco di dettagli e ornamenti rispetto a quello conosciuto, che potrebbe corrispondere all'identità di Lisa Gherardini, la moglie del facoltoso commerciante di seta Francesco del Giocondo, e committente da cui il quadro prende il nome.
Ma è sul terzo ritratto che Cotte pone l'accento perchè la donna ritratta mostrerebbe lineamenti diversi.
Il Louvre, che ha concesso a Cotte l'autorizzazione ad analizzare l'opera, non si sbilancia e anzi precisa che lo studioso non fa parte del team scientifico del museo. Anche Martin Kemp, professore di storia dell’arte ad Oxford e massimo esperto dell’opera di Leonardo, preferisce accreditare la teoria di un processo pittorico in evoluzione in cui la figura sarebbe una fase preparatoria del dipinto definitivo.
Sotto l’enigmatica donna universalmente ammirata, sostiene l’esperto, si intravedono i ritratti di altre figure. Un primo ritratto nascosto, più grande, e poi un secondo più ricco di dettagli e ornamenti rispetto a quello conosciuto, che potrebbe corrispondere all'identità di Lisa Gherardini, la moglie del facoltoso commerciante di seta Francesco del Giocondo, e committente da cui il quadro prende il nome.
Ma è sul terzo ritratto che Cotte pone l'accento perchè la donna ritratta mostrerebbe lineamenti diversi.
Il Louvre, che ha concesso a Cotte l'autorizzazione ad analizzare l'opera, non si sbilancia e anzi precisa che lo studioso non fa parte del team scientifico del museo. Anche Martin Kemp, professore di storia dell’arte ad Oxford e massimo esperto dell’opera di Leonardo, preferisce accreditare la teoria di un processo pittorico in evoluzione in cui la figura sarebbe una fase preparatoria del dipinto definitivo.
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