I dettagli di un eccezionale ritrovamento
Un grande complesso termale scoperto in una domus di Pompei
Apodyterium I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Francesca Grego
17/01/2025
Napoli - Terme private per circa trenta persone, con tanto di calidarium, tepidarium e frigidarium, più uno spogliatoio dotato di panchine (apodyterium): è la sorpresa rinvenuta in una ricca domus di Pompei, che aveva già fatto parlare di sè per la scoperta del cosiddetto “salone nero” affrescato con le scene della Guerra di Troia e poi dell'oecus (sala) decorato con opulente nature morte. Il nuovo ritrovamento conferma il prestigio della dimora, si tratta infatti di uno dei più grandi e articolati complessi termali privati scavati nell’antica città. Di notevole impatto, in particolare, è il frigidarium (la sala fredda), con una grande vasca circondata da un portico colonnato di 10 metri per 10.
Peristilio, Frigidarium. Scavi della Regio IX, Pompei I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Collegati direttamente al triclinium - la sontuosa sala per banchetti - gli ambienti delle terme servivano a coccolare gli ospiti durante i ricevimenti del padrone di casa, di certo un personaggio facoltoso che appartenne all’elite di Pompei nei suoi ultimi decenni di vita. I banchetti allestiti in domus come questa, scrivono gli esperti del Parco Archeologico, “avevano una funzione non limitata a ciò che oggi definiremmo ‘privata’ in senso stretto. Al contrario si trattava di occasioni preziose per il proprietario per assicurarsi il consenso elettorale dei propri ospiti, per promuovere la candidatura di amici o parenti, o semplicemente per affermare il proprio status sociale”.
Di terme connesse a una grande sala del convivio parla lo scrittore latino Petronio nel Satyricon, dove il ricco liberto Trimalcione celebra la sua famosa cena, ambientata in una città campana di I secolo d.C. e dunque culturalmente non lontana dalla realtà di Pompei prima dell’eruzione. Prima di recarsi al banchetto, i protagonisti del romanzo si recano infatti in un balneum (bagno).
Prefurnium. Scavi della Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Nella ricca dimora pompeiana, racconta il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, “tutto era funzionale alla messa in scena di uno ‘spettacolo’, al cui centro stava il proprietario stesso. Le pitture di III stile con soggetti della guerra di Troia, gli atleti nel peristilio – tutto doveva conferire agli spazi un’atmosfera di grecità, ovvero di cultura, di erudizione oltre che di ozio. Così come il salone nero doveva trasportare gli ospiti in un palazzo greco, così il peristilio con la grande vasca al centro e il complesso termale adiacente aveva la funzione di creare una scenografia da ginnasio greco, che veniva accentuata ulteriormente dalle scene atletiche successivamente apportate. E dunque il pubblico, grato e affamato, avrebbe applaudito con sincera ammirazione allo spettacolo orchestrato dal padrone di casa e dopo una serata nel suo ‘ginnasio’ ne avrebbe parlato ancora a lungo”.
Peristilio, Frigidarium. Scavi della Regio IX, Pompei I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Come ha spiegato la direttrice dei lavori Anna Onesti, lo scavo delle terme e in particolare del peristilio è stato condotto con modalità innovative che hanno permesso di raggiungere il pavimento senza smontare le instabili architetture del colonnato. La struttura di supporto utilizzata per portare alla luce il peristilio sarà conservata per preservarne la stabilità fino a restauro avvenuto.
Leggi anche:
• L'ultima meraviglia di Pompei. Scoperto un salone affrescato con le storie della Guerra di Troia
Peristilio, Frigidarium. Scavi della Regio IX, Pompei I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Collegati direttamente al triclinium - la sontuosa sala per banchetti - gli ambienti delle terme servivano a coccolare gli ospiti durante i ricevimenti del padrone di casa, di certo un personaggio facoltoso che appartenne all’elite di Pompei nei suoi ultimi decenni di vita. I banchetti allestiti in domus come questa, scrivono gli esperti del Parco Archeologico, “avevano una funzione non limitata a ciò che oggi definiremmo ‘privata’ in senso stretto. Al contrario si trattava di occasioni preziose per il proprietario per assicurarsi il consenso elettorale dei propri ospiti, per promuovere la candidatura di amici o parenti, o semplicemente per affermare il proprio status sociale”.
Di terme connesse a una grande sala del convivio parla lo scrittore latino Petronio nel Satyricon, dove il ricco liberto Trimalcione celebra la sua famosa cena, ambientata in una città campana di I secolo d.C. e dunque culturalmente non lontana dalla realtà di Pompei prima dell’eruzione. Prima di recarsi al banchetto, i protagonisti del romanzo si recano infatti in un balneum (bagno).
Prefurnium. Scavi della Regio IX I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Nella ricca dimora pompeiana, racconta il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, “tutto era funzionale alla messa in scena di uno ‘spettacolo’, al cui centro stava il proprietario stesso. Le pitture di III stile con soggetti della guerra di Troia, gli atleti nel peristilio – tutto doveva conferire agli spazi un’atmosfera di grecità, ovvero di cultura, di erudizione oltre che di ozio. Così come il salone nero doveva trasportare gli ospiti in un palazzo greco, così il peristilio con la grande vasca al centro e il complesso termale adiacente aveva la funzione di creare una scenografia da ginnasio greco, che veniva accentuata ulteriormente dalle scene atletiche successivamente apportate. E dunque il pubblico, grato e affamato, avrebbe applaudito con sincera ammirazione allo spettacolo orchestrato dal padrone di casa e dopo una serata nel suo ‘ginnasio’ ne avrebbe parlato ancora a lungo”.
Peristilio, Frigidarium. Scavi della Regio IX, Pompei I Courtesy Parco Archeologico di Pompei
Come ha spiegato la direttrice dei lavori Anna Onesti, lo scavo delle terme e in particolare del peristilio è stato condotto con modalità innovative che hanno permesso di raggiungere il pavimento senza smontare le instabili architetture del colonnato. La struttura di supporto utilizzata per portare alla luce il peristilio sarà conservata per preservarne la stabilità fino a restauro avvenuto.
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