Sguardi. L’intuizione della creatività

Serena Bottura, L'ora del tè

 

Dal 19 Settembre 2020 al 04 Ottobre 2020

Verona

Luogo: Sala Birolli

Indirizzo: via Macello 17

Orari: La mostra è aperta tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:30. Il sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:30

Curatori: Federico Martinelli

Enti promotori:

  • Comune di Verona

Costo del biglietto: ingresso gratuito



Sabato 19 settembre alle 18:00 presso Sala Birolli inaugura la mostra fotografica “Sguardi. L’intuizione della creatività”. L’esposizione, ideata e curata da Federico Martinelli dell’Associazione Culturale Quinta Parete di Verona vede la collaborazione della 1^ Circoscrizione - Verona Centro Storico. Protagonisti 21 fotografie: Milena Antolini, Mara Balabio, Sarah Baldo, Omar Bonfante, Barbara Boni, Serena Bottura Baccarini, Stefano Campostrini, Enrico Cordioli, Paolo Ferreri, Chiara Fogliato, Stefano Mazzi, Michele Minoia Zegarelli, Marta Pasini, Monica Pretto, Luca Romanella, Tatiana Samò, Andrea Sartori, Ergita Sela
, Andrea Vanacore Paola Zacchè e Alberto Zanetti.
 
Ancora una volta lo spazio dell’ex macello (accesso da Via Filippini e da via Ponte Aleardi all’interno del più ampio complesso del Centro Botteghe Artigiane), ospita un’esposizione di Quinta Parete, associazione che in questi anni si sta distinguendo per la particolarità e originalità delle tematiche presentate. Partner dell’evento è lo Studio Fotografico Ennevi che cura la stampa delle fotografie.
 
È Martinelli a specificare:
Dopo le numerose mostre fotografiche, che dal 2013 portiamo in Sala Birolli con un paio di proposte all’anno, torniamo con un nuovo progetto nonostante le restrizioni che l’emergenza sanitaria giustamente richiede. Nasce così “Sguardi. L’intuizione della creatività”, omaggio al mondo urbano e domestico degli artisti.
 
Non si terranno i consueti incontri culturali, ormai “marchio di fabbrica” dell’Associazione che in questi anni ha abbinato alla mostra anche dibattiti, conferenze, presentazione di libri, concerti, laboratori didattici e manuali ma l’entusiasmo e il desiderio degli artisti di incontrare il pubblico è il medesimo di sempre.
 
Il racconto urbano che i fotografi mostrano è riferito al perimetro dei 200 metri dalla loro residenza: uno spaccato di un macrocosmo ristretto al proprio territorio per mostrare architetture e punti di vista non necessariamente gradevoli all’occhio ma di forte impatto artistico o di contenuto. Poi, immagini scattate nell’ambito delle quattro mura, in omaggio allo still-life, descrivono un’atmosfera sospesa, stati d’animo pur sempre significativi di un periodo.
 
L’inaugurazione si terrà il 19 settembre 2020 alle 18:00 alla presenza del curatore, dei fotografi, delle autorità e dei maghi Fedex e Edoardo Pupulin.
 
Conclude Martinelli:
Aspettiamo chi ci ha seguito in questi anni con il desiderio di condividere nuovi attimi d’arte.
 
Contributo critico:
Sguardi è un inno alla creatività come desiderio di esprimersi e di liberare il proprio punto di vista. Come la scrittura costituisce la medicina per l’anima di chi, con carta e penna in mano, racconta ciò che sente, altrettanto la macchina fotografica diventa per il fotografo il mezzo per liberare la sua sensibilità. E se l’arte sopravvive a tutto, come nel caso della natura che dopo una calamità si riprende i propri spazi, è il caso di affermare che questo progetto espositivo ne è testimonianza significativa. Gli scatti in mostra, divisi tra tema urbano e still life, mostrano come i registri emozionali varino a seconda della percezione, del sentimento e dell’inconscio di ogni autore, proprio come in pittura accade con la tavolozza. Ventuno fotografi si trovano protagonisti di uno spaccato quotidiano, che ci auguriamo irripetibile, come la narrazione del proprio micro e macrocosmo nei mesi dell’emergenza sanitaria che ci ha colpiti. Scatti e punti di vista di architetture, realizzati nei 200 metri dalla propria abitazione, si affiancano al fascino dello still life dove la natura, pur emergendo nei suoi colori, appare con un’anima statica, in una condizione di sospensione. In questo vortice emozionale dove i piani si sono ribaltati, dove tutto è rimasto sospeso, dove il tempo è diventato protagonista nella nostra anima, ognuno di noi ha ristabilito priorità e affetti, forse sopiti dalla frenesia quotidiana. Nel tempo fermato dal perimetro della propria abitazione il rifugio creativo è diventato, per chi ne ha il dono, strumento –accanto allo studio, alla musica, ai passatempo in generale e alla religione, sia essa spirituale che laica– per scandire lo scorrere delle ore. Così la poesia del vissuto diventa chiave di lettura per comprendere quel silenzio metafisico che costituisce il nucleo centrale dell’esposizione. Racconti di quotidianità urbana e domestica e appunti fotografici del proprio infinito, fissano un mondo nel quale ci siamo mossi: un piano surreale altrettanto in grado di trasmettere e di raccontare. Attraverso l’intuizione della creatività, ancora una volta, la fotografia diventa testimone del proprio tempo, con i suoi criteri di sintesi, con il suo linguaggio iconografico diretto e immediato. Scatti delineati come sensazione di rigidità e chiusura si affiancano alla leggerezza impalpabile che tende alla dissoluzione eterea della forma. Binomio, quest’ultimo, che indica al tempo stesso, in un ossimoro, leggerezza ma vacuità, incertezza, volatilità.
 
Federico Martinelli, curatore della mostra
 
Testo istituzionale:
Ci troviamo sospesi in un mondo che sembra essere senza tempo davanti a Sguardi. La mostra, organizzata da Quinta Parete, racconta con garbo un momento particolare come la chiusura che abbiamo vissuto per l’emergenza sanitaria. Ciò che è accaduto non è raccontato nella sua evidenza più tragica ma è portato sul piano artistico del racconto. Così architetture, angoli della città e dei quartieri si fondono con racconti domestici, tra nature morte e momenti di intimo vissuto.
 
Giuliano Occhipinti Presidente della 1^ Circoscrizione

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