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Sing Sing. Il corpo di Pompei

Dalla mostra fotografica "Sing Sing. Il corpo di Pompei" al MANN
 

MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli

07/04/20

Un  video spot che consente di seguire Luigi Spina alla scoperta di un segmento importante dei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: nelle prime dodici celle dell’ala definita “vecchio Sing Sing”, si potrà lanciare uno sguardo oltre le inferriate, per cogliere, in bianco e nero, il fascino di lucerne, candelabri, vasellame, bronzi, che restituiscono la testimonianza della vita quotidiana nelle città vesuviane.
Un trailer, dunque, per ricostruire non soltanto il processo di analistilosi (in archeologia, è la ricomposizione, pezzo per pezzo, delle antiche strutture) seguito da Luigi Spina nella sua ricerca fotografica, ma soprattutto per anticipare al pubblico l’impegno del Museo nel riorganizzare e rendere fruibili i depositi “Sing Sing”.
I lavori sui sottotetti e sulle coperture dell’edificio storico del MANN hanno avviato, infatti, un’imponente attività di catalogazione e schedatura dei reperti, cui è stata legata la procedura di sistemazione degli ambienti (svuotamento, pulitura, installazione di nuovi impianti di illuminazione): a questo lavoro tecnico-scientifico di riordino delle opere per categorie di materiali e tipologie di reperti si abbinerà, naturalmente, il passaggio ad una fruizione rinnovata di Sing Sing.

I depositi, infatti, non saranno soltanto spazio di ricerca per gli studiosi, ma anche oggetto di visita da parte di gruppi guidati: il design grafico ed architettonico, che caratterizzerà i box, consentirà di individuare e conoscere i nuclei del patrimonio conservato in Sing Sing; si partirà con il “Vecchio Sing Sing” (oggetti della vita quotidiana nelle città vesuviane, raccolta Borgia, materiali tratti da campagne di scavo ottocentesche nelle necropoli dell’Italia meridionale), per proseguire nel “Nuovo Sing Sing” (le celle racchiudono materiali provenienti da antiche raccolte, come la collezione Spinelli, nonché reperti tratti da scavi novecenteschi e manufatti oggetto di sequestro).

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