Daniele Breccia

Daniele Breccia, MU.SP.A.C., L'Aquila
Dal 17 May 2014 al 24 May 2014
L'Aquila
Luogo: MU.SP.A.C.
Indirizzo: via Ficara - piazza d’Arti
Orari: mart-sab 10.30-13.30 / 16-30-20.30
Curatori: Martina Sconci
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 349 6365670 / 338 2374725
E-Mail info: museosperimentale@libero.it
Sito ufficiale: http://www.museomuspac.com
Per l’occasione l’artista presenta una selezione di sette lavori inediti, eseguiti tra il 2012 e il 2014, frutto delle sue ultime ricerche artistiche.
Come si legge nel testo critico che accompagna la mostra: "Daniele Breccia sperimenta diversi tipi di linguaggio. Servendosi di vari mezzi quali la pittura, la scultura e l’installazione, destabilizza i vari generi artistici, creando delle opere che divertono, sorprendono, ma allo stesso tempo invitano a riflettere. Dialogando in maniera sottile con alcuni capisaldi della storia dell’arte, egli li interpreta, li sbeffeggia e li celebra allo stesso tempo. Il suo intento non è quello di turbare, bensì di andare oltre le convenzioni figurative e rappresentative, creando dei cortocircuiti formali, per scardinare le nostre abitudini visive più radicate".
In opere dal forte impatto visivo come “A love supreme” e “Love Devotion Surrender”, Breccia affronta con ironia e sarcasmo alcune tematiche esistenziali quali la morte e la spiritualità. In altri lavori come “Double Elvis” e “Lullaby” dà una sua chiave di lettura di alcuni movimenti artistici americani sviluppatesi negli anni settanta come il Minimalismo e l’Iperrealismo. In “Romance” primi piani di modelle ritagliati da riviste e giornali, restituiscono attraverso la tecnica del “trasfer” (molto usata da artisti come Rauschenberg) un effetto sbiadito e invecchiato, come a sottolineare l’aspetto effimero della bellezza. Con un certo umorismo in “Self-portrait like Prada's advertising” l’artista gioca ancora con il mondo della moda e della pubblicità, sostituendo la sua immagine dipinta a quella di un modello di Prada.
Come si legge nel testo critico che accompagna la mostra: "Daniele Breccia sperimenta diversi tipi di linguaggio. Servendosi di vari mezzi quali la pittura, la scultura e l’installazione, destabilizza i vari generi artistici, creando delle opere che divertono, sorprendono, ma allo stesso tempo invitano a riflettere. Dialogando in maniera sottile con alcuni capisaldi della storia dell’arte, egli li interpreta, li sbeffeggia e li celebra allo stesso tempo. Il suo intento non è quello di turbare, bensì di andare oltre le convenzioni figurative e rappresentative, creando dei cortocircuiti formali, per scardinare le nostre abitudini visive più radicate".
In opere dal forte impatto visivo come “A love supreme” e “Love Devotion Surrender”, Breccia affronta con ironia e sarcasmo alcune tematiche esistenziali quali la morte e la spiritualità. In altri lavori come “Double Elvis” e “Lullaby” dà una sua chiave di lettura di alcuni movimenti artistici americani sviluppatesi negli anni settanta come il Minimalismo e l’Iperrealismo. In “Romance” primi piani di modelle ritagliati da riviste e giornali, restituiscono attraverso la tecnica del “trasfer” (molto usata da artisti come Rauschenberg) un effetto sbiadito e invecchiato, come a sottolineare l’aspetto effimero della bellezza. Con un certo umorismo in “Self-portrait like Prada's advertising” l’artista gioca ancora con il mondo della moda e della pubblicità, sostituendo la sua immagine dipinta a quella di un modello di Prada.
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