Dal 18 gennaio, solo nei giorni feriali
I musei ripartono (ma solo in zona gialla)
La Reggia di Caserta, Progetto di Luigi Vanvitellli
Samantha De Martin
15/01/2021
Nel valzer dei colori e delle riaperture scandito dal nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, che entrerà in vigore da domani, una buona notizia riguarda finalmente l’arte. Ma non per tutte le regioni.
A partire dal 18 gennaio i musei riapriranno le porte, ma solo nelle zone “gialle” (che in realtà non saranno molte), e durante i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, per poi spegnere le luci nel fine settimana.
“È un primo passo, un piccolo passo verso la ripartenza - aveva dichiarato ieri, parlando di una possibile riapertura, il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini -. Naturalmente tutto dovrà avvenire in modalità di sicurezza, come quest’estate, con gli obblighi di indossare le mascherine, mantenere il distanziamento, il contingentamento e con prenotazioni e bigliettazione elettronica per evitare le file”.
Intanto, chiusi al pubblico dallo scorso 6 novembre, parchi archeologici e luoghi d’arte non si fanno cogliere impreparati alla notizia e scaldano le sale (e i percorsi di visita) in attesa di rincontrare i visitatori, in totale sicurezza. Non tutti seguiranno tuttavia il medesimo calendario: solo alcuni ripartiranno già dal 18, mentre altri rimanderanno di alcune settimane la ripartenza.
Il Mart riparte il 16 gennaio con Giovanni Boldini
Il primo ad annunciare la ripresa era stato il Mart di Rovereto che, con il suo presidente, Vittorio Sgarbi, aveva annunciato la ripartenza per sabato 16 gennaio alle 12, con la “vernice” della mostra dedicata a Giovanni Boldini. Seguito a ruota dal Parco archeologico del Colosseo, pronto a riaprire (ammesso che il Lazio rimanga in zona “gialla”), sia pure con un percorso di visita limitato e contingentato, con un concerto all’interno dell’Anfiteatro flavio.
Il Mart di Rovereto
Dal Lazio alla Toscana, il risveglio dei musei corre veloce, anche se le regioni che saranno dichiarate "rosse" o "arancioni" dovranno ancora attendere.
Firenze riparte dalla Loggia dei Lanzi e da Boboli, mentre il 21 gennaio tocca agli Uffizi
"Siamo pronti ad aprire Boboli già da martedì - anticipa all'ANSA il direttore degli Uffizi Eike Schmidt -. Il primissimo monumento ad aprire, appena sarà pubblicato in gazzetta il dpcm, sarà la Loggia dei Lanzi, probabilmente nella giornata di lunedì, e, da martedì, Boboli".
L’orario di apertura dei Giardini sarà dalle 8.30 alle 16.30 nei mesi di gennaio e febbraio; dalle 8.30 alle 17.30 nel mese di marzo.
Palazzo Pitti aprirà invece a partire dal 20 gennaio. Sarà possibile visitare la Galleria d’Arte Moderna, il Tesoro dei Granduchi e la Galleria Palatina, compresa la mostra sul restauro del dipinto di Raffaello con Il Papa Leone X e due cardinali, nella Sala delle Nicchie.
Per la Galleria degli Uffizi bisognerà invece attendere il 21 gennaio.
Giardino di Boboli, La Fontana di Ganimede e il Kaffeehaus sullo sfondo | Courtesy Opera Laboratori Fiorentini
La Galleria dell'Accademia di Firenze riaprirà il 13 febbraio con un nuovo allestimento
Discorso diverso per la Galleria dell’Accademia di Firenze che posticipa la riapertura al pubblico al 13 febbraio, con un nuovissimo allestimento che si preannuncia "sorprendente".
"In questo periodo - dichiara il direttore Cecilie Hollberg - la Galleria dell’Accademia è rimasta chiusa per ovvi motivi, ma in realtà non ci siamo fermati un attimo. Non avendo il museo alcun deposito, è stata una vera sfida ricollocare le oltre 450 opere della Sala del Colosso e della Gipsoteca. In mancanza di pubblico, sono i modelli di Lorenzo Bartolini a popolare ed arricchire il nostro percorso espositivo e i dipinti del ‘500 risplendono di un'altra luce nelle sale delle mostre temporanee. Una nuova Galleria dell’Accademia, eccezionalmente per il tempo della durata dei lavori che proseguiranno dietro le quinte. Invito tutti a venire a vederla.” Con l’occasione sarà riaperta anche la collezione degli strumenti musicali, scrigno che raccoglie pezzi straordinari appartenuti alle famiglie granducali dei Medici e dei Lorena, passati successivamente al Conservatorio Luigi Cherubini, come la viola costruita da Antonio Stradivari.
Dal 18 gennaio riaprono i musei della Campania
E mentre, da Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città fa sapere che le sedici tavole del Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti - riunite a Palazzo Fava in occasione della mostra, a 300 anni dal loro smembramento - resteranno in città ancora fino al 15 febbraio, grazie a una proroga concessa dai nove musei proprietari, la direzione regionale dei musei campani conferma la riapertura.
Anche la Reggia di Caserta si appresta a schiudere i cancelli. Confermando la chiusura settimanale del martedì, il complesso vanvitelliano rende noto che, in questa prima fase, "gli Appartamenti Reali, il Parco Reale e il Giardino Inglese si dischiuderanno soprattutto a favore del pubblico di prossimità".
Cancelli aperti a partire dal 18 gennaio anche al MANN che accoglierà i visitatori, da lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.30, con le sue mostre, tra le quali Lucy. Sogno di un'evoluzione di Tanino Liberatore, e Gli Etruschi e il MANN.
"La riapertura dei musei nelle zone gialle è un segnale fortissimo che ci fa sentire tutti una orgogliosa comunità. Dove l'arte e la bellezza curano lo spirito e ci preparano alla rinascita" commenta il direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini.
Slitta la riapertura per la Collezione Peggy Guggenheim
"In base a quanto stabilito dall’ultimo DPCM - si legge in una nota stampa diffusa dalla Collezione Peggy Guggenheim - la Collezione rimane momentaneamente chiusa, trovandosi in Veneto, zona dichiarata arancione". Da qui la decisione di Palazzo Venier dei Leoni di posticipare al 2022, dal 9 aprile al 26 settembre, la mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata, a cura di Gražina Subelytė. Slitterà invece alla primavera del 2023 la monografica dedicata all’artista veneziano Edmondo Bacci, Edmondo Bacci. L'energia della luce, a cura di Chiara Bertola.
“Continuiamo a non demordere e ad andare avanti con le nostre attività online - spiega la direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, Karole P. B. Vail - fiduciosi che presto torneremo ad aprire le porte di Palazzo Venier dei Leoni, ai cittadini e ai veneti, in primis, nel pieno rispetto della funzione sociale che il museo deve avere, in quanto luogo inclusivo e democratico, accessibile a tutti”.
Il dialogo tra il museo veneziano e i suoi oltre 525.000 followers continuerà pertanto a distanza, sul web, con il corso online di storia dell’arte “L’Arte è Vita”, in partenza il 25 gennaio, con l'’artista svedese Cecilia Jansson, protagonista del terzo appuntamento di “SuperaMenti”, dal 22 al 24 gennaio, e con un workshop su Zoom, destinato ai docenti, il 27 gennaio prossimo.
Per le regioni più "virtuose", insomma, almeno fino al 5 marzo (fino a questa data resterà in vigore il dpcm), l'arte si appresta a tirare un sospiro di sollievo. E noi con lei, si spera questa volta, senza interruzioni.
Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Vergine Annunciata, Gazzada, Collezione Cagnola
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• La cultura riparte da Rovereto: il Mart riapre con la mostra dedicata a Boldini
• Dalla Domus tiberiana al grande museo diffuso, il Parco archeologico del Colosseo è pronto alla ripartenza
• Stop ad arte, musei, cultura in tutta Italia
A partire dal 18 gennaio i musei riapriranno le porte, ma solo nelle zone “gialle” (che in realtà non saranno molte), e durante i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, per poi spegnere le luci nel fine settimana.
“È un primo passo, un piccolo passo verso la ripartenza - aveva dichiarato ieri, parlando di una possibile riapertura, il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini -. Naturalmente tutto dovrà avvenire in modalità di sicurezza, come quest’estate, con gli obblighi di indossare le mascherine, mantenere il distanziamento, il contingentamento e con prenotazioni e bigliettazione elettronica per evitare le file”.
Intanto, chiusi al pubblico dallo scorso 6 novembre, parchi archeologici e luoghi d’arte non si fanno cogliere impreparati alla notizia e scaldano le sale (e i percorsi di visita) in attesa di rincontrare i visitatori, in totale sicurezza. Non tutti seguiranno tuttavia il medesimo calendario: solo alcuni ripartiranno già dal 18, mentre altri rimanderanno di alcune settimane la ripartenza.
Il Mart riparte il 16 gennaio con Giovanni Boldini
Il primo ad annunciare la ripresa era stato il Mart di Rovereto che, con il suo presidente, Vittorio Sgarbi, aveva annunciato la ripartenza per sabato 16 gennaio alle 12, con la “vernice” della mostra dedicata a Giovanni Boldini. Seguito a ruota dal Parco archeologico del Colosseo, pronto a riaprire (ammesso che il Lazio rimanga in zona “gialla”), sia pure con un percorso di visita limitato e contingentato, con un concerto all’interno dell’Anfiteatro flavio.
Il Mart di Rovereto
Dal Lazio alla Toscana, il risveglio dei musei corre veloce, anche se le regioni che saranno dichiarate "rosse" o "arancioni" dovranno ancora attendere.
Firenze riparte dalla Loggia dei Lanzi e da Boboli, mentre il 21 gennaio tocca agli Uffizi
"Siamo pronti ad aprire Boboli già da martedì - anticipa all'ANSA il direttore degli Uffizi Eike Schmidt -. Il primissimo monumento ad aprire, appena sarà pubblicato in gazzetta il dpcm, sarà la Loggia dei Lanzi, probabilmente nella giornata di lunedì, e, da martedì, Boboli".
L’orario di apertura dei Giardini sarà dalle 8.30 alle 16.30 nei mesi di gennaio e febbraio; dalle 8.30 alle 17.30 nel mese di marzo.
Palazzo Pitti aprirà invece a partire dal 20 gennaio. Sarà possibile visitare la Galleria d’Arte Moderna, il Tesoro dei Granduchi e la Galleria Palatina, compresa la mostra sul restauro del dipinto di Raffaello con Il Papa Leone X e due cardinali, nella Sala delle Nicchie.
Per la Galleria degli Uffizi bisognerà invece attendere il 21 gennaio.
Giardino di Boboli, La Fontana di Ganimede e il Kaffeehaus sullo sfondo | Courtesy Opera Laboratori Fiorentini
La Galleria dell'Accademia di Firenze riaprirà il 13 febbraio con un nuovo allestimento
Discorso diverso per la Galleria dell’Accademia di Firenze che posticipa la riapertura al pubblico al 13 febbraio, con un nuovissimo allestimento che si preannuncia "sorprendente".
"In questo periodo - dichiara il direttore Cecilie Hollberg - la Galleria dell’Accademia è rimasta chiusa per ovvi motivi, ma in realtà non ci siamo fermati un attimo. Non avendo il museo alcun deposito, è stata una vera sfida ricollocare le oltre 450 opere della Sala del Colosso e della Gipsoteca. In mancanza di pubblico, sono i modelli di Lorenzo Bartolini a popolare ed arricchire il nostro percorso espositivo e i dipinti del ‘500 risplendono di un'altra luce nelle sale delle mostre temporanee. Una nuova Galleria dell’Accademia, eccezionalmente per il tempo della durata dei lavori che proseguiranno dietro le quinte. Invito tutti a venire a vederla.” Con l’occasione sarà riaperta anche la collezione degli strumenti musicali, scrigno che raccoglie pezzi straordinari appartenuti alle famiglie granducali dei Medici e dei Lorena, passati successivamente al Conservatorio Luigi Cherubini, come la viola costruita da Antonio Stradivari.
Dal 18 gennaio riaprono i musei della Campania
E mentre, da Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città fa sapere che le sedici tavole del Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti - riunite a Palazzo Fava in occasione della mostra, a 300 anni dal loro smembramento - resteranno in città ancora fino al 15 febbraio, grazie a una proroga concessa dai nove musei proprietari, la direzione regionale dei musei campani conferma la riapertura.
Anche la Reggia di Caserta si appresta a schiudere i cancelli. Confermando la chiusura settimanale del martedì, il complesso vanvitelliano rende noto che, in questa prima fase, "gli Appartamenti Reali, il Parco Reale e il Giardino Inglese si dischiuderanno soprattutto a favore del pubblico di prossimità".
Cancelli aperti a partire dal 18 gennaio anche al MANN che accoglierà i visitatori, da lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.30, con le sue mostre, tra le quali Lucy. Sogno di un'evoluzione di Tanino Liberatore, e Gli Etruschi e il MANN.
"La riapertura dei musei nelle zone gialle è un segnale fortissimo che ci fa sentire tutti una orgogliosa comunità. Dove l'arte e la bellezza curano lo spirito e ci preparano alla rinascita" commenta il direttore del Museo Archeologico di Napoli, Paolo Giulierini.
Slitta la riapertura per la Collezione Peggy Guggenheim
"In base a quanto stabilito dall’ultimo DPCM - si legge in una nota stampa diffusa dalla Collezione Peggy Guggenheim - la Collezione rimane momentaneamente chiusa, trovandosi in Veneto, zona dichiarata arancione". Da qui la decisione di Palazzo Venier dei Leoni di posticipare al 2022, dal 9 aprile al 26 settembre, la mostra Surrealismo e magia. La modernità incantata, a cura di Gražina Subelytė. Slitterà invece alla primavera del 2023 la monografica dedicata all’artista veneziano Edmondo Bacci, Edmondo Bacci. L'energia della luce, a cura di Chiara Bertola.
“Continuiamo a non demordere e ad andare avanti con le nostre attività online - spiega la direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, Karole P. B. Vail - fiduciosi che presto torneremo ad aprire le porte di Palazzo Venier dei Leoni, ai cittadini e ai veneti, in primis, nel pieno rispetto della funzione sociale che il museo deve avere, in quanto luogo inclusivo e democratico, accessibile a tutti”.
Il dialogo tra il museo veneziano e i suoi oltre 525.000 followers continuerà pertanto a distanza, sul web, con il corso online di storia dell’arte “L’Arte è Vita”, in partenza il 25 gennaio, con l'’artista svedese Cecilia Jansson, protagonista del terzo appuntamento di “SuperaMenti”, dal 22 al 24 gennaio, e con un workshop su Zoom, destinato ai docenti, il 27 gennaio prossimo.
Per le regioni più "virtuose", insomma, almeno fino al 5 marzo (fino a questa data resterà in vigore il dpcm), l'arte si appresta a tirare un sospiro di sollievo. E noi con lei, si spera questa volta, senza interruzioni.
Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Vergine Annunciata, Gazzada, Collezione Cagnola
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