I dettagli a poche ore dall’inaugurazione
“Banco di vita”: a Catania un murales sul palazzo della Banca d’Italia
Chiara Capobianco, Banco di vita, 2023 I Courtesy Banca d'Italia
Francesca Grego
05/12/2023
Catania - Una moderna e coloratissima torre di Babele ha preso forma sulle pareti esterne della filiale della Banca d’Italia di Catania: è Banco di vita, il murale della giovane artista romana Chiara Capobianco che sarà inaugurato nella mattinata di domani, mercoledì 6 dicembre, per lanciare un messaggio di fiducia e ottimismo agli abitanti della città e del quartiere San Berillo, dove ha sede l’Istituto.
Distesa sui 700 metri quadrati di superficie del cosiddetto “torrino”, l’opera è realizzata in vernice mangiasmog che, grazie a un meccanismo di fotocatalisi, riduce gli inquinanti presenti nell’aria. Il titolo scelto dall’artista gioca sull’assonanza tra la Banca d’Italia, che ha promosso l’iniziativa in un’ottica di responsabilità sociale, e il banco da lavoro, dove vengono prodotti e commerciati i beni. Con stile fresco e contemporaneo ispirato al graphic design e al Bauhaus, Capobianco restituisce uno scorcio della vita quotidiana di una comunità operosa e dinamica. Oltre ai colori, solari e mediterranei, sono numerosi i riferimenti alla realtà di Catania, dalla patrona Sant’Agata all’elefante Liotru, simbolo della città, che campeggia in cima all’opera, mentre l’andamento ascensionale della composizione allude alla salita verso la cima dell’Etna. Dialogando con l’architettura in cemento armato dell’edificio, l’artista gioca con le leggi della prospettiva per evocare una società complessa e divertente, disordinata e vitale.

Chiara Capobianco, Banco di vita, 2023 I Courtesy Banca d'Italia
“Il murale è per sua natura una forma d’arte destinata alla fruizione collettiva; attraverso l’arte e il murale intendiamo rinnovare e alimentare il dialogo con i cittadini, offrendo occasioni di incontro, di riflessione, di gioiosa condivisione”, si legge sul comunicato dell’Istituto: “Cura e valorizzazione del patrimonio, rispetto dell’ambiente, accessibilità, inclusione, vicinanza alle persone, sono gli elementi distintivi del progetto. Valori per i quali da tempo la Banca d’Italia è impegnata”.
Distesa sui 700 metri quadrati di superficie del cosiddetto “torrino”, l’opera è realizzata in vernice mangiasmog che, grazie a un meccanismo di fotocatalisi, riduce gli inquinanti presenti nell’aria. Il titolo scelto dall’artista gioca sull’assonanza tra la Banca d’Italia, che ha promosso l’iniziativa in un’ottica di responsabilità sociale, e il banco da lavoro, dove vengono prodotti e commerciati i beni. Con stile fresco e contemporaneo ispirato al graphic design e al Bauhaus, Capobianco restituisce uno scorcio della vita quotidiana di una comunità operosa e dinamica. Oltre ai colori, solari e mediterranei, sono numerosi i riferimenti alla realtà di Catania, dalla patrona Sant’Agata all’elefante Liotru, simbolo della città, che campeggia in cima all’opera, mentre l’andamento ascensionale della composizione allude alla salita verso la cima dell’Etna. Dialogando con l’architettura in cemento armato dell’edificio, l’artista gioca con le leggi della prospettiva per evocare una società complessa e divertente, disordinata e vitale.

Chiara Capobianco, Banco di vita, 2023 I Courtesy Banca d'Italia
“Il murale è per sua natura una forma d’arte destinata alla fruizione collettiva; attraverso l’arte e il murale intendiamo rinnovare e alimentare il dialogo con i cittadini, offrendo occasioni di incontro, di riflessione, di gioiosa condivisione”, si legge sul comunicato dell’Istituto: “Cura e valorizzazione del patrimonio, rispetto dell’ambiente, accessibilità, inclusione, vicinanza alle persone, sono gli elementi distintivi del progetto. Valori per i quali da tempo la Banca d’Italia è impegnata”.
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