A voyage between the sublime and the reality

A voyage between the sublime and the reality, Anteprima d'art Contemporanea, Roma
Dal 20 February 2014 al 30 April 2014
Roma
Luogo: Anteprima d'arte Contemporanea
Indirizzo: piazza Mazzini 27
Orari: da martedì a venerdì 15.30-19
Curatori: Camilla Boemio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 37500282
E-Mail info: info@anteprimadartecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.anteprimadartecontemporanea.it
La mostra è un viaggio nelle immagini, nell'evasione e nella memoria, al limite tra il sublime e la routine quotidiana. Costruita da un corpo organico di lavori. Le fotografie inedite degli Svizzeri Ursula Sprecher & Andi Cortellini, la serie di Juliane Eirich ed il video di Johanna Eliisa Laitanen. Questo ultimo Aura of Place d' Armes è la storia di un tentativo nel conservare un passato forse mai esistito. La Laitanen racconta di ricordi messi insieme da frammenti, una storia ripetitiva nello stesso contesto nel quale è avvenuta. Emergono l’originalità dell'architettura, i rituali del luogo e le metodiche ricostruzioni. Si concentra sull'esame dei momenti forti e gli stati intermedi: al mattino presto, il vuoto del luogo, gli esercizi. Combinando persistenze con rimandi improvvisi ed una narrazione che si svolge in diversi strati temporali generando un’ opera dall'atmosfera irreale. Il lavoro è stato girato nel 2009 a Versailles nelle stalle di Luigi XIV, la parte deputata alla Académie du Spectacle Equestre; un'istituzione che promuove e conserva l'arte equestre. L'immacolata visione del luogo e le norme che la disciplinano servono come una protesta contro i valori ancora attualmente in vigore. L'Accademia è racchiusa nel suo piccolo mondo simile a quello in una bottiglia di vetro, un tentativo idealistico di creare e custodire qualcosa di profondamente bello ma artificioso. Nel lavoro questa illusione si infrange contro la minaccia, sempre in agguato, della imperfezione. Itoshima della Eirich esplora le emozioni contrastanti durante la residenza in una bella casa antica di campagna nel sud subtropicale del Giappone. In bici ha esplorato la regione di Itoshima raccogliendo nuove impressioni: di giorno e di notte, nelle campagne e nelle città, nel caldo afoso, durante la pioggia battente e la tempesta. Racconta la scoperta di un luogo tra sogno ed introspezione. Le sue immagini hanno una qualità iconografica senza tempo e storia. Ciò che è banale si trasforma, sia per l’uso sapiente della luce, del colore, sia perché viene incanalato in una nuova prospettiva nella quale interagiscono i luoghi creati dall’ uomo con la natura circostante. Riadattandone le linee e portando lo spettatore in una contemplazione emozionale del luogo raffigurato.
Nella serie HobbyBuddies di Sprecher & Cortellini i ritratti di gruppo diventano set inverosimili nei quali le persone sono accomunate dalle stessi passioni, lavori o interessi. Nulla è lasciato al caso. Le immagini tradiscono la ricerca e l'organizzazione accurata: il numero dei soggetti ed il loro abbigliamento, gli oggetti di scena, gli accessori. L’approccio utilizzato si traduce in insolite, intriganti composizioni. Tutti riconducibili ad una tribù di appartenenza nella quale la perdita di individualità predilige l’armonia e l’essere accomunati ad altri simili nei minimi dettagli. Siamo tutti nel nostro realismo più diffuso riconducibili ad un campione, nel quale la quotidianità emerge presentandoci una versione a tratti spiazzante e divertente.
Nella serie HobbyBuddies di Sprecher & Cortellini i ritratti di gruppo diventano set inverosimili nei quali le persone sono accomunate dalle stessi passioni, lavori o interessi. Nulla è lasciato al caso. Le immagini tradiscono la ricerca e l'organizzazione accurata: il numero dei soggetti ed il loro abbigliamento, gli oggetti di scena, gli accessori. L’approccio utilizzato si traduce in insolite, intriganti composizioni. Tutti riconducibili ad una tribù di appartenenza nella quale la perdita di individualità predilige l’armonia e l’essere accomunati ad altri simili nei minimi dettagli. Siamo tutti nel nostro realismo più diffuso riconducibili ad un campione, nel quale la quotidianità emerge presentandoci una versione a tratti spiazzante e divertente.
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