Francesco Balsamo. Opere recenti

Francesco Balsamo, Lunatico nuziale, 2014. Olio e matite colorate su carta
Dal 9 May 2014 al 11 May 2014
Scicli | Ragusa
Luogo: Galleria L’Androne
Indirizzo: via Nazionale 70
Curatori: Giusi Diana
Enti promotori:
- SEM
- Spazi Espressivi Monumentali
Telefono per informazioni: +39 06 99330840
E-Mail info: info@medialivecomunicazione.com
Nell’ambito della rassegna NUVOLE, viaggio estetico nell’arte indipendente, che si svolgerà dal 9 all’11 maggio a Scicli (Ragusa) promossa da SEM, Spazi Espressivi Monumentali, per la sezione Sicilia Identità, venerdì 9 maggio alle 18 inaugura la personale di Francesco Balsamo dal titolo Opere recenti curata dalla critica e storica dell’arte Giusi Diana.
Un’installazione ambientale composta da tavoli, presenta opere su carta, cartone e carta velina, disegni ad olio e matita che talvolta si accompagnano a reperti oggettuali, ritagli di cartone o piccole sculture. Una dimensione intima quella suggerita da Balsamo, in cui talvolta il disegno veloce e delicato rimane come una traccia impigliata su una pagina di taccuino dai bordi strappati. Le immagini tratte da archivi fotografici, si vestono di suggestioni letterarie, anche grazie ai titoli evocativi.
L’ambiguità tra realtà e finzione gioca un ruolo fondamentale nel corpus di opere in mostra, a partire dalla tecnica prediletta dall’artista, il disegno, che si caratterizza per essere innanzitutto un grande gioco illusorio, una magia che rende visibile ciò che non lo è più, e forse ciò che non lo è mai stato. La maschera che compare sui volti dei personaggi ritratti svela anzichè celare, sottolineando l’incongruenza del ricordo, increspando la patina sentimentale e malinconica, svelando la crudeltà affabulatoria del tempo rimosso e reinventato.Questa natura emblematica e ambigua che si nasconde dietro le immagini e in ultima istanza dietro la realtà stessa viene resa tecnicamente attraverso un ricorso sapiente alla morbidezza delle ombre e allo sfumato atmosferico secondo un utilizzo del mezzo grafico che si veste di suggestioni neo-simboliste. In altri casi come in “Studio di una figura allo specchio”, “Senza titolo di coltello e forchetta” e “Promenade”, l’utilizzo della pura linea grafica a tracciare con pochi tratti efficaci di matita una scena o un dettaglio sono frutto di una sintesi estrema che rende questi “Studi” opere formalmente complete.
Francesco Balsamo è nato a Catania, dove vive e lavora. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e Catania e alla facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Sin dai suoi esordi si muove nell'ambito di una creatività composita, dove si intrecciano molte passioni: il disegno, la pittura e la scrittura in versi. Nel 2001 è tra i vincitori del premio Eugenio Montale – sezione inediti – con Appendere l'ombra a un chiodo, poesie pubblicate nell'antologia dei premiati edita da Crocetti nel 2002; nello stesso anno riceve il premio Sandro Penna, per l'inedito, con Discorso dell'albero alle sue foglie, edito da Stamperia dell'Arancio nel 2003. Recentemente (2010) pubblica con Incerti Editori la raccolta Ortografia della neve. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste («Hortus», «I racconti di Luvi», «Poeti e Poesia», «Ore piccole») e su antologie (Centro Montale - Vent'anni di poesia, Ci sono ancora le lucciole, Poeti e Poesia - Poeti nati negli anni sessanta, dieci poesie tradotte in polacco in La comunità dei vulcani). Una sua raccolta é stata tradotta in finlandese e pubblicata a Helsinki nel 2004. Dal 2003 numerose le sue partecipazioni a mostra personali e collettive in Italia ed est Europa.
Un’installazione ambientale composta da tavoli, presenta opere su carta, cartone e carta velina, disegni ad olio e matita che talvolta si accompagnano a reperti oggettuali, ritagli di cartone o piccole sculture. Una dimensione intima quella suggerita da Balsamo, in cui talvolta il disegno veloce e delicato rimane come una traccia impigliata su una pagina di taccuino dai bordi strappati. Le immagini tratte da archivi fotografici, si vestono di suggestioni letterarie, anche grazie ai titoli evocativi.
L’ambiguità tra realtà e finzione gioca un ruolo fondamentale nel corpus di opere in mostra, a partire dalla tecnica prediletta dall’artista, il disegno, che si caratterizza per essere innanzitutto un grande gioco illusorio, una magia che rende visibile ciò che non lo è più, e forse ciò che non lo è mai stato. La maschera che compare sui volti dei personaggi ritratti svela anzichè celare, sottolineando l’incongruenza del ricordo, increspando la patina sentimentale e malinconica, svelando la crudeltà affabulatoria del tempo rimosso e reinventato.Questa natura emblematica e ambigua che si nasconde dietro le immagini e in ultima istanza dietro la realtà stessa viene resa tecnicamente attraverso un ricorso sapiente alla morbidezza delle ombre e allo sfumato atmosferico secondo un utilizzo del mezzo grafico che si veste di suggestioni neo-simboliste. In altri casi come in “Studio di una figura allo specchio”, “Senza titolo di coltello e forchetta” e “Promenade”, l’utilizzo della pura linea grafica a tracciare con pochi tratti efficaci di matita una scena o un dettaglio sono frutto di una sintesi estrema che rende questi “Studi” opere formalmente complete.
Francesco Balsamo è nato a Catania, dove vive e lavora. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e Catania e alla facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Sin dai suoi esordi si muove nell'ambito di una creatività composita, dove si intrecciano molte passioni: il disegno, la pittura e la scrittura in versi. Nel 2001 è tra i vincitori del premio Eugenio Montale – sezione inediti – con Appendere l'ombra a un chiodo, poesie pubblicate nell'antologia dei premiati edita da Crocetti nel 2002; nello stesso anno riceve il premio Sandro Penna, per l'inedito, con Discorso dell'albero alle sue foglie, edito da Stamperia dell'Arancio nel 2003. Recentemente (2010) pubblica con Incerti Editori la raccolta Ortografia della neve. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste («Hortus», «I racconti di Luvi», «Poeti e Poesia», «Ore piccole») e su antologie (Centro Montale - Vent'anni di poesia, Ci sono ancora le lucciole, Poeti e Poesia - Poeti nati negli anni sessanta, dieci poesie tradotte in polacco in La comunità dei vulcani). Una sua raccolta é stata tradotta in finlandese e pubblicata a Helsinki nel 2004. Dal 2003 numerose le sue partecipazioni a mostra personali e collettive in Italia ed est Europa.
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