Il rock dei pirati
Bill Nighy
17/06/2009
Film girato da Richard Curtis, già noto al grande pubblico per aver curato la regia di film campioni d’incasso come “Notting Hill”, “Quattro matrimoni e un funerale” e “Love actually”. Curtis torna sul grande schermo con “I love radio rock”, film corale, in cui spadroneggiano attori di prestigio. Gli anni Sessanta sono stati i più floridi per quanto riguarda la diffusione e la fruizione di musica pop e rock, anche se al tempo, la BBC trasmetteva appena due ore a settimana di questi brani. I giovani di quegli anni avevano bisogno di altro, di un qualcosa che tirasse fuori la loro energia, la loro voglia di vivere.
A soccorso dei tanti amanti della musica rock arrivarono le radio pirata: a largo della Gran Bretagna, nel Mare del Nord, nasceva Radio Rock, una nave-radio pirata che trasmetteva musica rock 24 ore su 24. Ben 25 milioni di ascoltatori si sintonizzavano ogni giorno sulle loro frequenze per godere di quei pezzi tanto censurati o comunque poco trasmessi dalla società perbenista e austera del momento.
Sulla nave del rock si riunivano bizzarri ed eclettici dj, tutti ovviamente pazzi per il rock: c’è il proprietario Quentin (Bill Nighy), e poi il capo (Phillip Seymour Hoffmann), Dave (Nick Frost) il dj ironico ed intelligente, Simon (Chris O’Dowd), Midnight Mark (Tom Wisdom), e tanti altri singolari personaggi . La musica è il vero motore d’azione del film che è altresì incentrato sui forti contrasti politico-sociali che in quegli anni erano all’ordine del giorno: si fronteggiavano, infatti, il rigore dei colletti bianchi e la voglia di ribellione e libertà dei giovani inglesi. Sulla nave di Radio Rock queste battaglie erano superate: gli abitanti dell’imbarcazione erano accomunati oltre che dalla passione per la musica libera anche dalla voglia di libertà, di amicizia e d’amore.
l rock libero che tutti loro inseguivano era però fortemente combattuto dal governo inglese e più in particolare dal ministro Dormandy (Kenneth Branagh), che vedeva in quella musica un’influenza così negativa per gli adolescenti del tempo da essere debellata. Dormandy fa approvare così dal Parlamento il Marine Broadcasting Offences Act, una legge ad hoc nata proprio per mettere fuorilegge le radio pirata e il loro potere destabilizzante. Una commedia assai divertente all’insegna del sesso, della droga e naturalmente del rock’n roll.
A soccorso dei tanti amanti della musica rock arrivarono le radio pirata: a largo della Gran Bretagna, nel Mare del Nord, nasceva Radio Rock, una nave-radio pirata che trasmetteva musica rock 24 ore su 24. Ben 25 milioni di ascoltatori si sintonizzavano ogni giorno sulle loro frequenze per godere di quei pezzi tanto censurati o comunque poco trasmessi dalla società perbenista e austera del momento.
Sulla nave del rock si riunivano bizzarri ed eclettici dj, tutti ovviamente pazzi per il rock: c’è il proprietario Quentin (Bill Nighy), e poi il capo (Phillip Seymour Hoffmann), Dave (Nick Frost) il dj ironico ed intelligente, Simon (Chris O’Dowd), Midnight Mark (Tom Wisdom), e tanti altri singolari personaggi . La musica è il vero motore d’azione del film che è altresì incentrato sui forti contrasti politico-sociali che in quegli anni erano all’ordine del giorno: si fronteggiavano, infatti, il rigore dei colletti bianchi e la voglia di ribellione e libertà dei giovani inglesi. Sulla nave di Radio Rock queste battaglie erano superate: gli abitanti dell’imbarcazione erano accomunati oltre che dalla passione per la musica libera anche dalla voglia di libertà, di amicizia e d’amore.
l rock libero che tutti loro inseguivano era però fortemente combattuto dal governo inglese e più in particolare dal ministro Dormandy (Kenneth Branagh), che vedeva in quella musica un’influenza così negativa per gli adolescenti del tempo da essere debellata. Dormandy fa approvare così dal Parlamento il Marine Broadcasting Offences Act, una legge ad hoc nata proprio per mettere fuorilegge le radio pirata e il loro potere destabilizzante. Una commedia assai divertente all’insegna del sesso, della droga e naturalmente del rock’n roll.
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