Dal 15 novembre al 14 febbraio al Palazzo della Gran Guardia

Robert Doisneau a Verona con oltre cento scatti

Robert Doisneau, Les frères, rue du Docteur Lecène, Paris 1934 © Robert Doisneau
 

Samantha De Martin

03/11/2023

Verona - “Quello che cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.”
La pensava così Robert Doisneau, anche quando, nel 1950, per realizzare uno dei suoi scatti più celebri per la rivista americana Life, chiese ai due giovani di posare per lui scambiandosi un bacio di fronte al Municipio di Parigi.
Ne nacque Le Baiser de l’Hôtel de Ville, Paris, una delle immagini più celebri e riprodotte nella storia della fotografia.


Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

Anche questo scatto sarà parte della mostra a cura di Gabriel Bauret, accolta al Palazzo della Gran Guardia di Verona dal 15 novembre al 14 febbraio.
Promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e prodotto da Silvana Editoriale, con il patrocinio del Comune di Verona, il percorso veronese esplora la vicenda creativa del grande artista francese attraverso 135 immagini in bianco e nero, in arrivo dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, nell’immediata periferia sud di Parigi.

Qui il fotografo umanista amico di Jacques Prévert, di Robert Giraud e del violoncellista Maurice Baquet, protagonista di numerosi scatti, per oltre cinquant’anni ha sviluppato e archiviato le sue immagini e qui si è spento nel 1994, lasciando un’eredità di quasi 450.000 negativi.


Robert Doisneau, L'information scolaire, Paris 1956 © Robert Doisneau

Dallo stesso atelier, oggi le sue due figlie contribuiscono alla diffusione e alla divulgazione della sua opera, accogliendo le continue richieste di musei, festival e case editrici.
Ad arricchire il percorso saranno la proiezione di estratti dal film di Clémentine Deroudille “Robert Doisneau. Le Révolté du merveilleux” e un’intervista al curatore Gabriel Bauret.


Robert Doisneau, La concierge aux lunettes, Paris 1945 © Robert Doisneau