A Reggio Emilia e a Parma gli ultimi appuntamenti con Il Bestiario della Terra

Membrane e mostrari. I nuovi riti d'arte di Yuval Avital per il Reggio Parma Festival

Yuval Avital, Membrane, Installation view, Foreign Bodies n.1, Chiostri di San Pietro Reggio Emilia, 2022 | Foto: © Andrea Mazzoni
 

Samantha De Martin

03/10/2022

Reggio Emilia - Tornare alla terra come elemento primigenio, pelle a pelle. Penetrare in memorie ancestrali, fino a calarsi in una tenebra densa di dubbi, paure, a volte di violenza, per poi risalire, purificati, stabilendo un diverso contatto con se stessi e con gli altri.
Nella grande epopea della vita tradotta in arte dall’artista Yuval Avital la ricerca di identità si fa cammino che, nell'età adulta, procede a ritroso verso le origini.
Il Bestiario della terra, il grande rito d’arte che l’artista multimediale, compositore e chitarrista israeliano ha concepito come progetto dell’anno del Reggio Parma Festival - tra le più prestigiose associazioni artistiche in Italia, che dal 2001, con il sostegno del Ministero della Cultura, svolge attività di promozione culturale sul territorio di Parma e Reggio Emilia - va avanti invitando il pubblico a nuovi appuntamenti in calendario fino a dicembre.
Il Bestiario della Terra, la grande monografia corale, o meta-opera in tante tappe come l’artista stesso l’ha definita, iniziata lo scorso 9 giugno, intessuta da decine di lavori inediti, tra sculture, partiture, installazioni che assistono all’incontro (perfettamente riuscito) tra il teatro e l’arte contemporanea, prosegue con due nuovi appuntamenti che invitano le due città, Reggio Emilia e Parma, a stringersi all’unisono al canto di Yuval scandito da molteplici linguaggi.
La mostra Membrane, in corso fino al prossimo 13 novembre, conclude il primo capitolo del progetto Il Bestiario della Terra, un ‘indagine anticonvenzionale incentrata sul senso di incompletezza avvertito dall’uomo, sentimento che diventa una spinta propulsiva a ricercare e scoprire le pieghe più recondite dell’Io, in un’ibridazione o contaminazione con l'animale annidato in ciascuno di noi.


Yuval Avital, Membrane, Installation view, Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia, 2022 | Foto: © Andrea Mazzoni 

A Reggio Emilia, all’interno dei Chiostri benedettini di San Pietro, il percorso di Yuval, a cura di Marina Dacci, diventa un itinerario in sette tappe nelle altrettante sale affrescate dell’edificio storico. Al piano terra si fa focus sulla pittura e sul disegno, al piano superiore accoglie il progetto Foreign Bodies. Quest’ultimo abbraccia una selezione di immagini fotografiche delle tre tappe, sviluppate dal 2017 ad oggi, in diversi territori europei (Svizzera, in Germania e ora in Emilia qui esposte in anteprima) e una monumentale installazione multimediale nella quale le immagini in movimento sono accompagnate dalle sonorità create da Yuval Avital nella manica lunga dei Chiostri.
Con questa natura decisa, a tratti ostica, alcuni danzatori sono chiamati a misurarsi cercando un contatto profondo fra il proprio corpo e l'ambiente che li circonda.


Yuval Avital, Membrane, Installation view Foreign Bodies n.3, Chiostri di San Pietro Reggio Emilia, 2022 | Foto: © Andrea Mazzoni

Ad arricchire e semplificare la lettura di Foreign bodies sono, in una sala, i disegni a carboncino tratteggiati da Avital direttamente a pavimento, a riprodurre le posture archetipiche che hanno visto coinvolti i performer durante le diverse sessioni. Una sala è invece dedicata all’ascolto delle interviste dei danzatori sull'esperienza vissuta.
Al piano terra, l'ambiente della sezione pittura e disegno si confronta con le importanti decorazioni delle sale, ora allontanandosene, ora richiamandole in chiave diversa. Il cammino del visitatore si carica così, di sala in sala, dell’energia mossa dal movimento del colore e del segno, che sposa le vibrazioni sonore emesse dai Singing tubes.

Nonostante le diverse cifre stilistiche e i media utilizzati, i due piani dei Chiostri di San Pietro risultano uniti idealmente dallo sviluppo di linee comuni, che simulano un cammino che procede a ritroso verso le origini.


Yuval Avital, Membrane, Installation view Foreign Bodies n.3, Chiostri di San Pietro Reggio Emilia, 2022 | Foto: © Andrea Mazzoni

Avital trasforma i teatri di Parma e Reggio in spazi onirici
Mettendo sotto la lente l’età adulta e sviluppando temi topici di questa fase della vita, Membrane anticipa i tre capitoli del Mostrario, uno straordinario evento multidisciplinare che per tre weekend, tra il 18 novembre e l’11 dicembre, irromperà nelle città di Parma e Reggio Emilia trasformando i principali teatri delle due città - il Teatro Regio di Parma, il Teatro Due di Parma, e il Teatro Valli di Fondazione I Teatri Reggio Emilia - in spazi espositivi onirici.
Lo studio della simbologia dei bestiari medievali ha portato Avital a dare vita a una raccolta di venti scene-bestiali. Queste ambientazioni inedite rielaborano l’iconografia tradizionale in chiave contemporanea, generando un laboratorio vivente e relazionale che tenta di cogliere la natura animale insita in quella umana. Attori, cantanti, performer, danzatori, burattinai trasformeranno gli spazi dei teatri, anche quelli solitamente non accessibili al pubblico, in sorprendenti live-performance.

Membrane e i tre capitoli del Mostrario vanno ad aggiungersi all’interpretazione sull’equazione dell’uomo e della sua animalità nell’hic et nunc condotta da Avital per il Reggio Parma Festival e che affonda le radici nella tradizione dei bestiari, i tipici trattati medievali da sempre fonte iconografica per gli artisti, che raccolgono descrizioni di animali reali e fantastici.


Il Bestiario della Terra di Yuval Avital | Foto: © Andrea Mazzoni

Le mostre in corso al Reggio Parma Festival 
Accanto a Membrane, che ha aperto i battenti lo scorso 1° ottobre, andranno avanti per tutto l’autunno le mostre e le installazioni già aperte in diverse sedi cittadine. Fino al 27 novembre ai Musei Civici di Reggio Emilia si potrà fluttuare nell’enorme wunderkammer di Anatomie squisite, un allestimento d’artista che indaga il corpo anatomico e quello poetico in dialogo con le collezioni dei musei e, in particolare, con la celebre Collezione Spallanzani.
Ancora sei giorni, fino al 9 ottobre, per lasciarsi avvolgere, nella Casa del Suono di Parma, dal magnetico Canto dello Zooforo, un’inedita installazione icono-sonora di Yuval Avital che, servendosi di oltre 200 altoparlanti, invita il pubblico a perdersi dentro un metafisico grembo. Se fino al 30 ottobre a Palazzo Marchi, a Parma, Persona, una mostra multimediale realizzata da Parma 360 in collaborazione con Reggio Parma Festival, tesse dialoghi site specific con le collezioni storiche del palazzo, aprendo una riflessione sul tema della maschera e dei nostri strati più intimi, fino al 16 ottobre APE Museo di Parma invita a decodificare Lessico Animale. Prologo. Questa mostra singolare, a cura di Cristiano Leone, riunisce in un’unica visione fotografia, performance, suono, video, installazione, scultura, pittura, teatro, seguendo una possibile trasformazione dell’uomo in animale.
Infine, l’opera permanente eseguita da Simone Ferrarini, dal titolo Cadavre Exquis, un murale di ottanta metri di lunghezza per dieci di altezza, colloca definitivamente gli esseri ibridi e fantastici di Avital al Magazzino Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia.


Il Canto dello Zooforo di Yuval Avital, Installazione icono-sonora, Parma, Casa del Suono, 10 giugno-9 ottobre nell'ambito di Reggio Parma Festival | Foto: © Samantha De Martin per ARTE.it


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