I tufi di Sara Spaccino
Dal 28 Giugno 2013 al 14 Luglio 2013
Spoleto | Perugia
Luogo: Casa Menotti
Indirizzo: piazza Duomo
Telefono per informazioni: +39 0743 46620/ 335 498993
E-Mail info: anita.lissona@leadcom.it
Sito ufficiale: http://www.casamenotti.it
Un’artista umbra e le sue opere sono state scelte dalla Fondazione Monini per creare un nuovo omaggio alla vita e all’opera di Giancarlo Menotti.
Per tutta la durata del Festival dei due Mondi, dal 28 giugno al 14 luglio, infatti, a Casa Menotti in piazza Duomo, saranno esposte opere di Sara Spaccino, artista nata ad Orvieto dove ha il suo laboratorio. Un legame con il territorio percepibile fin dalla materia stessa del suo lavoro: Sara scolpisce il tufo, la pietra di origine vulcanica su cui sorgono le rocche di diverse città umbre e che tagliata a blocchi si è trasformata nei più bei monumenti della regione.
Il tufo per lei conserva ricordi della sua infanzia, le parla del padre, artista e capomastro che scolpiva le pietre adoperate per lavoro e così per Sara “tirare fuori” l’immagine umana dalla materia inerte è diventata quasi una metafora della liberazione dell’individuo.
L’esposizione si articola in diverse sezioni che prendono spunto dalle stanze dove viveva il maestro e dal loro attuale contenuto. All’esterno i visitatori saranno accolti da quattro grandi statue che introducono temi cari a Menotti. Al piano dedicato al Festival saranno esposti i “tufi portatili”, esseri umani squadrati e differenti solo nei volti, in cui un’ironica maniglia serve a ricordarci che qualcun’altro decide della nostra collocazione.
Alcuni tufi si concentreranno in quella che fu la stanza da letto di Menotti diventando “Il Coro”, un ensemble in cui le figure esprimono un grido di liberazione e desiderio di salvezza.
Infine la terrazza, luogo di incontro e di chiacchere per tutti i protagonisti del Festival, ospita la composizione “I volti del potere”: 5 sculture ricavate da blocchi di tufo grezzo da cui emergono volti crudi e imponenti.
La mostra di Sara Spaccino è l’ennesimo tributo della Fondazione Monini all’arte che puntualmente sposa ogni Festival (di cui è sostenitrice) con importanti azioni di mecenatismo. La stessa Casa Menotti è protagonista della consegna del premio “La finestra sui due Mondi”, che vede a ogni edizione due tra i più importanti artisti del cartellone affacciarsi alla stessa finestra dove Menotti era solito guardare le rappresentazioni del “suo” Festival.
Per tutta la durata del Festival dei due Mondi, dal 28 giugno al 14 luglio, infatti, a Casa Menotti in piazza Duomo, saranno esposte opere di Sara Spaccino, artista nata ad Orvieto dove ha il suo laboratorio. Un legame con il territorio percepibile fin dalla materia stessa del suo lavoro: Sara scolpisce il tufo, la pietra di origine vulcanica su cui sorgono le rocche di diverse città umbre e che tagliata a blocchi si è trasformata nei più bei monumenti della regione.
Il tufo per lei conserva ricordi della sua infanzia, le parla del padre, artista e capomastro che scolpiva le pietre adoperate per lavoro e così per Sara “tirare fuori” l’immagine umana dalla materia inerte è diventata quasi una metafora della liberazione dell’individuo.
L’esposizione si articola in diverse sezioni che prendono spunto dalle stanze dove viveva il maestro e dal loro attuale contenuto. All’esterno i visitatori saranno accolti da quattro grandi statue che introducono temi cari a Menotti. Al piano dedicato al Festival saranno esposti i “tufi portatili”, esseri umani squadrati e differenti solo nei volti, in cui un’ironica maniglia serve a ricordarci che qualcun’altro decide della nostra collocazione.
Alcuni tufi si concentreranno in quella che fu la stanza da letto di Menotti diventando “Il Coro”, un ensemble in cui le figure esprimono un grido di liberazione e desiderio di salvezza.
Infine la terrazza, luogo di incontro e di chiacchere per tutti i protagonisti del Festival, ospita la composizione “I volti del potere”: 5 sculture ricavate da blocchi di tufo grezzo da cui emergono volti crudi e imponenti.
La mostra di Sara Spaccino è l’ennesimo tributo della Fondazione Monini all’arte che puntualmente sposa ogni Festival (di cui è sostenitrice) con importanti azioni di mecenatismo. La stessa Casa Menotti è protagonista della consegna del premio “La finestra sui due Mondi”, che vede a ogni edizione due tra i più importanti artisti del cartellone affacciarsi alla stessa finestra dove Menotti era solito guardare le rappresentazioni del “suo” Festival.
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