Il MUSMA ricora Ellen Russotto
Dal 07 Marzo 2013 al 18 Aprile 2013
Matera
Luogo: MUSMA - Museo della Scultura Contemporanea
Indirizzo: via San Giacomo
Orari: da martedì a domenica 10-14; dal 30 marzo 10-14 / 16-20
Costo del biglietto: € 5 intero, € 3.50 ridotto
Telefono per informazioni: +39 329 0835148/ 366 9357768
E-Mail info: ufficiostampa@musma.it
Sito ufficiale: http://www.musma.it
Mercoledì 6 marzo 2013, alle ore 18.00, nella Biblioteca Vanni Scheiwiller del MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea. Matera, il Presidente della Fondazione Zétema, Raffaello De Ruggieri, il Presidente del Circolo Culturale La Scaletta, Ivan Focaccia e il Direttore del MUSMA, Giuseppe Appella, ricorderanno la figura e l’opera di Ellen Russotto, la storica dell’arte americana che aveva collaborato alle “Grandi Mostre nei Sassi” e contribuito alla nascita del MUSMA.
Per completare la conoscenza di Ellen Russotto, nella Saletta della Grafica del Museo sarà allestita, sino al 18 aprile 2013, una mostra di disegni e opere grafiche degli artisti della Scuola di New York (Vicente Esteban, Joel Fischer, Sidney Geist Michael Gitlin, David Hare, Ibram lassaw, Reuben Nakian, Philip Pavia, James Rosati, Brian O’ Doherty, Assadour, Paul Russotto, Carlo Guarienti, Milton Gendel, Doroty Dehner e una serie di cinque ritratti di Rosenberg fatti da Agostini nel 1959), di fotografie, libri, immagini e documenti.
Ellen Russotto, nata a Rochester (USA) nel 1945 e scomparsa a New York, dove era tornata per la mostra di David Hare alla Weinstein Gallery, il 23 settembre 2012, aveva studiato storia dell’arte alla New York University (in seguito vi aveva anche insegnato, dopo alcuni anni di cattedra alla State University di New York-Albany, alla St. John’s University della Jamajca e alla School of Design di New York) e lavorato alla Wally Findlay Galleries e in una istituzione di grande rilievo come il Metropolitan Museum of Art, dimostrando subito vivo interesse per i fatti e i documenti con i quali si costruisce la storia, non dimenticando mai di guardare anche alle figure considerate minori ma pur sempre importanti per ricucire le strade misteriose della creatività e della bellezza. Sono sue le sistemazioni degli archivi di Alice Baber, James Brooks, Giorgio Cavallon, Jimmy Ernst, Esteban Vicente, Peter Agostini, Jose de Creeft, Dorothy Dehner, David Hare, Costantino Nivola, Robert Winthrop White e Harold Rosenberg che la vedevano collaborare agli “Archives of American Art” della Smithsonian Institution di Washington.
Seguiva in particolare gli artisti della “Scuola di New York” a cui ha dedicato libri e mostre per editori come Abrams, e in gallerie e musei di Segovia, Madrid, New York, Valencia, Venezia, Pietrasanta, Matera dove nel 2005 e nel 2008 ha curato, con Giuseppe Appella, le retrospettive di David Hare e di Ibram Lassaw, quest’ultima, poi, trasferita a New York. Inoltre, nel 1990, aveva dato il suo contributo alla costruzione di Scultura in America, che vedeva per la prima volta in Italia Louise Bourgeois, Joseph Cornell, Joel Fischer, Michael Gitlin, David Hare, Ibram lassaw, Reuben Nakian, Philip Pavia, e nel 2006 aveva collaborato alla compilazione del n. 7 dei “quaderni di scultura contemporanea” dedicato alla riproposta e alla riscoperta della Scuola di New York, a scultori come Agostini, Dehner, Ferber, Follett, Geist, Hague, Kadish, Kohn, Lassaw, Lipton, Nakian, Pavia, Rosati, Spaventa, Stankiewicz, Zogbaum, molti dei quali ora in buona parte presenti al MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea alla cui nascita ha contribuito con la passione di sempre. Infatti, il 7 luglio scorso 2012 era a Matera per festeggiare gli ottant’anni di Alberto Zanmatti.
La cultura di Ellen Russotto si era consolidata nella frequentazione assidua degli artisti, ma anche di scrittori, fotografi, critici e studiosi con i quali condivideva interessi comuni. Tra questi: Vicente Esteban, Milton Gendel, Rufus Godwin, Robert Goodnough, Herman Cherry, Frank O’Hara, Abram Schlemowitz, Alan Jones, Stanley Kunitz, Francis V. O’Connor, Barbara Rose, Barbara Novak, Brian O’ Doherty, Elizabeth Frank, Gabriella Drudi, Toti Scialoja, Harold Rosenberg, Giuseppe Appella, Frank O’ Hara, Assadour, Carlo Guarienti.
Ellen conosceva bene l’Italia e la Lucania che aveva girato in lungo e in largo, sia perché coltivava con passione la fotografia sia per la provenienza della madre del marito (era di Aliano) e dei genitori di James Rosati (erano di Rotondella). Diversi mesi dell’anno viveva a Todi e nell’estate del 2011 aveva partecipato alla nascita del MIG in Castronuovo Sant’Andrea.
La forte personalità e la conoscenza approfondita dell’arte (sceglieva gli artisti in ragione della loro passione e diversità: diversità nella meditazione sul linguaggio, diversità nello scavo entro il proprio vissuto, diversità nel compimento della singola identità dell’uomo che si fa artista, ma insieme comune certezza che solo nell’opera d’arte tale identità può darsi in figura universale) la rendevano capace di entrare nelle case più difficili della società americana, dei grandi collezionisti, quella che ha contribuito a costruire il MUSMA.
Per completare la conoscenza di Ellen Russotto, nella Saletta della Grafica del Museo sarà allestita, sino al 18 aprile 2013, una mostra di disegni e opere grafiche degli artisti della Scuola di New York (Vicente Esteban, Joel Fischer, Sidney Geist Michael Gitlin, David Hare, Ibram lassaw, Reuben Nakian, Philip Pavia, James Rosati, Brian O’ Doherty, Assadour, Paul Russotto, Carlo Guarienti, Milton Gendel, Doroty Dehner e una serie di cinque ritratti di Rosenberg fatti da Agostini nel 1959), di fotografie, libri, immagini e documenti.
Ellen Russotto, nata a Rochester (USA) nel 1945 e scomparsa a New York, dove era tornata per la mostra di David Hare alla Weinstein Gallery, il 23 settembre 2012, aveva studiato storia dell’arte alla New York University (in seguito vi aveva anche insegnato, dopo alcuni anni di cattedra alla State University di New York-Albany, alla St. John’s University della Jamajca e alla School of Design di New York) e lavorato alla Wally Findlay Galleries e in una istituzione di grande rilievo come il Metropolitan Museum of Art, dimostrando subito vivo interesse per i fatti e i documenti con i quali si costruisce la storia, non dimenticando mai di guardare anche alle figure considerate minori ma pur sempre importanti per ricucire le strade misteriose della creatività e della bellezza. Sono sue le sistemazioni degli archivi di Alice Baber, James Brooks, Giorgio Cavallon, Jimmy Ernst, Esteban Vicente, Peter Agostini, Jose de Creeft, Dorothy Dehner, David Hare, Costantino Nivola, Robert Winthrop White e Harold Rosenberg che la vedevano collaborare agli “Archives of American Art” della Smithsonian Institution di Washington.
Seguiva in particolare gli artisti della “Scuola di New York” a cui ha dedicato libri e mostre per editori come Abrams, e in gallerie e musei di Segovia, Madrid, New York, Valencia, Venezia, Pietrasanta, Matera dove nel 2005 e nel 2008 ha curato, con Giuseppe Appella, le retrospettive di David Hare e di Ibram Lassaw, quest’ultima, poi, trasferita a New York. Inoltre, nel 1990, aveva dato il suo contributo alla costruzione di Scultura in America, che vedeva per la prima volta in Italia Louise Bourgeois, Joseph Cornell, Joel Fischer, Michael Gitlin, David Hare, Ibram lassaw, Reuben Nakian, Philip Pavia, e nel 2006 aveva collaborato alla compilazione del n. 7 dei “quaderni di scultura contemporanea” dedicato alla riproposta e alla riscoperta della Scuola di New York, a scultori come Agostini, Dehner, Ferber, Follett, Geist, Hague, Kadish, Kohn, Lassaw, Lipton, Nakian, Pavia, Rosati, Spaventa, Stankiewicz, Zogbaum, molti dei quali ora in buona parte presenti al MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea alla cui nascita ha contribuito con la passione di sempre. Infatti, il 7 luglio scorso 2012 era a Matera per festeggiare gli ottant’anni di Alberto Zanmatti.
La cultura di Ellen Russotto si era consolidata nella frequentazione assidua degli artisti, ma anche di scrittori, fotografi, critici e studiosi con i quali condivideva interessi comuni. Tra questi: Vicente Esteban, Milton Gendel, Rufus Godwin, Robert Goodnough, Herman Cherry, Frank O’Hara, Abram Schlemowitz, Alan Jones, Stanley Kunitz, Francis V. O’Connor, Barbara Rose, Barbara Novak, Brian O’ Doherty, Elizabeth Frank, Gabriella Drudi, Toti Scialoja, Harold Rosenberg, Giuseppe Appella, Frank O’ Hara, Assadour, Carlo Guarienti.
Ellen conosceva bene l’Italia e la Lucania che aveva girato in lungo e in largo, sia perché coltivava con passione la fotografia sia per la provenienza della madre del marito (era di Aliano) e dei genitori di James Rosati (erano di Rotondella). Diversi mesi dell’anno viveva a Todi e nell’estate del 2011 aveva partecipato alla nascita del MIG in Castronuovo Sant’Andrea.
La forte personalità e la conoscenza approfondita dell’arte (sceglieva gli artisti in ragione della loro passione e diversità: diversità nella meditazione sul linguaggio, diversità nello scavo entro il proprio vissuto, diversità nel compimento della singola identità dell’uomo che si fa artista, ma insieme comune certezza che solo nell’opera d’arte tale identità può darsi in figura universale) la rendevano capace di entrare nelle case più difficili della società americana, dei grandi collezionisti, quella che ha contribuito a costruire il MUSMA.
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