Euro: l'arte in tasca
La Marianna e il Seminatore francesi
23/08/2005
Nei dodici paesi in cui dal primo gennaio 2002 ha corso legale la nuova moneta europea sono state scelte immagini diverse da raffigurare sui due lati degli otto pezzi (1,2,5,10,20,50 centesimi, 1 e 2 Euro).
Luc Luycx, della Zecca Reale del Belgio, è risultato vincitore del concorso europeo per la progettazione delle monete in euro.
Ciascuna di queste monete ha una faccia comune europea, il recto, e una faccia nazionale, il verso.
Su quella comune si ripetono tre diversi tipi di carta geografica dell’Europa circondate dalle dodici stelle simboleggianti le nazioni dell’Unione.
E’ sul verso che ogni Stato ha potuto inserire immagini che in qualche modo possano rappresentare la cultura della nazione emittente: monumenti, simboli, personaggi, opere d’arte, anch’essi posti in una cornice fatta di dodici stelle.
Le monete possono essere utilizzate in tutta l’area dell'Euro, indipendentemente dal disegno impresso sulla faccia nazionale.
In Italia, a differenza di molte nazioni, si è scelta un’immagine diversa per ogni singolo pezzo: la moneta da un centesimo mostra il castello di Federico II ad Andria; quella da due centesimi la Mole antonelliana; quella da cinque il Colosseo; quella da dieci la “Nascita di Venere” di Botticelli; quella da venti un bronzo di Umberto Boccioni; quella da cinquanta il Marco Aurelio di Piazza del Campidoglio; il pezzo da un Euro raffigura l’uomo vitruviano; infine quello da due Euro il volto di Dante Alighieri.
Diverse le scelte fatte nel resto dei paesi: in nessuno comunque si è pensata un’iconografia diversa per ogni pezzo, come è stato fatto in Italia. La Germania ha optato per l’aquila su alcune e per una foglia di quercia su altre monete, l’EIRE per l’arpa, simbolo della nazione (ripetuta su tutti i pezzi), la Finlandia per il leone con la spada, Belgio, Lussemburgo, Olanda, per i volti dei reali, così come la Spagna, dove però su alcuni tagli sono presenti anche il volto di Cervantes e la facciata di Santiago di Compostela.
Tra i più interessanti in assoluto due tagli delle monete coniate in Grecia: il pezzo da un Euro raffigura la civetta, animale sacro alla dea Atena, mentre in quello da due Euro c’è la rappresentazione del Ratto di Europa, mito quanto mai in argomento, dato che la fanciulla rapita da Zeus tramutatosi in toro ha dato il nome al nostro continente.
Luc Luycx, della Zecca Reale del Belgio, è risultato vincitore del concorso europeo per la progettazione delle monete in euro.
Ciascuna di queste monete ha una faccia comune europea, il recto, e una faccia nazionale, il verso.
Su quella comune si ripetono tre diversi tipi di carta geografica dell’Europa circondate dalle dodici stelle simboleggianti le nazioni dell’Unione.
E’ sul verso che ogni Stato ha potuto inserire immagini che in qualche modo possano rappresentare la cultura della nazione emittente: monumenti, simboli, personaggi, opere d’arte, anch’essi posti in una cornice fatta di dodici stelle.
Le monete possono essere utilizzate in tutta l’area dell'Euro, indipendentemente dal disegno impresso sulla faccia nazionale.
In Italia, a differenza di molte nazioni, si è scelta un’immagine diversa per ogni singolo pezzo: la moneta da un centesimo mostra il castello di Federico II ad Andria; quella da due centesimi la Mole antonelliana; quella da cinque il Colosseo; quella da dieci la “Nascita di Venere” di Botticelli; quella da venti un bronzo di Umberto Boccioni; quella da cinquanta il Marco Aurelio di Piazza del Campidoglio; il pezzo da un Euro raffigura l’uomo vitruviano; infine quello da due Euro il volto di Dante Alighieri.
Diverse le scelte fatte nel resto dei paesi: in nessuno comunque si è pensata un’iconografia diversa per ogni pezzo, come è stato fatto in Italia. La Germania ha optato per l’aquila su alcune e per una foglia di quercia su altre monete, l’EIRE per l’arpa, simbolo della nazione (ripetuta su tutti i pezzi), la Finlandia per il leone con la spada, Belgio, Lussemburgo, Olanda, per i volti dei reali, così come la Spagna, dove però su alcuni tagli sono presenti anche il volto di Cervantes e la facciata di Santiago di Compostela.
Tra i più interessanti in assoluto due tagli delle monete coniate in Grecia: il pezzo da un Euro raffigura la civetta, animale sacro alla dea Atena, mentre in quello da due Euro c’è la rappresentazione del Ratto di Europa, mito quanto mai in argomento, dato che la fanciulla rapita da Zeus tramutatosi in toro ha dato il nome al nostro continente.
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