Gian Butturini. Save the book - From London to free Derry
Dal 27 Marzo 2021 al 29 Maggio 2021
Bologna
Luogo: Sito web Studio Cenacchi Arte Contemporanea
Indirizzo: online
Curatori: Gigliola Foschi
Enti promotori:
- Associazione Gian Butturini
Prolungata: fino al 29 maggio 2021
Telefono per informazioni: +39 051 265517
E-Mail info: info@studiocenacchi.com
Sito ufficiale: http://www.studiocenacchi.com/gian-butturini/
Sabato 27 marzo 2021 alle ore 17,00 inaugura online la mostra “Save the book - From London to free Derry” allestita presso gli spazi della galleria d’arte Studio Cenacchi. Saranno esposte oltre 30 fotografie b/n e fumetti situazionisti di Gian Butturini.
La mostra - a cura di Gigliola Foschi e promossa dall’Associazione Gian Butturini - che dal 27 marzo al 30 aprile 2021 sarà esposta presso la galleria d’arte Studio Cenacchi di Bologna, presenta alcune tra le foto più significative dei libri di Gian Butturini dedicati alla Londra di fine anni ’60 e all’Irlanda del Nord dopo la strage del Bloody Sunday. Le opere allestite sono visionabili in anteprima sul sito della galleria. Scrive la curatrice Gigliola Foschi nel testo critico:
“Una mostra in difesa della libertà di parola, immagine, pensiero. Una mostra contro una cancel culture che, senza confronto e senza discussione, nella liberale Inghilterra ha fatto ritirare dal commercio il libro fotografico London by Gian Butturini (Damiani editore, 2017, ristampa del volume pubblicato nel 1969) e infangato la figura di un uomo che per tutta la vita si era impegnato contro ogni forma di razzismo e di ingiustizia, come testimonia la sua biografia e anche uno dei suoi libri successivi: Dall’Irlanda dopoLondonderry (1972), di prossima ripubblicazione.”
“In questo ultimo foto-libro Butturini testimonia la radicalizzazione della situazione politica e del conflitto dell’Irlanda del Nord già una settimana dopo il Bloody Sunday: la strage compiuta a Derry nel gennaio del 1972 dai soldati del Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico che sparò contro pacifici manifestanti uccidendone 14. La mostra è inoltre arricchita da una decina di opere, sempre realizzate negli anni ‘70, dove l’autore (fotografo, ma anche grafico e interior designer), a partire da noti fumetti dell’epoca interviene con colori e scritte oppositive e graffianti. [...]”
“La scelta di inserire in mostra tali opere volutamente spiazzanti e dissacratorie non è casuale perché, proprio grazie a esse, si può comprendere l’operazione innovativa, altrettanto ironica e provocatoria, che sorregge il libro London e che, a distanza di 51 anni, non è stata più capita. Proprio quell’impostazione provocatoria e progressista di Butturini, infatti, è diventata fonte di un tragico fraintendimento che ha portato al ritiro del libro London.”
Una doppia immagine del libro, con una donna di colore che vende i biglietti della metro chiusa dentro un bugigattolo e un gorilla in gabbia, è stata infatti accusata di “razzismo conclamato”, mentre invece voleva – come testimonia tutto il libro e il testo dell’autore – suscitare indignazione nei confronti delle condizioni di due esseri viventi entrambi ingiustamente intrappolati e discriminati. Non più diffuso attraverso i normali canali distributivi questo libro cult può però essere acquistato in galleria o scrivendo a: archiviogianbutturini@gmail.com, a fronte di una sottoscrizione minima di 53 euro, comprensiva delle spese di spedizione a sostegno delle attività dell’associazione).
Numerosi sono gli interrogativi toccati da questa mostra: l’importanza della fotografia di reportage negli anni ’70; la tormentata questione dell’Irlanda del Nord (a partire dal riferimento ai fatti tragici legati al Bloody Sunday); le deleterie conseguenze della cancel culture attualmente in forte espansione.... Per affrontare queste tematiche nel corso della mostra, mercoledì 7 aprile alle ore 21,00 verrà organizzato un approfondimento in live streaming con Marta e Tiziano Butturini (figli e responsabili dell’archivio di Gian Butturini), Gianluca Cettineo (scrittore e autore di libri sulla storia irlandese) Daniele De Luigi (curatore di Fondazione Modena Arti Visive), Gigliola Foschi (curatrice della mostra) e Laura De Marco (fondatrice e direttrice di Spazio Labò, docente).
Gian Butturini (1935 - 2006) Fotoreporter internazionale, poliedrico artista della comunicazione, si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni. Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini; nel 2017 esce il reprint del libro (Damiani editore) con prefazione di Martin Parr.
Ha realizzato quaranta libri fotografici tra i quali Cuba 26 Luglio, Dall’Irlanda dopo Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro, DONNE lo sguardo, le storie introduzione di Carla Cerati e due volumi dedicati alla storia cilena.Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato le cronache dei reportage.
Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre londinese, alla Manchester Art Gallery e a Somerset House per PHOTO LONDON 2018.
In qualità di regista ha prodotto documentari tra i quali Crimini di Pace con musiche di Luigi Nono e Bologna, 10.15 strage, il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio premiato in Festival internazionali.
Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dalla Associazione Gian Butturini.
INAUGURAZIONE: sabato 27 marzo 2021, ore 16,00 - 21,00. Alle ore 17,00 è prevista una presentazione della mostra in diretta Facebook da parte della curatrice Gigliola Foschi e di Marta e Tiziano Butturini, figli dell’autore e responsabili dell’Archivio Gian Butturini.
APERTURA STRAORDINARIA: domenica 28 marzo, ore 16,00 - 20,00
EVENTO DURANTE LA MOSTRA: mercoledì 7 aprile ore 21,00 Talk in live streaming con Marta e Tiziano Butturini (figli dell’autore), Gigliola Foschi (curatrice della mostra), Laura De Marco (direttrice di Spazio Labò), Daniele De Luigi (curatore Fondazione Modena Arti Visive), Gianluca Cettineo (scrittore, autore di libri sulla storia irlandese)
La mostra - a cura di Gigliola Foschi e promossa dall’Associazione Gian Butturini - che dal 27 marzo al 30 aprile 2021 sarà esposta presso la galleria d’arte Studio Cenacchi di Bologna, presenta alcune tra le foto più significative dei libri di Gian Butturini dedicati alla Londra di fine anni ’60 e all’Irlanda del Nord dopo la strage del Bloody Sunday. Le opere allestite sono visionabili in anteprima sul sito della galleria. Scrive la curatrice Gigliola Foschi nel testo critico:
“Una mostra in difesa della libertà di parola, immagine, pensiero. Una mostra contro una cancel culture che, senza confronto e senza discussione, nella liberale Inghilterra ha fatto ritirare dal commercio il libro fotografico London by Gian Butturini (Damiani editore, 2017, ristampa del volume pubblicato nel 1969) e infangato la figura di un uomo che per tutta la vita si era impegnato contro ogni forma di razzismo e di ingiustizia, come testimonia la sua biografia e anche uno dei suoi libri successivi: Dall’Irlanda dopoLondonderry (1972), di prossima ripubblicazione.”
“In questo ultimo foto-libro Butturini testimonia la radicalizzazione della situazione politica e del conflitto dell’Irlanda del Nord già una settimana dopo il Bloody Sunday: la strage compiuta a Derry nel gennaio del 1972 dai soldati del Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico che sparò contro pacifici manifestanti uccidendone 14. La mostra è inoltre arricchita da una decina di opere, sempre realizzate negli anni ‘70, dove l’autore (fotografo, ma anche grafico e interior designer), a partire da noti fumetti dell’epoca interviene con colori e scritte oppositive e graffianti. [...]”
“La scelta di inserire in mostra tali opere volutamente spiazzanti e dissacratorie non è casuale perché, proprio grazie a esse, si può comprendere l’operazione innovativa, altrettanto ironica e provocatoria, che sorregge il libro London e che, a distanza di 51 anni, non è stata più capita. Proprio quell’impostazione provocatoria e progressista di Butturini, infatti, è diventata fonte di un tragico fraintendimento che ha portato al ritiro del libro London.”
Una doppia immagine del libro, con una donna di colore che vende i biglietti della metro chiusa dentro un bugigattolo e un gorilla in gabbia, è stata infatti accusata di “razzismo conclamato”, mentre invece voleva – come testimonia tutto il libro e il testo dell’autore – suscitare indignazione nei confronti delle condizioni di due esseri viventi entrambi ingiustamente intrappolati e discriminati. Non più diffuso attraverso i normali canali distributivi questo libro cult può però essere acquistato in galleria o scrivendo a: archiviogianbutturini@gmail.com, a fronte di una sottoscrizione minima di 53 euro, comprensiva delle spese di spedizione a sostegno delle attività dell’associazione).
Numerosi sono gli interrogativi toccati da questa mostra: l’importanza della fotografia di reportage negli anni ’70; la tormentata questione dell’Irlanda del Nord (a partire dal riferimento ai fatti tragici legati al Bloody Sunday); le deleterie conseguenze della cancel culture attualmente in forte espansione.... Per affrontare queste tematiche nel corso della mostra, mercoledì 7 aprile alle ore 21,00 verrà organizzato un approfondimento in live streaming con Marta e Tiziano Butturini (figli e responsabili dell’archivio di Gian Butturini), Gianluca Cettineo (scrittore e autore di libri sulla storia irlandese) Daniele De Luigi (curatore di Fondazione Modena Arti Visive), Gigliola Foschi (curatrice della mostra) e Laura De Marco (fondatrice e direttrice di Spazio Labò, docente).
Gian Butturini (1935 - 2006) Fotoreporter internazionale, poliedrico artista della comunicazione, si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni. Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini; nel 2017 esce il reprint del libro (Damiani editore) con prefazione di Martin Parr.
Ha realizzato quaranta libri fotografici tra i quali Cuba 26 Luglio, Dall’Irlanda dopo Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro, DONNE lo sguardo, le storie introduzione di Carla Cerati e due volumi dedicati alla storia cilena.Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato le cronache dei reportage.
Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre londinese, alla Manchester Art Gallery e a Somerset House per PHOTO LONDON 2018.
In qualità di regista ha prodotto documentari tra i quali Crimini di Pace con musiche di Luigi Nono e Bologna, 10.15 strage, il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio premiato in Festival internazionali.
Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dalla Associazione Gian Butturini.
INAUGURAZIONE: sabato 27 marzo 2021, ore 16,00 - 21,00. Alle ore 17,00 è prevista una presentazione della mostra in diretta Facebook da parte della curatrice Gigliola Foschi e di Marta e Tiziano Butturini, figli dell’autore e responsabili dell’Archivio Gian Butturini.
APERTURA STRAORDINARIA: domenica 28 marzo, ore 16,00 - 20,00
EVENTO DURANTE LA MOSTRA: mercoledì 7 aprile ore 21,00 Talk in live streaming con Marta e Tiziano Butturini (figli dell’autore), Gigliola Foschi (curatrice della mostra), Laura De Marco (direttrice di Spazio Labò), Daniele De Luigi (curatore Fondazione Modena Arti Visive), Gianluca Cettineo (scrittore, autore di libri sulla storia irlandese)
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