A Milano fino al 5 ottobre
Rivoluzionari anni Sessanta: l’omaggio delle Gallerie d’Italia a Rauschenberg e ai grandi artisti tra l’Italia e l’America

Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg I Courtesy Gallerie d’Italia - Intesa Sanpaolo
Francesca Grego
05/06/2025
Milano - Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Giulio Paolini, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Michelangelo Pistoletto, Jean-Michel Basquiat, Richard Serra. Ma soprattutto il genio di Robert Rauschenberg, da riscoprire a 100 anni dalla nascita. Sono solo alcuni degli artisti in mostra alle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala fino al prossimo 5 ottobre nel nuovo progetto dedicato alle sperimentazioni più audaci degli anni Sessanta e Settanta, reso ancora più interessante dalla presenza di opere raramente esposte. Al centro dell’iniziativa c’è la prestigiosa collezione messa insieme a partire dal 1968 dagli industriali lombardi Luigi e Peppino Agrati, tra le più importanti in Italia per l’arte del secondo Novecento, oggi di proprietà di Intesa Sanpaolo.
Circa 60 opere compongono l’itinerario di Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg, a cura di Luca Massimo Barbero: un viaggio tra le innovazioni di un periodo particolarmente vivace per l’arte occidentale, che in mostra si svela attraverso confronti e parallelismi tra opere, artisti e tendenze, mettendo in scena un dialogo continuo tra le due sponde dell’Atlantico. Punto di partenza sono le ricerche condotte da autori come Klein, Fontana, Manzoni ed Enrico Castellani sul monocromo, a cui fanno da contrappunto lavori di Giulio Paolini, Robert Ryman e del giovane Richard Serra. Le sculture minimaliste dell’americano Carl Andre, le superfici specchianti di Pistoletto, i disegni con la polvere da sparo di Ed Ruscha, le opere New Dada di Jasper Johns punteggiano la strada fino a una grande sala dedicata a tre serie di serigrafie originali di Andy Warhol - Marilyn, Electric Chairs e Mao Tse-Tung - per la prima volta a Milano. Un tuffo nella Pop Art che continua con James Rosenquist, Roy Lichtenstein e Basquiat, riportando alla ribalta storie di amicizia come quella tra Peppino Agrati e il celebre gallerista Lucio Amelio.

Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg I Courtesy Gallerie d’Italia - Intesa Sanpaolo
Ed è ancora a Amelio a giocare un ruolo centrale nell’incontro tra Agrati e Rauschenberg, che a 100 anni dalla nascita racconta il suo profondo legame con l’Italia. Frutto dell’amicizia e dalla reciproca stima tra l’artista statunitense e il collezionista lombardo è un significativo nucleo di 17 opere mai esposte tutte insieme prima d’ora, tra cui il capolavoro Blue Exit del 1961 e il Trasmettitore Argento Glut del 1987, che alle Gallerie d’Italia occupano interamente il Salone Scala. Accanto ai pezzi di grandi dimensioni e ai disegni, da non perdere sono le litografie, testimoni non solo delle innovazioni apportate da Rauschenberg nella storia di questa tecnica, ma anche del suo rapporto con le immagini e con i temi della società e della politica.
“Le raccolte di arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo formano un corpus unico in Italia per ampiezza, importanza e internazionalità, un patrimonio straordinario che la Banca desidera condividere con il pubblico delle Gallerie d’Italia”, ha detto il Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli durante l’inaugurazione della mostra: “A tal fine, abbiamo avviato un progetto di progressiva conoscenza delle opere, dando occasione in particolare di approfondire e apprezzare il prezioso nucleo della Collezione Luigi e Peppino Agrati. Questo nuovo allestimento, dedicato alle ricerche artistiche più radicali degli anni Sessanta, arricchito da un omaggio a Rauschenberg, accosta per la prima volta oltre 60 lavori di grandi artisti italiani e americani. Un percorso emozionante e ricco di capolavori, che identifica le Gallerie di Piazza della Scala come uno dei luoghi di eccellenza per l’arte del Novecento”.

Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg I Courtesy Gallerie d’Italia - Intesa Sanpaolo
Circa 60 opere compongono l’itinerario di Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg, a cura di Luca Massimo Barbero: un viaggio tra le innovazioni di un periodo particolarmente vivace per l’arte occidentale, che in mostra si svela attraverso confronti e parallelismi tra opere, artisti e tendenze, mettendo in scena un dialogo continuo tra le due sponde dell’Atlantico. Punto di partenza sono le ricerche condotte da autori come Klein, Fontana, Manzoni ed Enrico Castellani sul monocromo, a cui fanno da contrappunto lavori di Giulio Paolini, Robert Ryman e del giovane Richard Serra. Le sculture minimaliste dell’americano Carl Andre, le superfici specchianti di Pistoletto, i disegni con la polvere da sparo di Ed Ruscha, le opere New Dada di Jasper Johns punteggiano la strada fino a una grande sala dedicata a tre serie di serigrafie originali di Andy Warhol - Marilyn, Electric Chairs e Mao Tse-Tung - per la prima volta a Milano. Un tuffo nella Pop Art che continua con James Rosenquist, Roy Lichtenstein e Basquiat, riportando alla ribalta storie di amicizia come quella tra Peppino Agrati e il celebre gallerista Lucio Amelio.

Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg I Courtesy Gallerie d’Italia - Intesa Sanpaolo
Ed è ancora a Amelio a giocare un ruolo centrale nell’incontro tra Agrati e Rauschenberg, che a 100 anni dalla nascita racconta il suo profondo legame con l’Italia. Frutto dell’amicizia e dalla reciproca stima tra l’artista statunitense e il collezionista lombardo è un significativo nucleo di 17 opere mai esposte tutte insieme prima d’ora, tra cui il capolavoro Blue Exit del 1961 e il Trasmettitore Argento Glut del 1987, che alle Gallerie d’Italia occupano interamente il Salone Scala. Accanto ai pezzi di grandi dimensioni e ai disegni, da non perdere sono le litografie, testimoni non solo delle innovazioni apportate da Rauschenberg nella storia di questa tecnica, ma anche del suo rapporto con le immagini e con i temi della società e della politica.
“Le raccolte di arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo formano un corpus unico in Italia per ampiezza, importanza e internazionalità, un patrimonio straordinario che la Banca desidera condividere con il pubblico delle Gallerie d’Italia”, ha detto il Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli durante l’inaugurazione della mostra: “A tal fine, abbiamo avviato un progetto di progressiva conoscenza delle opere, dando occasione in particolare di approfondire e apprezzare il prezioso nucleo della Collezione Luigi e Peppino Agrati. Questo nuovo allestimento, dedicato alle ricerche artistiche più radicali degli anni Sessanta, arricchito da un omaggio a Rauschenberg, accosta per la prima volta oltre 60 lavori di grandi artisti italiani e americani. Un percorso emozionante e ricco di capolavori, che identifica le Gallerie di Piazza della Scala come uno dei luoghi di eccellenza per l’arte del Novecento”.

Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg I Courtesy Gallerie d’Italia - Intesa Sanpaolo
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