Appena concluso il restauro dell'opera del Veronese
La "Cena in casa di Levi" ritorna a stupire il pubblico con nuovi dettagli

Paolo Caliari detto Veronese, Convito in casa Levi
E. Bramati
10/06/2014
Verona - Manca poco alla conclusione della mostra "Veronese: Magnificence in Renaissance Venice", che dopo il 15 giugno 2014 si trasferirà dalla National Gallery di Londra al Palazzo della Gran Guardia a Verona.
In occasione dello spostamento nel secondo spazio espositivo, che accoglierà un centinaio di opere, si è appena concluso il restauro di uno dei capolavori più importanti e controversi del maestro veneto, la "Cena in casa di Levi".
Il grande dipinto, che appartiene alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, era conservato da oltre cent'anni presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona.
La scelta di collocarlo, circa un anno fa, presso uno speciale cantiere aperto, allestito all'interno del Museo degli Affreschi, ha consentito al pubblico di ammirare l'opera durante l'intero periodo dei lavori di riqualificazione.
Durante l'intervento, che ha restituito i colori originari, sono stati inoltre condotti approfonditi studi, che attraverso una delicata tecnica di immagini ad infrarossi hanno esaminato le fasi di realizzazione e alcuni pentimenti del Caliari.
Infine, la tela stessa ha svelato alcuni contributi pittorici provenienti dalla mano di almeno tre artisti, ovvero Benedetto, Carletto e Gabriele Caliari, figli e collaboratori del Veronese, impiegati presso la sua bottega.
In occasione dello spostamento nel secondo spazio espositivo, che accoglierà un centinaio di opere, si è appena concluso il restauro di uno dei capolavori più importanti e controversi del maestro veneto, la "Cena in casa di Levi".
Il grande dipinto, che appartiene alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, era conservato da oltre cent'anni presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona.
La scelta di collocarlo, circa un anno fa, presso uno speciale cantiere aperto, allestito all'interno del Museo degli Affreschi, ha consentito al pubblico di ammirare l'opera durante l'intero periodo dei lavori di riqualificazione.
Durante l'intervento, che ha restituito i colori originari, sono stati inoltre condotti approfonditi studi, che attraverso una delicata tecnica di immagini ad infrarossi hanno esaminato le fasi di realizzazione e alcuni pentimenti del Caliari.
Infine, la tela stessa ha svelato alcuni contributi pittorici provenienti dalla mano di almeno tre artisti, ovvero Benedetto, Carletto e Gabriele Caliari, figli e collaboratori del Veronese, impiegati presso la sua bottega.
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