Non potendomi arrampicare presi per le colline: i 40 anni della Galleria Civica di Valdagno
Non potendomi arrampicare presi per le colline: i 40 anni della Galleria Civica di Valdagno
Dal 26 April 2014 al 8 June 2014
Valdagno | Vicenza
Luogo: Galleria Civica
Indirizzo: viale Regina Margherita 1
Curatori: Eva Fabbris
Enti promotori:
- Città di Valdagno
Telefono per informazioni: +39 0445 428217
E-Mail info: michele.cocco@comune.valdagno.vi.it
Sito ufficiale: http://www.comune.valdagno.vi.it
Il progetto espositivo che celebra i quarant’anni di apertura della Galleria Civica intende prendere come tema di partenza la storia sociale, urbanistica e architettonica della città di Valdagno.
«Il progetto – ha spiegato l'assessore alla cultura Maria Cristina Benetti - si propone di raggruppare una serie di opere prodotte da artisti italiani, con particolare attenzione a quanti operano nella valle dell’Agno e dintorni, che propongano delle riflessioni legate alla storia recente della città. La Galleria Civica è stata concepita come istituzione permanente capace di suscitare riflessioni, dibattito, suggestioni. Nel celebrarne i 40 anni abbiamo voluto un progetto culturale orientato non a ripercorrerne i fasti passati, ma a rinvigorirne il ruolo di centro propulsore della riflessione contemporanea cittadina.»
«La peculiarità della vicenda storica e architettonica di Valdagno - ha commentato la curatrice Eva Fabbris - in particolare come è emblematizzata dalla Città Sociale, ha un grande peso culturale e identitario. La mostra non intende analizzare questa storia attraverso indagini documentarie e proposte documentaristiche; ambisce piuttosto a rendere visibile, esperibile e condivisibile una temperatura emotiva e estetica che è conseguenza attuale della storia locale.»
Il titolo della mostra, Non potendomi arrampicare sulle nuvole, presi per le colline, è tratto da una frase di Vitaliano Trevisan, che compare in un racconto incluso nella raccolta Shorts (Einaudi Stile Libero, 2004). Trevisan è interprete eccellente dell’attitudine emotiva, attratta e spaventata dal cambiamento dei tempi e legata ancestralmente al paesaggio locale, che la mostra vuole raccontare.
Artisti:
Alessandro Ambrosini (Vicenza, 1981), Marco Basta (Milano, 1985), Simone Berti (Adria, 1966), Lupo Borgonovo (Milano 1985), Jacopo Candotti (Bolzano, 1982), Ludovica Carbotta (Torino, 1982), Federico Chiari (Milano, 1985), Andrea De Stefani (Arzignano, 1982), Anna Franceschini (Pavia, 1979), Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi), Mancassola Ceriani Basilico (Barbara Ceriani Basilico; Vicenza, 1979 e Alessandro Mancassola; Varese, 1979), Roberto Mascella (Valdagno, 1971), Giovanni Morbin (Valdagno, 1956), Giulia Piscitelli (Napoli, 1965), Fabio Sandri (Vicenza, 1964), Arcangelo Sassolino (Vicenza, 1967), Marco Saugo (Vicenza, 1966), Diego Soldà (Arzignano, 1981), Stefano Zattera (Valdagno, 1965).
«Il progetto – ha spiegato l'assessore alla cultura Maria Cristina Benetti - si propone di raggruppare una serie di opere prodotte da artisti italiani, con particolare attenzione a quanti operano nella valle dell’Agno e dintorni, che propongano delle riflessioni legate alla storia recente della città. La Galleria Civica è stata concepita come istituzione permanente capace di suscitare riflessioni, dibattito, suggestioni. Nel celebrarne i 40 anni abbiamo voluto un progetto culturale orientato non a ripercorrerne i fasti passati, ma a rinvigorirne il ruolo di centro propulsore della riflessione contemporanea cittadina.»
«La peculiarità della vicenda storica e architettonica di Valdagno - ha commentato la curatrice Eva Fabbris - in particolare come è emblematizzata dalla Città Sociale, ha un grande peso culturale e identitario. La mostra non intende analizzare questa storia attraverso indagini documentarie e proposte documentaristiche; ambisce piuttosto a rendere visibile, esperibile e condivisibile una temperatura emotiva e estetica che è conseguenza attuale della storia locale.»
Il titolo della mostra, Non potendomi arrampicare sulle nuvole, presi per le colline, è tratto da una frase di Vitaliano Trevisan, che compare in un racconto incluso nella raccolta Shorts (Einaudi Stile Libero, 2004). Trevisan è interprete eccellente dell’attitudine emotiva, attratta e spaventata dal cambiamento dei tempi e legata ancestralmente al paesaggio locale, che la mostra vuole raccontare.
Artisti:
Alessandro Ambrosini (Vicenza, 1981), Marco Basta (Milano, 1985), Simone Berti (Adria, 1966), Lupo Borgonovo (Milano 1985), Jacopo Candotti (Bolzano, 1982), Ludovica Carbotta (Torino, 1982), Federico Chiari (Milano, 1985), Andrea De Stefani (Arzignano, 1982), Anna Franceschini (Pavia, 1979), Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi), Mancassola Ceriani Basilico (Barbara Ceriani Basilico; Vicenza, 1979 e Alessandro Mancassola; Varese, 1979), Roberto Mascella (Valdagno, 1971), Giovanni Morbin (Valdagno, 1956), Giulia Piscitelli (Napoli, 1965), Fabio Sandri (Vicenza, 1964), Arcangelo Sassolino (Vicenza, 1967), Marco Saugo (Vicenza, 1966), Diego Soldà (Arzignano, 1981), Stefano Zattera (Valdagno, 1965).
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