Sublimazione

Soriano nel Cimino (VT)
Dal 22 August 2014 al 22 August 2014
Soriano nel Cimino | Viterbo
Luogo: Terrazza Belvedere
Indirizzo: piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto
Orari: h 18
Enti promotori:
- Comune di Soriano nel Cimino
- Regione Lazio
- Provincia di Viterbo
Telefono per informazioni: +39 0761 742235
E-Mail info: segreteriamontez@libero.it
Sito ufficiale: http://www.comune.sorianonelcimino.vt.it
Il patrimonio culturale dei Sorianesi si arricchisce oggi di un nuovo monumento cittadino collocato permanentemente presso la terrazza belvedere in Piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto in occasione della V edizione del Premio Centro. L'iniziativa promossa dal direttore artistico Paolo Berti è patrocinata dal Comune di Soriano Nel Cimino, dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Viterbo ed è insignita della medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Fra i numerosi ospiti presenziano all'inaugurazione anche il sindaco Fabio Menicacci, la gallerista Tiziana Todi, il critico d'arte Robertomaria Siena ed alcuni ospiti di eccellenza come l'Ambasciatore delle Filippine a Roma Virgilio Reyes Jr., appassionato collezionista di arte contemporanea. “Ho voluto donare alla comunità un nuovo eroe, un simbolo della sfida culturale che Soriano Nel Cimino sta lanciando”, dice l'autore dell'opera Giorgio Capogrossi, in arte Montez. Di fatto l'artista realizza una rivisitazione scultorea del celebre mito di Davide contro Golia in chiave del tutto nuova, contemporanea. Sono evidenti i riferimenti a Michelangiolo e più in generale allo spirito, alla ricerca ed allo sviluppo culturale che hanno caratterizzato il Rinascimento italiano, considerato come il periodo emblematico dello splendore della nostra cultura e della nostra società e quindi esemplarmente rappresentativo del “bello” italiano che ancora oggi continua ad affascinare il mondo e ad attrarre milioni di visitatori nel nostro paese. Non sfugge però ad un osservatore attento che in effetti il David non c'è, è stato scolpito via; “..è sublimato”, come lascia intendere l'artista. La scultura in peperino grigio si presenta dunque come un piedistallo scolpito nella più caratteristica delle pietre locali, con un tronco d'albero sulla parte superiore. Questo elemento strutturale sembra alludere alla conformazione di celebri statue scolpite nella classica posizione chiastica, come il Doriforo di Policleto e lo stesso David di Michelangiolo. Più che un virtuosismo o una ricerca plastica, si evince dall'impostazione concettuale del lavoro di Montez una ricerca architettonica, di relazione dell'uomo con lo spazio circostante, che reinterpretando in modo originale il rapporto con l'antico e le osservazioni
fornite da Vitruvio nel “De Architectura”, utilizza le misure del proprio corpo come riferimento per lo studio proporzionale dell'ordine compositivo. Lo spazio scultoreo è però lasciato vuoto e capiente al fine di poter ricevere le “statue viventi”, ovvero tutti coloro che accoglieranno la sfida e vorranno “mettersi nei panni” del David per diventare eroi protagonisti e protettori della propria città e del proprio patrimonio umano ed artistico. “Sublimazione” è il titolo riportato sulla targa affissa al piedistallo da cui è possibile elevarsi ed apprezzare la bellezza del luminoso paesaggio circostante; sulla targa anche un testo poetico del critico d'arte Robertomaria Siena ed un QR-Code che permetterà ai visitatori di documentarsi, storicizzarsi e scattarsi una fotografia sul piedistallo da caricare sul web tramite il sito internet www.montez.it, lasciando così una testimonianza del passaggio nella città di Soriano Nel Cimino. La scultura voluta e commissionata da Paolo Berti simboleggia dunque l'impegno alla valorizzazione delle risorse territoriali e culturali, oltreché “lo sviluppo di nuove strutture ricettive e turistiche più competitive, che faranno di Soriano Del Cimino un centro attrattivo ed attrattore a livello nazionale ed internazionale.” (cit. Fabio Menicacci, Sindaco di Soriano Nel Cimino). L'augurio è quello che il fermento culturale in fieri possa divenire un riferimento identitario per i Sorianesi e un'attrazione per il sempre crescente numero di visitatori interessati a conoscere i tesori della Tuscia. Gli studi, i bozzetti preparatori, le tele ricavate da una malta impastata con calce e polvere di peperino ed altro materiale documentativo dell'opera sono conservati presso la nuovissima Factory Center di Soriano Nel Cimino , un centro espositivo permanente per l' arte contemporanea diretta dallo stesso Paolo Berti, luogo a cui Montez si è ispirato per concepire e realizzare la sua opera.
Fra i numerosi ospiti presenziano all'inaugurazione anche il sindaco Fabio Menicacci, la gallerista Tiziana Todi, il critico d'arte Robertomaria Siena ed alcuni ospiti di eccellenza come l'Ambasciatore delle Filippine a Roma Virgilio Reyes Jr., appassionato collezionista di arte contemporanea. “Ho voluto donare alla comunità un nuovo eroe, un simbolo della sfida culturale che Soriano Nel Cimino sta lanciando”, dice l'autore dell'opera Giorgio Capogrossi, in arte Montez. Di fatto l'artista realizza una rivisitazione scultorea del celebre mito di Davide contro Golia in chiave del tutto nuova, contemporanea. Sono evidenti i riferimenti a Michelangiolo e più in generale allo spirito, alla ricerca ed allo sviluppo culturale che hanno caratterizzato il Rinascimento italiano, considerato come il periodo emblematico dello splendore della nostra cultura e della nostra società e quindi esemplarmente rappresentativo del “bello” italiano che ancora oggi continua ad affascinare il mondo e ad attrarre milioni di visitatori nel nostro paese. Non sfugge però ad un osservatore attento che in effetti il David non c'è, è stato scolpito via; “..è sublimato”, come lascia intendere l'artista. La scultura in peperino grigio si presenta dunque come un piedistallo scolpito nella più caratteristica delle pietre locali, con un tronco d'albero sulla parte superiore. Questo elemento strutturale sembra alludere alla conformazione di celebri statue scolpite nella classica posizione chiastica, come il Doriforo di Policleto e lo stesso David di Michelangiolo. Più che un virtuosismo o una ricerca plastica, si evince dall'impostazione concettuale del lavoro di Montez una ricerca architettonica, di relazione dell'uomo con lo spazio circostante, che reinterpretando in modo originale il rapporto con l'antico e le osservazioni
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