In Mediaset stat virtus
14/12/2008
E’ ufficiale. Piero Chiambretti è un uomo Mediaset. Dopo lunghi mesi di corteggiamento il comico piemontese ha ceduto alle lusinghe dell’azienda di Cologno Monzese e in particolare a quelle del vice-presidente Pier Silvio Berlusconi, che gli ha fatto un’offerta davvero irrinunciabile: un programma tutto nuovo, 2 anni di contratto, 3 serate settimanali e soprattutto carta bianca.
Pierino la peste ha voluto, quindi, presentare il nuovo show alla sua maniera. E così ha trascinato i boss Mediaset, con a capo proprio Pier Silvio, in un circolo Arci nella Casa del Popolo di Milano, dove ha tenuto una conferenza stampa esilarante. “Siamo arci-contenti di essere qui, anzi qualcuno è anche arci-miliardario” ha esordito Chiambretti strizzando l’occhio a Pier Silvio Berlusconi, sulla cui presenza ha aggiunto: “L’ho rassicurato dicendogli ‘forse ci sarà qualche comunista ma abbonati a Sky nessuno, tranquillo’” .
“So che pagherò per questa scelta - continua Chiambretti - e che qualcuno già mi considera un venduto. Anche se, diciamolo, D'Alema scrive libri per Mondadori, di proprietà di Berlusconi. Fazio, il comunista pret à porter, conduce un programma prodotto da Endemol, che è di Berlusconi. E Nanni Moretti dice: ‘Destra o sinistra, basta che mi facciano lavorare’. Sono d'accordo con lui: lavorare è sempre meglio che stare a casa. E comunque essere di sinistra ed essere della sinistra sono due cose diverse. D'accordo che la politica entra nella televisione, però io come Gramsci penso che fare un buon lavoro è di per sé un atto rivoluzionario e per quanto mi riguarda il mio senso politico lo uso quando vado nella cabina elettorale”.
E poi conclude alla grande dichiarando: “finalmente il Cavaliere avrà un conduttore alla sua altezza!” e ancora : “dopo essere riuscito in questa impresa mi cimenterò in un'altra missione: portare il figlio di Bossi all'Università”.
Un Chiambretti scatenato, dunque, che, battute a parte, ha spiegato in maniera molto lucida la sua decisione, maturata dalla fine di “Markette” (chiuso da La7 per ragioni economiche) ma anche dalla scarsa concorrenza che, caso Sky a parte, ha saputo offrirgli niente di meglio che la conduzione dei “pacchi” (Rai1), otto misere puntate (Rai2) e un silenzio che dura da 15 anni (Rai3).
Non ci resta che aspettare il 20 gennaio, quindi, data d’esordio di “Chiambretti Night” (questo il nome dello show) e che il comico ha voluto commentare così: “il 4 di un mese fa veniva eletto Presidente Obama, il 4 dicembre io vengo presentato a Mediaset; il 20 gennaio Obama andrà a Washington e io a Cologno Monzese”…un’investitura in pieno stile Chiambretti.
Pierino la peste ha voluto, quindi, presentare il nuovo show alla sua maniera. E così ha trascinato i boss Mediaset, con a capo proprio Pier Silvio, in un circolo Arci nella Casa del Popolo di Milano, dove ha tenuto una conferenza stampa esilarante. “Siamo arci-contenti di essere qui, anzi qualcuno è anche arci-miliardario” ha esordito Chiambretti strizzando l’occhio a Pier Silvio Berlusconi, sulla cui presenza ha aggiunto: “L’ho rassicurato dicendogli ‘forse ci sarà qualche comunista ma abbonati a Sky nessuno, tranquillo’” .
“So che pagherò per questa scelta - continua Chiambretti - e che qualcuno già mi considera un venduto. Anche se, diciamolo, D'Alema scrive libri per Mondadori, di proprietà di Berlusconi. Fazio, il comunista pret à porter, conduce un programma prodotto da Endemol, che è di Berlusconi. E Nanni Moretti dice: ‘Destra o sinistra, basta che mi facciano lavorare’. Sono d'accordo con lui: lavorare è sempre meglio che stare a casa. E comunque essere di sinistra ed essere della sinistra sono due cose diverse. D'accordo che la politica entra nella televisione, però io come Gramsci penso che fare un buon lavoro è di per sé un atto rivoluzionario e per quanto mi riguarda il mio senso politico lo uso quando vado nella cabina elettorale”.
E poi conclude alla grande dichiarando: “finalmente il Cavaliere avrà un conduttore alla sua altezza!” e ancora : “dopo essere riuscito in questa impresa mi cimenterò in un'altra missione: portare il figlio di Bossi all'Università”.
Un Chiambretti scatenato, dunque, che, battute a parte, ha spiegato in maniera molto lucida la sua decisione, maturata dalla fine di “Markette” (chiuso da La7 per ragioni economiche) ma anche dalla scarsa concorrenza che, caso Sky a parte, ha saputo offrirgli niente di meglio che la conduzione dei “pacchi” (Rai1), otto misere puntate (Rai2) e un silenzio che dura da 15 anni (Rai3).
Non ci resta che aspettare il 20 gennaio, quindi, data d’esordio di “Chiambretti Night” (questo il nome dello show) e che il comico ha voluto commentare così: “il 4 di un mese fa veniva eletto Presidente Obama, il 4 dicembre io vengo presentato a Mediaset; il 20 gennaio Obama andrà a Washington e io a Cologno Monzese”…un’investitura in pieno stile Chiambretti.
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