La Santa Caterina degli Uffizi arriva a Palazzo Madama
Artemisia Gentileschi festeggia l'8 marzo a Torino
Artemisia Gentileschi, Santa Caterina, 1620
E. Bramati
08/03/2014
Torino - In occasione della festa della donna arriva a Palazzo Madama a Torino l'opera di una grande esponente femminile dell'arte italiana, Artemisia Gentileschi.
Il ritratto di Santa Caterina, proveniente dalla Galleria degli Uffizi sarà esposto presso il museo sabaudo dall'8 marzo al 3 giugno 2014. La sua collocazione, al primo piano in Camera delle Guardie, è stata appositamente pensata per consentire il dialogo tra questo dipinto e le opere di Orazio Gentileschi, pittore toscano e padre dell'artista.
L'opera, realizzata durante il soggiorno fiorentino di Artemisia, intorno al 1620, ritrae Santa Caterina in atteggiamento contemplativo, rivelando una chiara impronta caravaggesca e, allo stesso tempo, un tratto femminile estremamente personale.
La forte presenza fisica del soggetto induce a pensare che la pittrice possa essersi ispirata ad una donna reale, forse Maria Maddalena d'Austria, moglie del duca Cosimo II de Medici, o addirittura a se stessa.
Il prestito degli Uffizi inaugura così un dialogo tra le collezioni del museo fiorentino e di quello torinese, che culminerà nell'estate del 2014 in un progetto di più ampio respiro, incentrato proprio sull'autoritratto femminile.
Consulta anche:
Orazio e Artemisia Gentileschi
Il ritratto di Santa Caterina, proveniente dalla Galleria degli Uffizi sarà esposto presso il museo sabaudo dall'8 marzo al 3 giugno 2014. La sua collocazione, al primo piano in Camera delle Guardie, è stata appositamente pensata per consentire il dialogo tra questo dipinto e le opere di Orazio Gentileschi, pittore toscano e padre dell'artista.
L'opera, realizzata durante il soggiorno fiorentino di Artemisia, intorno al 1620, ritrae Santa Caterina in atteggiamento contemplativo, rivelando una chiara impronta caravaggesca e, allo stesso tempo, un tratto femminile estremamente personale.
La forte presenza fisica del soggetto induce a pensare che la pittrice possa essersi ispirata ad una donna reale, forse Maria Maddalena d'Austria, moglie del duca Cosimo II de Medici, o addirittura a se stessa.
Il prestito degli Uffizi inaugura così un dialogo tra le collezioni del museo fiorentino e di quello torinese, che culminerà nell'estate del 2014 in un progetto di più ampio respiro, incentrato proprio sull'autoritratto femminile.
Consulta anche:
Orazio e Artemisia Gentileschi
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Varese | Fino al 12 aprile 2026
Kandinsky e l’Italia, un’avventura da rivivere al MA*GA
-
Firenze | Dal 14 marzo 2026
Rothko a Firenze, la grande mostra di Palazzo Strozzi
-
Pisa | In mostra a Palazzo Blu
Botticelli vola a Pisa dal Musée Jacquemart-André
-
Napoli | Fino al 22 marzo alle Gallerie d'Italia
Un altro Seicento: donne e artiste nella Napoli di Caravaggio
-
Firenze | Uno spazio rinnovato per l’opera iconica dell’arte etrusca
Riapre la sala della Chimera. Al Museo Archeologico Nazionale di Firenze un’esperienza immersiva tra teatralità e contemplazione
-
Firenze | Un nuovo acquisto per le Gallerie fiorentine
Gli Uffizi acquistano il Mendicante moro di Giacomo Ceruti, un ritratto che sfida le convenzioni