Marco Zanta. In principio

© Marco Zanta
Dal 29 August 2015 al 1 November 2015
Taglio di Po | Rovigo
Luogo: Museo Regionale della Bonifica
Indirizzo: Strada Provinciale 38, loc. Ca’ Vendramin
Curatori: Città Invisibili | Porto Viro
Enti promotori:
- ENTE PARCO REGIONALE DELTA DEL PO
- FONDAZIONE CA’ VENDRAMIN
- COMUNE DI ROSOLINA
- PORTO VIRO
- TAGLIO DI PO
- ARIANO POLESINE
- ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI ROVIGO
- FOTOCLUB DI ADRIA
Telefono per informazioni: +39 0426 81219
E-Mail info: info@fondazionecavendramin.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionecavendramin.it
Il progetto Another Landscape, ideato e promosso dall’associazione culturale Città Invisibili, nasce dalla volontà di raccontare attraverso l’indagine fotografica un territorio complesso ed ancora poco conosciuto come il Delta del Po.
L’ambito su cui è stato invitato a lavorare Marco Zanta è il contesto urbano, periurbano e agricolo, situato lungo il tratto polesano della statale Romea e corrispondente all’area dell’antica linea di costa prima della formazione del Delta del Po moderno.
Attraverso lo sguardo di uno dei protagonisti della fotografia italiana contemporanea, quale è Marco Zanta, si è voluto apportare un nuovo contributo all’immaginario legato al Delta, offrendo una lettura attualizzata del territorio, fuori dai luoghi comuni circoscritti al paesaggio naturale.
Zanta, abituato per lo più a ambienti metropolitani, ha prodotto tra le cittadine del Delta un lavoro nuovo sviluppato sulla traccia delle sue più recenti riflessioni fotografiche.
A proposito di questo progetto dice l’autore:
“Oltre a rappresentare i luoghi m’interessa maggiormente capire le relazioni che s’instaurano nel territorio. Inserirsi in un clima sociale e cercare di trarne delle possibili chiavi di lettura (...). Credo che l’aspetto che mi ha maggiormente colpito di queste aree sia stato il tipo di sospensione temporale che pare circondare tutto. L’identità iconografica di questi luoghi continua a essere apparentemente simile a qualche decennio fa. Sembra non capitino grandi stravolgimenti. Le similitudini con ciò che il cinema ci ha lasciato vedere sono ancora presenti. Ma quello che mi attira è il contesto nel quale tutto questo avviene. Siamo a poche decine di chilometri da centri urbani e aree commerciali che hanno contribuito a creare il modello del Nord Est. Modello che oggi pare fallito. Qui ci si catapulta in un altro tempo, quasi un periodo senza nostalgia. Insomma, mi sono sentito in bilico tra una difficile contemporaneità e un insieme di mondi più lenti e attenti. (...)”
L’esposizione allestita negli spazi del Museo Regionale Veneto della Bonifica di Ca’ Vendramin presenta le fotografie di Marco Zanta e una selezione dei lavori prodotti dai partecipanti al workshop tenutosi nell’autunno-inverno 2014.
Sono esposti lavori di: Marco Bovolenta, Maurizio Callegarin, Flavio Castellani, Marco Davolio, Denis Giusti, Lorenzo Lotti, Maria Nella Marangon, Fabio Morassutto, Barbara Munerato, Daniele Soncin, Patrizia Tironi, Nicola Tramarin, Piero Turk, Moira Vespasiani, Silvia Vespasiani, Lucio Zambon.
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato anche il catalogo con una selezione delle immagini dell’autore e dei lavori del workshop, edito da Linea di confine.
L’ambito su cui è stato invitato a lavorare Marco Zanta è il contesto urbano, periurbano e agricolo, situato lungo il tratto polesano della statale Romea e corrispondente all’area dell’antica linea di costa prima della formazione del Delta del Po moderno.
Attraverso lo sguardo di uno dei protagonisti della fotografia italiana contemporanea, quale è Marco Zanta, si è voluto apportare un nuovo contributo all’immaginario legato al Delta, offrendo una lettura attualizzata del territorio, fuori dai luoghi comuni circoscritti al paesaggio naturale.
Zanta, abituato per lo più a ambienti metropolitani, ha prodotto tra le cittadine del Delta un lavoro nuovo sviluppato sulla traccia delle sue più recenti riflessioni fotografiche.
A proposito di questo progetto dice l’autore:
“Oltre a rappresentare i luoghi m’interessa maggiormente capire le relazioni che s’instaurano nel territorio. Inserirsi in un clima sociale e cercare di trarne delle possibili chiavi di lettura (...). Credo che l’aspetto che mi ha maggiormente colpito di queste aree sia stato il tipo di sospensione temporale che pare circondare tutto. L’identità iconografica di questi luoghi continua a essere apparentemente simile a qualche decennio fa. Sembra non capitino grandi stravolgimenti. Le similitudini con ciò che il cinema ci ha lasciato vedere sono ancora presenti. Ma quello che mi attira è il contesto nel quale tutto questo avviene. Siamo a poche decine di chilometri da centri urbani e aree commerciali che hanno contribuito a creare il modello del Nord Est. Modello che oggi pare fallito. Qui ci si catapulta in un altro tempo, quasi un periodo senza nostalgia. Insomma, mi sono sentito in bilico tra una difficile contemporaneità e un insieme di mondi più lenti e attenti. (...)”
L’esposizione allestita negli spazi del Museo Regionale Veneto della Bonifica di Ca’ Vendramin presenta le fotografie di Marco Zanta e una selezione dei lavori prodotti dai partecipanti al workshop tenutosi nell’autunno-inverno 2014.
Sono esposti lavori di: Marco Bovolenta, Maurizio Callegarin, Flavio Castellani, Marco Davolio, Denis Giusti, Lorenzo Lotti, Maria Nella Marangon, Fabio Morassutto, Barbara Munerato, Daniele Soncin, Patrizia Tironi, Nicola Tramarin, Piero Turk, Moira Vespasiani, Silvia Vespasiani, Lucio Zambon.
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato anche il catalogo con una selezione delle immagini dell’autore e dei lavori del workshop, edito da Linea di confine.
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