Festival Internazionale ISAO 2013. Il Sacro Attraverso l'Ordinario. XX Edizione
Dal 14 Settembre 2013 al 13 Ottobre 2013
Torino
Luogo: San Pietro in Vincoli e altre sedi
Indirizzo: via San Pietro in Vincoli 28
Enti promotori:
- Mutamento Zona Castalia
- Residenza Multidisciplinare Storie di Altri Mondi
Telefono per informazioni: +39 011 5534519/ 011 484944
E-Mail info: info@mutamento.org
Sito ufficiale: http://www.ilsacroattraversolordinario.it
Ritorna dal 14 settembre al 13 ottobre Il Sacro Attraverso l’Ordinario (ISAO), il Festival internazionale promosso da Il Mutamento Zona Castalia e dalla Residenza Multidisciplinare Storie di Altri Mondi che si sviluppa intorno al tema della spiritualità. Giunto alla sua XX edizione propone un mese di programmazione con oltre 50 eventi, 9 prime nazionali, 3 workshop, il tutto ospitato in differenti sedi a Torino e in Piemonte.
Una rassegna all’insegna della contaminazione dei linguaggi tra teatro, musica, danza, cinema e arti figurative, declinate attraverso sensibilità e modalità differenti per scambiarsi esperienze, stimolare riflessioni e confronti. ISAO quest'anno ha come filo conduttore il dialogo tra le generazioni con la presenza di figure importanti del panorama internazionale. Lo sceneggiatore, drammaturgo e autore teatrale Jean-Claude Carrière (F) incontrerà il Gruppo GAP (Giovani Autori Piemontesi) in un laboratorio; Anna Halprin (Us), una delle maggiori icone della danza del dopoguerra, metterà a disposizione la sua esperienza; il cantante e chitarrista Damo Suzuki (J) suonerà con musicisti sperimentali torinesi esibendosi nella stessa sera del compositore e musicista Teho Teardo (It); il performer dall’incredibile voce Ernesto Tomasini (It), parlerà della tecnica del canto contro tenorile e degli eredi di Farinelli. Sarà poi ospite lo storico gruppo degli Amon Düül (De), uno dei capostipiti del rock tedesco, e si parlerà di cinema con il regista e documentarista Werner Weick (Ch).
Differenti temi attraversano ISAO, quello della ricerca delle proprie radici (con spettacoli quali “La favola di un’altra giovinezza”, “Caligola is still alive”, “Teresa”, “Guido Seborga: occhio lucido, occhio folle”, “Le favole del Pa?catantra”, “L’ospite e l’assente”, “Il ritorno”), quello della disabilità (“Del mondo che amo”, “Il Uao della luce”, “CLGEnsemble”, “To-get-her”), la diversità e i sentimenti (“Piglia un uovo che ti sbatto”, “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina”, “Lettere dalle città bianche”, “La storia di Bernard”, “Amore, tentativi di guarigione”, “La Torre di Babele”, “Omero Hardcore”, “La protesta di una fiaba italiana”, “Quintetto”, “La tempesta di neve”, “Search and destroy”, “Sogno di un uomo ridicolo”) e l’essere donna (“Magdalene”, “Drogate di bellezza”, “One thousand and one night”). Argomenti che in certi casi coesistono e si intrecciano, fondendo esperienze e concezioni differenti.
La XX edizione di ISAO adotta la formula della suddivisione in sezioni. Accanto alla direzione generale di Giordano V. Amato troviamo l’attrice Eliana Cantone e il musicista Fabrizio Modonese Palumbo, direttori rispettivamente di “Storie di altri mondi” e di “Bjia”. A questi si aggiunge la regista e drammaturga Alessandra Rossi Ghiglione, coadiuvata dal gruppo GAP (Giovani Autori Piemontesi) alla direzione de “Il Focus del Dramaturg”, progetto a cura del Master di Teatro Sociale e di Comunità, di Teatro Popolare Europeo e Il Mutamento Zona Castalia.
“Storie di altri mondi” (SAM) si conferma cuore pulsante e centro del Festival. Molte linee di lavoro svolte nel corso dell’anno vi confluiscono e vi trovano naturale collocazione. La sezione sostiene e accompagna lo sviluppo di progetti dedicati all’attività territoriale, alle tematiche sociali, al lavoro sul disagio e sulla costruzione della comunità.
Ecco che “La favola di un’altra giovinezza” racconta in chiave ironica e onirica la ricerca di una seconda possibilità (14 settembre), con “Il Uao della luce” si esplora la poesia (15 settembre), con “La storia di Bernard” si dipinge un’amicizia (15 settembre) e con “La Torre di Babele” viene messo in scena un mercato che fa della diversità un punto di incontro (15 settembre).
Proiezioni si mescolano a musica, letture e riflessioni con la presenza del regista svizzero Werner Weick (dal 17 al 19 settembre) e il debutto de “La lepre e la luna” messa in scena liberamente ispirata all’opera di Tiziano Terzani.
La toccante storia dell’amore di una madre per un bimbo disabile è presente in “Del mondo che amo” (26 e 27 settembre, 3 ottobre, focus dall’8 al 13 ottobre), mentre in “Teresa” si rende omaggio alla saga della famiglia Levi-Jodorowsky (28 settembre) e in “Guido Seborga: occhio lucido, occhio folle” si ricorda un grande artista (29 settembre). Un’incredibile vicenda di abusi sulle donne viene raccontata in “Magdalene” (29 settembre) e “Ciò che non muore” è costruito sulle testimonianze dei ragazzi prigionieri nel ghetto di Terezin (30 settembre, 2 e 4 ottobre).
Le fiabe come insegnamento sono protagoniste in “Le favole del Pa?catantra” (1 ottobre), mentre ne “La tempesta di neve” viene rielaborato un racconto di Puškin (2 ottobre) e in “Sogno di un uomo ridicolo” uno di Dostoevskij (3 ottobre). Ci si interroga sulla vita in “Search and destroy” (2 ottobre), mentre si mescolano le parole al buon cibo in “A cena con il teatro” (3 ottobre).
Il progetto “Caravan. Artists on the Road” fa tappa a San Pietro in Vincoli Zona Teatro con “One thousand and one nights” (4 e 5 ottobre). La storia di un viaggio è presente in “Lettere dalle città bianche” (5 ottobre), invece tra musica, performance e chiacchiere si parla di tematiche sociali con “To-get-her” e “Drogate di bellezza” (6 ottobre).
“Bjia” propone musiche innovative e contemporanee, al di là delle età e dei generi, con ospiti di rilevanza internazionale, quest’anno oltre che dall’Italia da Germania, Giappone e Stati Uniti. Suggestioni e atmosfere connessi ai turbamenti sentimentali guidano “Amore, tentativi di guarigione”, la sonorizzazione del video di Giulia Caira con musiche dal vivo di Fabrizio Modenese Palumbo & Paolo Dellapiana (14 settembre). Tre diverse visioni del linguaggio musicale vengono affiancate ne “La danza dei lemming”, la serata realizzata in collaborazione con MITO Settembre Musica che vede sul palco del Colosseo salire Teho Teardo con “Music for wilder mann”, insieme l’incredibile Damo Suzuki per l’occasione accompagnato da un gruppo composto da Daniele Pagliero, Fabrizio Modenese Palumbo, Marco “il Bue” Schiavo e Paul Beauchamp, per chiudere poi con un mito anni Settanta come gli Amon Düül II (20 settembre).
Mettono insieme elettronica, techno e hip-hop, sintetizzatori analogici, modulari ed estreme manipolazioni vocali i dublinesi Nanu Nanu (26 settembre). Ernesto Tomasini, il performer dall’incredibile voce, in “Voci celestiali: gli eredi di Farinelli” parlerà della tecnica del canto contro tenorile commentando la proiezione di un documentario da lui interpretato (27 settembre), mentre in “Almagest!” sarà protagonista del concerto con Fabrizio Modenese Palumbo, Paul Beauchamp e Evor Ameisei (28 settembre).
La sezione “Zona Giovani In Mutamento” (ZGM) fotografa le proposte dei giovani professionisti piemontesi, in rapporto con le iniziative promosse da Piemonte del Vivo e con progetti di respiro internazionale.
A cominciare da “Caligola is still alive”, lo spettacolo di Inti Nilam costruito sul celebre personaggio partendo dagli spunti della drammaturgia di A. Camus per arrivare ai giorni nostri (in anteprima il 14 settembre, debutto il 21 e replica dal 22 al 26 settembre). Didie Caria con il progetto “Voce per il teatro” racchiude le creazioni vocali e musicali effettuate per la scena (16 settembre).
Si affronta la perdita di un amore in maniera ironica e scanzonata in “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” di Giulia Pont (dal 21 al 25 settembre), mentre Dario Benedetto della Compagnia Torcigatti si cimenta con il cinico e divertente “Piglia un uovo che ti sbatto” (dal 21 al 25 settembre). Con “Omero Hardcore, un’Odissea contemporanea” Christian Castellano e Niccolò Bosio portano sul palco la rivisitazione di un mito (27 settembre).
La crisi e il lavoro sono alla base de “La protesta di una fiaba italiana” della compagnia La Ballata Dei Lenna (1 ottobre), mentre il Teatro Instabile di Aosta con Marco Chenevier nel “Quintetto” coinvolge il pubblico nella costruzione dello spettacolo (1 ottobre). Si intitola “L’ospite e l’assente”, il lavoro di Luca Lusso e Lilith Minisi a partire dalle esperienze del laboratorio teatrale “L’ascolto e l’incontro” (5 e 6 ottobre).
Aumentano le proposte de “Il Sacro Fuoco I Focus Del Sacro”, sezione che cura la diffusione dell’immagine e la distribuzione dei prodotti del Festival sul territorio regionale e nazionale. Il toccante spettacolo “Del mondo che amo” di e con Eliana Cantone che affronta il delicato tema del rapporto affettivo tra una madre e un bimbo disabile dall’8 al 13 ottobre replicherà in differenti spazi.
Di grande rilievo sono i workshop, momenti di approfondimento concreto. A cominciare da “Il focus del dramaturg”, quattro giorni di lavoro coordinati da Alessandra Rossi Ghiglione e Gruppo GAP (Giovani Autori Piemonte) che vedono la partecipazione straordinaria di Jean-Claude Carrière. Si tratta di un laboratorio sulla drammaturgia teatrale, un progetto di creazione artistica (dall’1 al 4 ottobre).
Anna Halprin, una delle maggiori icone del dopoguerra che ha sondato e rivoluzionato i cardini della danza contemporanea. Il suo credo è “la danza è la vita e la vita è la danza”. Classe 1920 è ancora attiva e il suo motto è “l’età non preserva dal ballo”. L’artista incontrerà i giovani in un’intensa due giorni di lavoro e confronto il 7 e l’ 8 ottobre.
“Teatro e critica Lab” è un laboratorio di giornalismo e critica a cura di Teatro e Critica rivolto a chi si interessa di teatro e di scrittura. Per 5 giornate consecutive i partecipanti impareranno a redigere articoli di critica sugli spettacoli del festival (dal 25 al 29 settembre).
La XX edizione di ISAO propone importanti novità grazie alle quali si sono incrementati il numero degli eventi aumentando la durata della programmazione. A cominciare dal consolidamento e sviluppo della collaborazione con “Fondazione Live Piemonte dal Vivo”, la nuova e importante collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis che concorre alla rinascita e al futuro utilizzo della Sala Irenea, un cinema per la pace, la strutturazione in rete della collaborazione tra alcuni Festival nazionali, la vetrina di spettacoli selezionati alla prima edizione del Torino Fringe Festival e la nascita di “Focus del dramaturg”, nuova sezione in collaborazione con Alessandra Rossi Ghiglione.
La manifestazione si svolge in gran parte nel suggestivo complesso storico dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli e in altre prestigiose sedi della città.
SEDI
Torino
San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28 - Teatro Colosseo via Madama Cristina 71
Teatro Astra via Rosolino Pilo 6-Cavallerizza Reale via Verdi 9 -Blah Blah via Po 21
Sedi regionali
Teatro Comunale di Chivasso Chivasso (TO) - Cine Teatro AmbraAlessandria (Al) - Teatro Toselli Cuneo
Teatro Sandro PertiniOrbassano(To) - Teatro Degli ScalpelliniSan Maurizio D’opaglio(No)
Teatro Marenco Ceva (CN) - Teatro del Centro di Incontro C
Una rassegna all’insegna della contaminazione dei linguaggi tra teatro, musica, danza, cinema e arti figurative, declinate attraverso sensibilità e modalità differenti per scambiarsi esperienze, stimolare riflessioni e confronti. ISAO quest'anno ha come filo conduttore il dialogo tra le generazioni con la presenza di figure importanti del panorama internazionale. Lo sceneggiatore, drammaturgo e autore teatrale Jean-Claude Carrière (F) incontrerà il Gruppo GAP (Giovani Autori Piemontesi) in un laboratorio; Anna Halprin (Us), una delle maggiori icone della danza del dopoguerra, metterà a disposizione la sua esperienza; il cantante e chitarrista Damo Suzuki (J) suonerà con musicisti sperimentali torinesi esibendosi nella stessa sera del compositore e musicista Teho Teardo (It); il performer dall’incredibile voce Ernesto Tomasini (It), parlerà della tecnica del canto contro tenorile e degli eredi di Farinelli. Sarà poi ospite lo storico gruppo degli Amon Düül (De), uno dei capostipiti del rock tedesco, e si parlerà di cinema con il regista e documentarista Werner Weick (Ch).
Differenti temi attraversano ISAO, quello della ricerca delle proprie radici (con spettacoli quali “La favola di un’altra giovinezza”, “Caligola is still alive”, “Teresa”, “Guido Seborga: occhio lucido, occhio folle”, “Le favole del Pa?catantra”, “L’ospite e l’assente”, “Il ritorno”), quello della disabilità (“Del mondo che amo”, “Il Uao della luce”, “CLGEnsemble”, “To-get-her”), la diversità e i sentimenti (“Piglia un uovo che ti sbatto”, “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina”, “Lettere dalle città bianche”, “La storia di Bernard”, “Amore, tentativi di guarigione”, “La Torre di Babele”, “Omero Hardcore”, “La protesta di una fiaba italiana”, “Quintetto”, “La tempesta di neve”, “Search and destroy”, “Sogno di un uomo ridicolo”) e l’essere donna (“Magdalene”, “Drogate di bellezza”, “One thousand and one night”). Argomenti che in certi casi coesistono e si intrecciano, fondendo esperienze e concezioni differenti.
La XX edizione di ISAO adotta la formula della suddivisione in sezioni. Accanto alla direzione generale di Giordano V. Amato troviamo l’attrice Eliana Cantone e il musicista Fabrizio Modonese Palumbo, direttori rispettivamente di “Storie di altri mondi” e di “Bjia”. A questi si aggiunge la regista e drammaturga Alessandra Rossi Ghiglione, coadiuvata dal gruppo GAP (Giovani Autori Piemontesi) alla direzione de “Il Focus del Dramaturg”, progetto a cura del Master di Teatro Sociale e di Comunità, di Teatro Popolare Europeo e Il Mutamento Zona Castalia.
“Storie di altri mondi” (SAM) si conferma cuore pulsante e centro del Festival. Molte linee di lavoro svolte nel corso dell’anno vi confluiscono e vi trovano naturale collocazione. La sezione sostiene e accompagna lo sviluppo di progetti dedicati all’attività territoriale, alle tematiche sociali, al lavoro sul disagio e sulla costruzione della comunità.
Ecco che “La favola di un’altra giovinezza” racconta in chiave ironica e onirica la ricerca di una seconda possibilità (14 settembre), con “Il Uao della luce” si esplora la poesia (15 settembre), con “La storia di Bernard” si dipinge un’amicizia (15 settembre) e con “La Torre di Babele” viene messo in scena un mercato che fa della diversità un punto di incontro (15 settembre).
Proiezioni si mescolano a musica, letture e riflessioni con la presenza del regista svizzero Werner Weick (dal 17 al 19 settembre) e il debutto de “La lepre e la luna” messa in scena liberamente ispirata all’opera di Tiziano Terzani.
La toccante storia dell’amore di una madre per un bimbo disabile è presente in “Del mondo che amo” (26 e 27 settembre, 3 ottobre, focus dall’8 al 13 ottobre), mentre in “Teresa” si rende omaggio alla saga della famiglia Levi-Jodorowsky (28 settembre) e in “Guido Seborga: occhio lucido, occhio folle” si ricorda un grande artista (29 settembre). Un’incredibile vicenda di abusi sulle donne viene raccontata in “Magdalene” (29 settembre) e “Ciò che non muore” è costruito sulle testimonianze dei ragazzi prigionieri nel ghetto di Terezin (30 settembre, 2 e 4 ottobre).
Le fiabe come insegnamento sono protagoniste in “Le favole del Pa?catantra” (1 ottobre), mentre ne “La tempesta di neve” viene rielaborato un racconto di Puškin (2 ottobre) e in “Sogno di un uomo ridicolo” uno di Dostoevskij (3 ottobre). Ci si interroga sulla vita in “Search and destroy” (2 ottobre), mentre si mescolano le parole al buon cibo in “A cena con il teatro” (3 ottobre).
Il progetto “Caravan. Artists on the Road” fa tappa a San Pietro in Vincoli Zona Teatro con “One thousand and one nights” (4 e 5 ottobre). La storia di un viaggio è presente in “Lettere dalle città bianche” (5 ottobre), invece tra musica, performance e chiacchiere si parla di tematiche sociali con “To-get-her” e “Drogate di bellezza” (6 ottobre).
“Bjia” propone musiche innovative e contemporanee, al di là delle età e dei generi, con ospiti di rilevanza internazionale, quest’anno oltre che dall’Italia da Germania, Giappone e Stati Uniti. Suggestioni e atmosfere connessi ai turbamenti sentimentali guidano “Amore, tentativi di guarigione”, la sonorizzazione del video di Giulia Caira con musiche dal vivo di Fabrizio Modenese Palumbo & Paolo Dellapiana (14 settembre). Tre diverse visioni del linguaggio musicale vengono affiancate ne “La danza dei lemming”, la serata realizzata in collaborazione con MITO Settembre Musica che vede sul palco del Colosseo salire Teho Teardo con “Music for wilder mann”, insieme l’incredibile Damo Suzuki per l’occasione accompagnato da un gruppo composto da Daniele Pagliero, Fabrizio Modenese Palumbo, Marco “il Bue” Schiavo e Paul Beauchamp, per chiudere poi con un mito anni Settanta come gli Amon Düül II (20 settembre).
Mettono insieme elettronica, techno e hip-hop, sintetizzatori analogici, modulari ed estreme manipolazioni vocali i dublinesi Nanu Nanu (26 settembre). Ernesto Tomasini, il performer dall’incredibile voce, in “Voci celestiali: gli eredi di Farinelli” parlerà della tecnica del canto contro tenorile commentando la proiezione di un documentario da lui interpretato (27 settembre), mentre in “Almagest!” sarà protagonista del concerto con Fabrizio Modenese Palumbo, Paul Beauchamp e Evor Ameisei (28 settembre).
La sezione “Zona Giovani In Mutamento” (ZGM) fotografa le proposte dei giovani professionisti piemontesi, in rapporto con le iniziative promosse da Piemonte del Vivo e con progetti di respiro internazionale.
A cominciare da “Caligola is still alive”, lo spettacolo di Inti Nilam costruito sul celebre personaggio partendo dagli spunti della drammaturgia di A. Camus per arrivare ai giorni nostri (in anteprima il 14 settembre, debutto il 21 e replica dal 22 al 26 settembre). Didie Caria con il progetto “Voce per il teatro” racchiude le creazioni vocali e musicali effettuate per la scena (16 settembre).
Si affronta la perdita di un amore in maniera ironica e scanzonata in “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” di Giulia Pont (dal 21 al 25 settembre), mentre Dario Benedetto della Compagnia Torcigatti si cimenta con il cinico e divertente “Piglia un uovo che ti sbatto” (dal 21 al 25 settembre). Con “Omero Hardcore, un’Odissea contemporanea” Christian Castellano e Niccolò Bosio portano sul palco la rivisitazione di un mito (27 settembre).
La crisi e il lavoro sono alla base de “La protesta di una fiaba italiana” della compagnia La Ballata Dei Lenna (1 ottobre), mentre il Teatro Instabile di Aosta con Marco Chenevier nel “Quintetto” coinvolge il pubblico nella costruzione dello spettacolo (1 ottobre). Si intitola “L’ospite e l’assente”, il lavoro di Luca Lusso e Lilith Minisi a partire dalle esperienze del laboratorio teatrale “L’ascolto e l’incontro” (5 e 6 ottobre).
Aumentano le proposte de “Il Sacro Fuoco I Focus Del Sacro”, sezione che cura la diffusione dell’immagine e la distribuzione dei prodotti del Festival sul territorio regionale e nazionale. Il toccante spettacolo “Del mondo che amo” di e con Eliana Cantone che affronta il delicato tema del rapporto affettivo tra una madre e un bimbo disabile dall’8 al 13 ottobre replicherà in differenti spazi.
Di grande rilievo sono i workshop, momenti di approfondimento concreto. A cominciare da “Il focus del dramaturg”, quattro giorni di lavoro coordinati da Alessandra Rossi Ghiglione e Gruppo GAP (Giovani Autori Piemonte) che vedono la partecipazione straordinaria di Jean-Claude Carrière. Si tratta di un laboratorio sulla drammaturgia teatrale, un progetto di creazione artistica (dall’1 al 4 ottobre).
Anna Halprin, una delle maggiori icone del dopoguerra che ha sondato e rivoluzionato i cardini della danza contemporanea. Il suo credo è “la danza è la vita e la vita è la danza”. Classe 1920 è ancora attiva e il suo motto è “l’età non preserva dal ballo”. L’artista incontrerà i giovani in un’intensa due giorni di lavoro e confronto il 7 e l’ 8 ottobre.
“Teatro e critica Lab” è un laboratorio di giornalismo e critica a cura di Teatro e Critica rivolto a chi si interessa di teatro e di scrittura. Per 5 giornate consecutive i partecipanti impareranno a redigere articoli di critica sugli spettacoli del festival (dal 25 al 29 settembre).
La XX edizione di ISAO propone importanti novità grazie alle quali si sono incrementati il numero degli eventi aumentando la durata della programmazione. A cominciare dal consolidamento e sviluppo della collaborazione con “Fondazione Live Piemonte dal Vivo”, la nuova e importante collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis che concorre alla rinascita e al futuro utilizzo della Sala Irenea, un cinema per la pace, la strutturazione in rete della collaborazione tra alcuni Festival nazionali, la vetrina di spettacoli selezionati alla prima edizione del Torino Fringe Festival e la nascita di “Focus del dramaturg”, nuova sezione in collaborazione con Alessandra Rossi Ghiglione.
La manifestazione si svolge in gran parte nel suggestivo complesso storico dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli e in altre prestigiose sedi della città.
SEDI
Torino
San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28 - Teatro Colosseo via Madama Cristina 71
Teatro Astra via Rosolino Pilo 6-Cavallerizza Reale via Verdi 9 -Blah Blah via Po 21
Sedi regionali
Teatro Comunale di Chivasso Chivasso (TO) - Cine Teatro AmbraAlessandria (Al) - Teatro Toselli Cuneo
Teatro Sandro PertiniOrbassano(To) - Teatro Degli ScalpelliniSan Maurizio D’opaglio(No)
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